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« Il bambino della fiaba dice.Che tempi! »

Le notizie e la 'legge di Murphy'

Post n°3014 pubblicato il 15 Febbraio 2024 da fedechiara
 

Le notizie e la 'legge di Murphy'.
C'è un dato che ci dovrebbe preoccupare più della realtà di taluni fatti che ci vengono descritti in cronaca. E' il dato della compulsione, della coazione a ripetere di certo giornalismo che sembra volerci precipitare a capo fitto nella guerra che sarà, non può non essere, è nelle cose, lo si desume da - e giù con la cascata delle notizie che lo proverebbero: dalla nuova arma che sta sperimentando la Russia e che allarma i vertici del Pentagono e la 'gang of eight' del parlamento americano incaricata di vagliare quel genere di notizie, alle navi e ai sottomarini cinesi che stazionano in permanenza nei mari intorno a Taiwan e il Giappone che lancia l'allarme per l'invadenza cinese nei mari intorno ad un arcipelago conteso. Venti di guerra. Che dico? Tornadi. E fulmini e saette prossimi venturi.
Tutto già risaputo e niente di nuovo sotto al sole, ma rilanciato dai giornali in un 'crescendo' che allarma gli sprovveduti lettori e li convince che la terza guerra mondiale è l'inevitabile orizzonte degli eventi e se non siete preparati e/o vi rifiutate di crederlo siete degli incoscienti e chiudete gli occhi di fronte alla realtà e fate come gli struzzi.
Qualcosa di simile accadeva all'inizio del Novecento, in prossimità dell'evento più tardi conosciuto come 'la prima guerra mondiale'. Una società contadina paciosa e di stampo ottocentesco, da poco riunita in 'nazione' e 'patria' venne coinvolta da una 'gang' di interventisti suonati e di politici cialtroni in una guerra che nessuno voleva, a parte gli scalmanati futuristi che davano vita a manifestazioni di piazza che oggi verrebbero bollate come 'Ottomila per la Questura'.
Spacciate per 'oceaniche' e 'a furor di popolo'.
E che la narrazione partigiana di un evento la faccia da padrone sull'oggettività dell'evento che si dibatte non è storia nuova e fa cadere le braccia per il suo riproporsi in cronaca – e assistiamo al 'crescendo' della industria militare che si gonfia con il 2/3 per cento del pil voluto dai folli Stranamore della Nato e le tonnellate di armamenti sofisticati che viaggiano verso l'Ucraina – testa di ponte della guerra stupida che combattiamo contro la Russia, nemico a prescindere e obbiettivo primo dei bellicisti occidentali di ogni risma e missile termonucleare.
E avremmo bisogno di maggior cautela e discernimento nel confezionare le notizie nelle redazioni dei giornali, ma è come la famigerata 'legge di Murphy': 'Se ci sono due o più modi per cui una cosa può accadere e uno di questi conduce alla catastrofe, è giusto quello che accadrà.'
Estote parati.
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