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Messaggi del 08/02/2024

Brode dalle cucine del Quirinale.

Post n°2998 pubblicato il 08 Febbraio 2024 da fedechiara
 

Pentoloni e brode infernali. 08 gennaio 2022

Se qualcuno nutriva dubbi sulla buona amministrazione del nostro sistema politico sotto egida costituzionale e avvilenti minuetti quirinalizi in occasione delle ricorrenti crisi di governo fissi la sua attenzione sul cupio disolvi del movimento 5 stelle e sul piedistallo del suo preteso leader che si sgretola miseramente.
E si mostra fragile come il vetro la difesa d'ufficio di coloro che difendono lo status quo di un sistema politico giocato su iterati, vergognosi inciuci politici di voltagabbana e i 'gruppi misti' che raccolgono e contengono il dissenso spurio dei marrani in fuga dai rispettivi partiti di elezione.
E la responsabilità politica del 'garante', il presidente della repubblica, è in piena evidenza in questa crisi di sistema nata dalle bolle d'aria dell'antipolitica che si era incaricata di 'aprire la scatoletta di tonno' di un parlamento di tutti contro tutti e ne è rimasta invischiata, invece - e quell'olio di infima qualità del tonno che residuava nella scatoletta vuota li ha fatti scivolare nell'area della pura sopravvivenza politica, ri-denominando il movimento a Incollati-alle-cadreghe-per tema-di-scomparsa.
E non è stato sufficientemente sottolineato, da una stampa vergognosamente prona al sistema della prima repubblica e dei suoi disvalori e cronici disgregamenti, il ruolo e la responsabilità del presidente della repubblica nell'avvallare, e dare supporto di un uomo della provvidenza al vertice, quell'alleanza contro natura tra i due storici nemici del pd e del m5s che, fino a un paio di mesi prima, se ne dicevano di cotte e di crude e volavano alti i sanguinosi insulti politici da levare la pelle.
E ricordo come fosse ieri il Mattarella uscito dall'affannoso conclave con i suoi consiglieri che porgeva alle telecamere la sua creatura politica informe e malata dietro lo schermo trasparente de: 'Non possiamo mandarvi a votare, elettori ed elettrici, a causa della grave, presente pestilenza.' - quando già erano fissate in calendario le elezioni amministrative di ottobre e nessuno si era sognato di cancellarle dal calendario politico per uguale motivo.
Una bugia pietosa che battezzò lo s-governo Draghi con tutti dentro e lo segnò quale parto diabolico di pentola senza coperchio.
E abbiamo visto tutti, in questi mesi infernali di restrizioni e maledette coercizioni virali, cosa bolliva dentro l'orrendo minestrone dei Faust de noantri e dei malaccorti stregoni politici - e oggi le carote lesse del m5s in gravissimo affanno politico sono distese sulla superficie della broda e l'avvocato di Volturara Appula, baldanzoso ex presdelconsdpcm, ne era la cotica lessa che doveva insaporire il denso composto, ma sono bastate delle carte bollate napoletane (il re di bastoni: la vendetta della giurisdizione) a farlo sbalzare di pentola e mostrarlo al popolo nudo.
Un re nudo come quello della nota fiaba.
E adesso, galantuomini? Ci teniamo il Draghi anche oltre il 2023? Con quali alleanze da immonda broda politica e faticosissima cucina quirinalizia?
Potrebbe essere un'illustrazione raffigurante il seguente testo "ww.disegnidacoloraregratis.it"
NAPOLI.REPUBBLICA.IT
M5S, il tribunale sospende Conte. Lui: "Si rivota, il leader sono io"

 
 
 

Anniversari di infamia europea.

Post n°2997 pubblicato il 08 Febbraio 2024 da fedechiara
 

Chi è causa del suo mal pianga se stesso. 08 gennaio 2018

« Sono molto poco soddisfatto del trattamento mediatico riservato al mio libro in Francia...il punto centrale non è l’Islam, il mio è un attacco feroce all’Occidente...non credo che l’essere umano possa vivere in un mondo che cambia di continuo. L’assenza di equilibrio, di un progetto di equilibrio, è di per sé invivibile. L’idea del cambiamento perenne rende la vita impossibile.»

Sto leggendo 'Sottomissione' di Hoellebcq, dopo averne letto, negli anni e nei mesi scorsi, le recensioni più svariate e allarmate e partigiane. Bisogna leggere i libri qualche tempo dopo la loro prima uscita, a freddo – sopratutto quelli che si misurano dichiaratamente con i drammi del tempo presente e con le sue contraddizioni e i conflitti annunciati e spaventosi.
E' un buon romanzo, piacevole e svelto in lettura, la cui scrittura, come altri romanzi dello stesso autore, non indulge in fronzoli, non ciurla nel manico, non si compiace di estese considerazioni filosofiche e di massimi sistemi, bensì 'va al sodo' in modo svelto ed essenziale e usa gli elementi romanzeschi di fantapolitica con grande efficacia, restituendoci un quadro di verosimiglianza e facile predizione di quanto avverrà fra qualche anno in Francia e negli stati europei satelliti.
Dico 'satelliti' perché, nell'economia del romanzo e della sua verosimile predizione di sottomissione al medioevo islamico prossima ventura, è la Francia ad avere la primogenitura storica di quella tragedia assoluta che stiamo vivendo oggi come europei 'indigeni' di prossima e annunciata minoranza per l'avere offerto, nei decenni scorsi, facile e inconsapevole cittadinanza a milioni di immigrati provenienti dalle sue ex colonie. Parlo della presente tragedia delle cronache sanguinose dei 'radicalizzati sul web' provenienti dalle 'banlieues' parigine e da quelle delle altre sue metropoli da tempo trasformate in 'enclaves' territoriali precluse alle ordinarie operazioni di ordine pubblico repubblicano e oramai a maggioranza assoluta di genti islamiche rancorose e nemiche e ostili alla cultura dell'occidente e ai suoi valori laici conclamati e consolidati.
E, se è solo una coincidenza che l'uscita del libro sia avvenuta proprio il giorno del massacro di Charlie Hebdo e della dichiarazione di guerra intestina di quei pretesi 'guerrieri' islamici alla libertà di espressione come l'amiamo e la vogliamo nelle terre di occidente (nous sommes tous Charlie), non è una coincidenza (non ancora), bensì una puntuale e verosimile predizione di post moderna Cassandra, il resoconto che fa il libro della formazione e rapida affermazione in Francia di un partito islamico detto 'Fratellanza mussulmana' - che raggiunge il 22,9 per cento dei consensi e surclassa il vetusto e imbelle partito socialista del tristo Hollande e il cui candidato finto-moderato si misura nella corsa alle presidenziali con il Fronte nazionale di Marine le Pen, vincendola per l'apporto dei voti sinistri e dei pretesi e confusi 'antifascisti'.
Prodromo di quanto può avvenire e avverrà nel momento in cui le curve demografiche degli indigeni e quelle degli immigrati presenti e affluenti a centinaia di migliaia ogni anno si invertiranno e lo ius soli regalerà una facile e ottusa cittadinanza elettorale ai 'giovani turchi' di prima, seconda o terza generazione di immigrati. Verosimile, dicevo, ma, fra qualche anno, figli e nipoti degli indigeni residuali saranno costretti a togliere il 'simile' e misurarsi con il 'vero'.
Un '1984' in sedicesimo, il libro di Houellebcq. Una predizione/anticipazione da far tremar le vene ai polsi - e mi fa ridere il senso di allarme di coloro che gridano, un giorno si e l'altro pure, 'Al lupo fascista!' e davvero non capiscono che, come dice l'autore nella citazione che ne faccio in testa a questa recensione, '(…) il mio è un attacco feroce all'Occidente... non credo che l'essere umano possa vivere in un mondo che cambia di continuo. L'assenza di equilibrio è, di per sé invivibile. (….)'
E se le persone, gli indigeni residuali, reagiscono male a questi cambiamenti drammatici e tragici e ai conflitti annunciati dalle insensate e stolide immigrazioni massive, beh dobbiamo metterlo nel conto e attenderci le reazioni conseguenti. Chi lo diceva che 'chi è causa del suo mal pianga se stesso'?
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