Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Febbraio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29      
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 4
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

fedechiarag1b9Arianna1921Riamy55maremontycassetta2norise1mariasen1bisou_fataldronedjibaldolondrafrescaselvaamorino11Crowuglybadbanderuola0
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Messaggi di Febbraio 2024

Misurarsi con la fantapolitica.

Post n°3029 pubblicato il 23 Febbraio 2024 da fedechiara
 

Fanta politica e scenari improbabili.

A proposito di buon giornalismo d'inchiesta: Il Riformista di oggi, nella sua prima pagina-web dice che, secondo il New York Time, Navalny è stato colpito al cuore con un pugno secco – vecchia tecnica kgb d'antan per giustiziare chi di dovere. Da chi ha avuto questa notizia il New York Time?
Da una gola profonda interna al Cremlino, da un preteso esperto di cose russe, un professore a Yale che affida le sue ricerche agli studenti del primo anno, da un ex agente kgb espatriato e al soldo della C.i.a. per le preziose informazioni e/o i pareri che offre a comando e alla bisogna?
Non è dato di saperlo, le 'fonti' dei giornalisti sono sacre, lo sappiamo dai molti films di Hollywood che abbiamo visto, perciò bevetevi l'ennesima tesi anti Putin d'Oltreatlantico che promuove la quotidiana, rinnovata grancassa contro il perverso dittatore. Che Biden gratifica, con l'insulto caratteristico dei personaggi politicamente impotenti che schiumano rabbia, di essere un 'pazzo, figlio di putt...'.
Ah beh, si beh. Ha visto un re (recita la nota canzone).
Siamo a questo punto: ha detto il Nyt che ha sentito il professore di turno e/o l'ex kgb al soldo che al mercato mio padre comprò – e il Riformista ce lo scodella bravamente in prima pagina-web.
Ma la cosa più interessante di questo tormentone che va a spegnersi su chi ha ucciso chi e perché e in che modo appartiene alla fanta politica – e proviamo in coro ad immaginare una tornata elettorale in Russia sotto azione scombinatoria ed eventuali brogli della C.i.a. che avessero premiato Navalny e castigato Putin (a proposito: la vedova di Navalny, che rivendica l'eredità politica del marito defunto, ha chiesto a gran voce all'Occidente di non riconoscere i risultati delle prossime elezioni in Russia. Una candidata sedicente democratica che disconosce a priori l'esito di un risultato elettorale non sembra una bella patente di democrazia annunciata e rivendicata per sé sola.)
Come e quale sarebbe stata l'azione di governo di un fanta-Navalny al potere in Russia?
Qualcosa di somigliante ai viaggi di Gorbaciov+ Gorbaciova in Occidente a stringere mani e fare discorsi accattivanti e regalare sorrisi a tutti quelli che sognano una Russia democratica e magari alleata della Nato contro la Cina?
Fanta politica, lo so, e scenari inverosimili.
Una volta al potere forse Navalny si sarebbe liberato d'emblè dai gravosi pegni politici da pagare ai suoi sponsors occidentali e avrebbe avviato una politica di fierezza nazionale grande-russa e avrebbe chiesto all'America e alla Nato di riconoscere e di rispettare una cintura difensiva e di neutralità patteggiata e garantita da tutti gli stati intorno a sua corona, chissà - chiediamolo alla I.A., magari la sua risposta ci stupirà e farà arrabbiare Biden ancora di più.
Non s'arrabbi, presidente, alla sua età non fa bene alle coronarie.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante 2 persone e il seguente testo

 
 
 

Come tutto è cominciato.

Post n°3028 pubblicato il 22 Febbraio 2024 da fedechiara
 

Cronache dalla nuova peste. - Part one. - 22 febbraio 2020

Le prime amplificazioni della notizia maledetta del virus che dilaga mi costringe a chiedere alloggio per la notte perché neanch'io 'sono fatto di ferro' e lo spettro dei 'pazienti zero' vaganti per le strade e nei luoghi chiusi - e sui treni e sugli autobus del ritorno a casa mi spaventa - e 'meglio evitare' e 'farci il callo' psicologico, stando l'infimo livello igienico delle nostre carrozze che nessuno si prenderà la briga di irrorare di efficaci antivirali (come fanno in Cina) se non dopo il centesimo o millesimo morto ammazzato.
E le mie cronache di paura e avvilimento per quest'altra catastrofe del 20-20 che ci è capitata tra capo e collo e ci tocca testimoniare e rappresentare 'finché morte non ci separi' cominciano con la frequentazione virtuale di un 'social' del profondo web dove un professore emerito fa la ramanzina da par suo nei confronti dei 'fascio-leghisti' che chiedono a gran voce di chiudere i confini e di adottare le misure sanitario-militari che hanno adottato i cinesi (che fortuna che quel popolo non sia stato guidato da una molle e imbelle democrazia europea in un frangente di tanta tragedia e ci abbia mostrato come si fa -ospedali costruiti in dieci giorni!!- se si vuole evitare il decimillesimo morto per pandemia).
E quel tal professore dalla ramanzina facile sostiene che sia intollerabile corbelleria il confine chiuso e i relativi provvedimenti sanitari correlati perché 'ubi maior minor cessat' e tocca tenerci il mondo globalizzato e le relative pandemie e i barconi sostenuti dai taxi del mare o.n.g., e le periferie urbane delle città europee sotto efficace controllo della genia islamo-radicale che chiede a gran voce la 'sharia' e i loro figli e i nipoti cittadini europei rinnegati radicalizzati nelle carceri che vanno a sparare nelle piazze e nei teatri e nelle redazioni della libera stampa perché 'vuolsi così colà dove si puote e più non obbiettare'.
Insomma non c'è rimedio: tocca morire globalizzati e 'a chi la tocca la tocca', come ci propina l'illustre professore.
E forse gli parrà offesa fascio-leghista anche l'obbiettargli che, magari, qualche chiusura di tipo emergenziale al mondo rotto globale non è così lunare, bensì è nelle cose - e che anch'io mi sono confinato a casa per giorni 9 causa normale influenza ed eviterò le milonghe fino a cessato allarme – e si sono chiusi di brutto i confini sanitari nei ghetti e lazzaretti degli ospedali Spallanzani e Sacco ad allarme lanciato ed avviata la conta dei morti, e si chiudono le scuole e si raccomanda via tivù e internet di 'stare a casa' ed evitare teatri e altri convegni.
Ecco: parrà offesa grave al globalismo imperante nei pensieri dei professori e scrittori sinistri pontificanti a sproposito dire e sostenere che il confine si chiude a fisarmonica alla bisogna e magari si riapre ad emergenza cessata cum grano salis?
Nessuna descrizione della foto disponibile.

 
 
 

Del privarsi degli attributi.

Post n°3027 pubblicato il 22 Febbraio 2024 da fedechiara
 

Piglia, pesa, incarta e porta a casa - 22 febbraio 2022

Dovremmo farla finita con il tormentone: 'Io non vado a votare' – non fosse altro che per il fatto che, se non interessa a te, non interessa a nessuno e somiglia tanto a quel marito che, per far dispetto alla moglie, si priva degli attributi, la cui funzione residua potrebbe interessare altre/i al di fuori del mènage domestico.
E teniamo conto che il sistema democratico regge e reggerà anche al di sotto della fatidica soglia del 50 per cento – come avviene in America, e i giornalisti continuano a dircela 'la più grande democrazia al mondo'; tu vedi certi miti come son duri a morire.
E, solitamente, in questo paese si vota ben al di sopra del 60 per cento degli aventi diritto, che, comparata con le percentuali americane, la dicono una 'percentuale bulgara'.
Perciò, cari astenuti e assenti dichiarati, andate pure al mare o ai monti e non fracassateci gli zebedei con dichiarazioni di non voto che vorrebbero sostituirsi allo sdegno e alla rabbia per tutto il marcio e il male pregresso della stra maledetta politica - e somigliano piuttosto al 'non sappiamo che pesci pigliare' dei pescatori della domenica.
Il 4 di marzo si cambia, che lo vogliate o no e personalmente sosterrò una legge di iniziativa popolare per silenziare ogni e qualsivoglia futura dichiarazione di astensione, pena il ritiro della tessera elettorale.
Piglia, pesa, incarta e porta a casa.
Nessuna descrizione della foto disponibile.

 
 
 

Gatte, lardo venefico e zampini.

Post n°3026 pubblicato il 21 Febbraio 2024 da fedechiara
 

Gatte, lardo venefico e zampini. 21 febbraio 2023

Tanto va la gatta al lardo che, alla fine, ci lascia lo zampino, recita un sapiente adagio. E la gatta morta della nostrana informazione embedded agli Stranamore della Nato e alle loro cattive ragioni e determinazioni belliche in Ucraina ci mostra, a tratti, lo zampino di una verità storica sempre negata e colpevolmente omessa nella propaganda di guerra filo Nato.
Scrive Massimo Gaggi nel suo editoriale di oggi sul Corriere della sera: (...) Toccò a Biden andare a Kiev (in veste di vice di Obama ndr) per salvare il salvabile: riorganizzare il governo ucraino, aiutarlo a dotarsi di un esercito moderno e ben addestrato, tentare di compensare con la tecnologia l'inferiorita' economica e demografica rispetto all'aggressore russo. (...) Biden chiese al presidente Obama di ' far pagare caro ai russi col sangue e con il denaro' quell'invasione.(...)
L'invasione pretesa è l'aiuto militare dato dalla Russia agli indipendentisti russofoni del Donbass, per intenderci e la linea dura e guerrafondaia di Biden e dell'amministrazione Obama convinse gli sventati governanti di Kiev a denunciare gli 'accordi di Minsk' precedentemente stipulati per risolvere la controversia e a sfidare il gigante russo sul piano militare.
Ne è conseguita la presente guerra per procura Nato (e i morti di entrambe le parti in conflitto più che decuplicati) i cui esiti devastanti ci avvicinano ogni giorno e ad ogni incontro politico con il comico Zelensky all'olocausto nucleare.
E l'abbraccio mortale del vecchio Biden guerrafondaio al suo fiduciario a Kiev e sul teatro di guerra, dove quel desso manda a morire i suoi soldati e i civili a quintali, ci appare come il pollice verso mostrato dagli imperatori romani ai morituri che lo salutavano prima di ricevere la ferita mortale nelle arene del combattimento.

 
 
 

Morire per la democrazia?

Post n°3025 pubblicato il 21 Febbraio 2024 da fedechiara
 

Avevo già espresso il mio dubbio in merito. Morire per la democrazia, che strana causa.
Era successo, di recente, con l'Iran degli stra maledetti pretoni islamici.
Tutte quelle ragazze uccise dagli spietati attivisti della 'polizia morale' e chissà quali pensieri hanno attraversato la mente di ognuna di loro mentre venivano insolentite e bastonate e uccise.
I loro vani eroismi presto dimenticati e le ipocrite insorgenze del mondo occidentale presto sedate – e i pretoni oggi nuovamente in auge bellica contro Israele in Libano e nel golfo degli odiati Houthi che insidiano le navi del commercio globale.
Non c'è giustizia a questo mondo e neanche le democrazie sono oro che luccica e sistema di governo per il quale metta conto di dare la vita e di insorgere vanamente e manifestare, come si è fatto ieri qui da noi.
Guardate alla mitica democrazia americana, oggi nel marasma di una competizione elettorale che potrebbe trascinarsi nelle reciproche contestazioni e i brogli di un candidato contro l'altro armati di ricorsi e giudici partigiani – com'è già successo in occasione della salita al sacro soglio di Biden lo Svanito, l'ennesimo Stranamore succube dell'apparato industrial-militare che ci ha imposto la guerra di Ucraina e l'ha detta una democrazia seppur fitta di nazistoni Azov e per la quale ci sveniamo con l'inflazione alle stelle e i costi dell'energia in bolletta. I cittadini di Europa che pagano ogni mese il costo di un'ambizione geo strategica americana che mira a mettere la Russia alle corde ed a contenere la Cina. No, davvero. Per questa mitica democrazia di costruttori di armi  non mette conto di morire e di levare gli scudi ed i peana di guerra.
E ci commuoviamo per la Navalnaya che elabora in pubblico il suo lutto di vedova e si auto promuove quale erede della causa democratica del marito e ci racconta perfino il dettaglio di quale veleno è stato propinato all'eroico consorte, ma la verità vera di quella morte non la sapremo mai perché dalla Russia non è mai filtrato nulla di certificabile – è un mitico luogo di spie ed agenti segreti passati in letteratura - e temo che neppure gli storici riusciranno nell'arduo compito di sceverare e 'leggere le carte' e affermare la verità di quella morte. Parce sepulto.
E il nemico pubblico delle democrazie occidentali coalizzate nella guerra per procura Nato non è tanto la Russia armata, bensì la fragilità dei suoi ideali di fondazione e l'elezione ripetuta alla testa delle sue istituzioni pubbliche di imbelli e incapaci e di gente politicamente pericolosa per le scelte sbagliate che si sono compiute fino ad oggi e ci vedono, noi elettori europei, coinvolti nostro malgrado in una guerra che un pubblico referendum spegnerebbe, finalmente, inducendo gli sventati politici ad andare a Canossa ed a proporre un cessate il fuoco - e sedere al tavolo di una trattativa di pace Nato-Russia realistica che riconosca le conquiste della maledetta guerra e stabilisca una opportuna cintura difensiva e di cauta neutralità intorno allo storico nemico.
E sviluppare, di poi, nuove relazioni economiche e politiche vantaggiose – come quelle che abbiamo distrutto stupidamente con le inutili sanzioni (che ci hanno punito e non hanno castigato a dovere il destinatario di quelle) e ricostruire i patti di non aggressione termonucleare che pendono sul nostro capo come la mitica spada di Damocle di questa ennesima guerra insensata a guida americana, succubi dei loro interessi geo strategici in via di disfacimento.
Correva l'anno...
Un reportage di guerra degno di questo nome. 
Nessuna descrizione della foto disponibile.

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963