Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
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Messaggi del 15/02/2024
Le notizie e la 'legge di Murphy'. C'è un dato che ci dovrebbe preoccupare più della realtà di taluni fatti che ci vengono descritti in cronaca. E' il dato della compulsione, della coazione a ripetere di certo giornalismo che sembra volerci precipitare a capo fitto nella guerra che sarà, non può non essere, è nelle cose, lo si desume da - e giù con la cascata delle notizie che lo proverebbero: dalla nuova arma che sta sperimentando la Russia e che allarma i vertici del Pentagono e la 'gang of eight' del parlamento americano incaricata di vagliare quel genere di notizie, alle navi e ai sottomarini cinesi che stazionano in permanenza nei mari intorno a Taiwan e il Giappone che lancia l'allarme per l'invadenza cinese nei mari intorno ad un arcipelago conteso. Venti di guerra. Che dico? Tornadi. E fulmini e saette prossimi venturi. Tutto già risaputo e niente di nuovo sotto al sole, ma rilanciato dai giornali in un 'crescendo' che allarma gli sprovveduti lettori e li convince che la terza guerra mondiale è l'inevitabile orizzonte degli eventi e se non siete preparati e/o vi rifiutate di crederlo siete degli incoscienti e chiudete gli occhi di fronte alla realtà e fate come gli struzzi. Qualcosa di simile accadeva all'inizio del Novecento, in prossimità dell'evento più tardi conosciuto come 'la prima guerra mondiale'. Una società contadina paciosa e di stampo ottocentesco, da poco riunita in 'nazione' e 'patria' venne coinvolta da una 'gang' di interventisti suonati e di politici cialtroni in una guerra che nessuno voleva, a parte gli scalmanati futuristi che davano vita a manifestazioni di piazza che oggi verrebbero bollate come 'Ottomila per la Questura'. Spacciate per 'oceaniche' e 'a furor di popolo'. E che la narrazione partigiana di un evento la faccia da padrone sull'oggettività dell'evento che si dibatte non è storia nuova e fa cadere le braccia per il suo riproporsi in cronaca – e assistiamo al 'crescendo' della industria militare che si gonfia con il 2/3 per cento del pil voluto dai folli Stranamore della Nato e le tonnellate di armamenti sofisticati che viaggiano verso l'Ucraina – testa di ponte della guerra stupida che combattiamo contro la Russia, nemico a prescindere e obbiettivo primo dei bellicisti occidentali di ogni risma e missile termonucleare. E avremmo bisogno di maggior cautela e discernimento nel confezionare le notizie nelle redazioni dei giornali, ma è come la famigerata 'legge di Murphy': 'Se ci sono due o più modi per cui una cosa può accadere e uno di questi conduce alla catastrofe, è giusto quello che accadrà.' Estote parati. MSN.COM Allarme Usa, minaccia Russia dallo spazio: armi nucleari contro satelliti |
Il re è nudo (e pure la regina). 13 febbraio 2023 E come con la storia de: 'Il re è nudo'. Peccato che il ruolo del bambino della fiaba che lo indica sia affidato a Berlusconi Silvio – personaggio non molto affidabile che, però, dice una verità scomoda e che mai si è voluta acclarare con un referendum (vietati per le questioni di politica estera, chissà perché) o anche solo un sondaggio d'opinione che dica a chiare lettere se gli italiani sono a favore o contro gli armamenti spediti a tonnellate in Ucraina e che hanno lo scopo di prolungare la guerra sine die (e farla deflagrare nei fuochi d'artificio di mille e mille testate termonucleari dell'una e dell'altra parte in conflitto) nella vana speranza di sconfiggere la Russia. Un azzardo spaventoso che riguarda il destino del popolo italiano anche solo per quanto è stato dello stravolgimento economico con le bollette stellari dell'energia e l'inflazione a due cifre, ma la politica estera del paese è affidata nelle mani di politici (di ogni partito e Movimento) che mai si sono curati degli interessi del popolo se non per riempirsene la bocca nel corso dei comizi elettorali. E perfino la destra, di recente premiata allo s-governo della repubblica, si è dovuta accodare alle proclamazioni dementi degli Stranamore d'oltre Atlantico e recitare sul proscenio europeo di succubi ben poco sovrani le litanie stupide relative alla limpida democrazia ucraina (sic) che dovremmo difendere con le armi Nato e con la vita - nel caso si superasse la soglia di demenza del pulsante rosso che fa partire i missili a testata multipla termonucleare. E la guerra di Zelensky e dei nazistoni Azov pagata direttamente in bolletta senza discussione. Bene ha fatto il bimbo (incanutito) della fiaba a rompere le uova nel paniere e a gridare 'Il re è nudo! (la regina Giorgia nel nostro caso). Seguirà sondaggio - speriamo, esprimiamo gli auguri – che ci dica a chiare lettere se la politica folle e ad alto rischio di coinvolgimento termonucleare è approvata da una maggioranza di italiani. |
Di dogmi, adozioni e riti folcloristici 14 febbraio 2016 La buona notizia è che i filosofi e i teologi qualche dubbio ce l'hanno su chi sia Dio e se sia il solo Dio e quale religione - rivelata o meno - ne contenga la Parola e la Verità. E l'atto dello stirare la biancheria la mattina di una domenica piovosa è una buona occupazione perché consente di ascoltare con attenzione trasmissioni 'filosofiche' e 'teologiche' che, se diversamente occupati, mai ci sogneremmo di ascoltare. E veniamo a sapere dal quel filosofo che, stamattina in trasmissione, discuteva di un suo libro che Dio è altra cosa dal Dio dei miei Cinquanta – il Dio delle tante prediche dei predicatori degli 'esercizi spirituali' che ogni anno facevamo (giorni e giorni di assoluto silenzio e preghiera, aiuto!) i quali tuonavano contro il Peccato e i maledetti peccatori di ogni genere e risma (di più i peccati legati al sesso) e prefiguravano scenari infernali da brivido che condizionarono le nostre fragili menti giovinette tanto da faticare, oggi, fatti adulti e vecchietti, che sia quello lo stesso Dio della misericordia di Francesco: che tutto comprende e assolve e perdona, perfino quei tali delle 'step adoptions' della famigerata legge Cirinnà-trullalà-eccoci qua. E, prima di quella trasmissione filosofica, nel dibattito che fa seguito a 'Prima pagina', un paio di ascoltatori sono intervenuti sollevando il dubbio e il vespaio che l'avercela con la la legge Cirinnà - sul punto delle fatidiche ed esiziali 'step adoptions' - per troppa maledetta gente (ignorante e stupida, a sentir loro, i due 'illuminati') fosse il portato di un pregiudizio negativissimo sulla sessualità 'sporca' di quei tali omosessuali che oggi pretendono la parità su tutto, famiglia con figli compresa. E, in verità vi dico, quei due non avevano tutti i torti a sollevare quel dubbio e il vespaio conseguente, considerate le prediche che abbiamo ascoltato quand'eravamo bambini e adolescenti e le narrazioni violente del racconto biblico su Sodoma e Gomorra distrutte dal fuoco. Ci sarà bisogno di tempo, prima che quei condizionamenti e i pregiudizi conseguenti scompaiano, forse il trapasso a miglior vita di tutta la generazione che ha subito quel lavaggio del cervello biblico ed evangelico che poco si curava della francescana 'misericordia' e dello strascicato e lamentoso distico mediatico di Francesco che diceva davanti ai microfoni e alle telecamere urbi et orbi: 'Chi sono io per giudicare?', relativamente ai gay e alle molte questioni che solleva l'averli biblicamente perdonati e finalmente inclusi nel tessuto civile dei matrimoni e delle adozioni. A quando la cancellazione del dogma dell'infallibilità papale e l'introduzione del 'legittimo sospetto' che molte delle prediche che abbiamo ascoltato e ascoltiamo nelle chiese siano solo un modesto parere tra i tanti di cittadini in tonaca amanti di riti ecclesiastici vetusti e un tantino folcloristici? |
15 febbraio 2018 Facebook ha fatto anche cose buone, ammettiamolo. Ha riunito il mondo in un libro delle facce che possiamo sfogliare pigramente con dei 'click' - e possiamo riempirci di 'amici' che mai avremmo conosciuto e 'seguito' in altri tempi e che mai conosceremo di persona, mannaggia. A me, ad esempio, ha chiesto l'amicizia una coppia di famosissimi ballerini di tango, nientemeno, - ma sospetto che abbiano usato un algoritmo che ha evidenziato un potenziale allievo dei corsi di tango che patrocinano in zona. Per tacere il fatto che ci ricorda i genetliaci di tutti coloro che adorano festeggiarli - e le ricette della nonna Angelina di Taranto o dell'amica tunisina che balla la danza del ventre e ha sperimentato con successo, in una riunione condominiale, un suo cous-cous anatra e mandorle e uvette che ha messo tutti d'accordo. E pazienza se, passato un mese o un anno, di tutte quelle amicizie voracemente collezionate d'impulso resta la cenere di un fuoco che si è spento perché, lo dice l'Ecclesiaste sulla sua 'pagina facebook' (punto com): 'C'è un tempo per collezionare e un tempo per cancellare.', gli amici che in tanti si sono affollati sui nostri profili, defilandosi poi, una volta capito chi siamo e di quale zampa andiamo zoppi. E Zuckenberg ha, oggi, le sue belle gatte da pelare con tutti gli s-governi mondiali, di destra e di sinistra, che gli chiedono di cancellare le famigerate 'fake news' – e non è facile evidenziare le fonti di ogni notizia e la loro credibilità e affidabilità – e gli chiedono di bannare gli 'odiatori', mantenendo, nel contempo, l'apparenza di un portale che rispetta le libertà di pensiero e di scritto di ognuno e tutti. Ma è il tempo, il nemico di Zuckenberg e della sua prodigiosa creatura, che così tanti soldini ha infilato nel suo salvadanaio virtuale. Il tempo che tutto ossida e neglige e, sopra tutto, stende la sua fastidiosa patina di oblio. C'è un tempo per gli entusiasmi e le passioni e un tempo per le ricorrenze. Visitate la pagina facebook dell'Ecclesiaste.com. e chiedetegli l'amicizia. |
Inviato da: Anthony101990Jones
il 26/04/2024 alle 10:55
Inviato da: aracnoid.999
il 11/04/2024 alle 16:31
Inviato da: animasug
il 29/03/2024 alle 15:03
Inviato da: fedechiara
il 27/03/2024 alle 14:40
Inviato da: maresogno67
il 27/03/2024 alle 08:31