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Carrie docet: Una donna in carriera

Post n°292 pubblicato il 29 Aprile 2008 da Kastania
 

Charlotte: il vero disagio è che[gli uomini] si sentono minacciati dalle donne di successo. Se vuoi acchiapparli,devi tenere la bocca chiusa e giocare secondo le regole.

 

Quanto incide la carriera di una donna su un rapporto? È vero che gli uomini si sentono sviliti nel dividere il potere lavorativo con una donna?

 

Non ho un’esperienza diretta. Mia madre ha lavorato solo per un breve periodo, come commessa.

Non c’era quindi quella sorta di competizione fra persone che “fanno carriera”, peggio che peggio poi se fanno lo stesso lavoro.

 

Un episodio mi ha particolarmente colpito.

Una dottoressa amica dei miei. Donna simpatica, energica, con due specializzazioni e un grande amore per il suo lavoro. Sposa un impiegato di banca. Ovviamente, se il lavoro di lui ha orario fisso 9-17, quello di lei orari non ne ha proprio. Tarda la sera, emergenze, chiamate in ospedale. Trova lo stesso il tempo per mettere al mondo due figli, e subito dopo lui decide di lasciarla, accusandola di essere troppo poco a casa, di trascurarlo, di aver assunto una tata per i figli.

 

Ora. Se lui avesse sposato una ridente casalinga, prodiga di piatti fatti in casa e genio del ferro da stiro, e da un giorno all’altro si fosse trovato nel letto una carrierista senza scrupoli, potrei anche capirlo. Io non sposerei mai un uomo che per lavoro stesse fuori 10 mesi all’anno, stile piattaforma petrolifera. Non mi piacerebbe crescere dei figli da sola, non avere nessuno con cui parlare la sera e dividere il fardello di una famiglia.

 

Però la situazione qui è un tantinello diversa. Ha sposato una dottoressa in medicina , cosa pensava? Che mettesse le sue tre lauree in un cassetto, smettendo di curare le persone per preparargli il minestrone con le sue manine?

 

Un paio di amiche di mia madre sono sposate a dei dottori. E spesso si lamentano di averli poco intorno, sempre indaffarati in ospedale o in clinica. Ma non chiedono certo il divorzio. E’normale che la mogliettina di un dottore si debba rassegnare alla solitudine o all’emergenza che all’ultimo fa saltare un programma.

Perchè il marito di una dottoressa invece si è sentito nel diritto di rinfacciarle le continue assenze?

 

E poi andiamo. Ci sono donne che sono casalinghe e nonostante questo assumono tate. Mica avrà assunto la Killer Babysitter.

 

Come ho detto, è una storia che mi ha scioccato. Perchè dimostra che non serve nemmeno essere oneste prima di sposarsi, chiarire che non si abbandonerà il lavoro a favore dei calzini. Ci sono ancora molti, troppi uomini che non riescono ad accettare che la loro donna viva 10 ore al giorno in una dimensione in cui non sono la loro mogliettina trofeo, ma una persona a sè stante, qualificata ed utile.

 

Perchè la giusta aspirazione ad una carriera deve costare a molte donne la solitudine o l’abbandono?

 
 
 
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