Creato da Kastania il 07/06/2006

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La dolorosissima tragedia..

Post n°135 pubblicato il 02 Dicembre 2006 da Kastania
 
Tag: Big, Io, teatro
Foto di Kastania

Cosa c'è di meglio di un venerdì sera a teatro?
Specie se ti ci porta il tuo lui.
Specie se il teatro è un piccolo delizioso gioiellino nel cuore della città,così bello da farti sognare di essere all'Opera Garnier.
Specie se vai a vedere il tuo drammaturgo preferito, Shakespeare, in una delle sue tragedie del sangue: TITUS ANDRONICUS, appunto.

La serata era cominciata alla grande. Cenetta veloce in un ristorantino lì vicino, passeggiata sotto i portici (con relativa sbirciata alle vetrine già addobbate a festa) e poi, via, in sala.

L'opera si presenta già subito come grandiosa: gli attori si surclassano l'uno con l'altro,le scenografie sono scarne ma d'effetto. Riconosco l'attrice che interpreta Tamora: non è altri che la cara direttrice di College,telefilm che da bambina adoravo oltre misura.

La simpatica coincidenza aggiunge piacere alla serata. Tra l'altro in platea salutiamo anche Vocalist e fidanzata.

Ma poi arriva la fine del primo atto.
Non so quanti di voi conoscano la tragedia suddetta: consiglio un salto su Google a informarsi, perchè è molto intricata. Riassumendo, comunque, c'è un frenetico susseguirsi di stupro, arti mozzati, figli immolati, antropofagia. Sembra molto pulp (e il film ispirato, il TITUS di Julie Taymor, interpretato da Antony Hopkins e Jessica Lange,in effetti lo è), ma vi assicuro che è estremamente d'effetto.

E poi,non a caso il sottotitolo dell'opera recita: LA DOLORISISSIMA STORIA DEL ROMANO TITO ANDRONICO. Una storia di sangue e vendetta, appunto.

Ma non tutti l'hanno letta. Nè compresa.

Nei palchi, un gruppo di studenti della mia età inizia a ridere sempre più forte.A ghignare, direi.
Lo fanno quando Lavinia viene stuprata e le vengono mozzate lingua e mani perchè non possa incolpare i suoi assalitori.
Lo fanno quando Tito si mozza da solo la mano.
Lo fanno quando, con la mano mozzata, accarezza pietosamente le teste dei suoi figli decapitati.

Non danno solo fastidio per il rumore.
Mi comunicano del disagio. Disagio per qualcuno così desensibilizzato da non capire che, se il sangue è finto, per molti (in passato e presente) una tragedia simile è la più crudele delle realtà. E questo, lo ammetto, mi dà quasi un senso di vertigine.

Per fortuna non sono l'unica. Si alzano le luci in sala, e una decina di persone,che hanno individuato perfettamente i ridaroli molesti, inizia a gridare contro di loro.
"Vergognatevi!andatavene a casa!che ci siete venuti a fare?"

Non so se se ne siano andati a casa con la coda fra le gambe o abbiano deciso di comportarsi da adulti,fatto sta che il secondo atto è filato via senza problemi.

Big sorrideva,all'uscita. Gli ho chiesto perchè.
"Ero preoccupato per loro. Da un momento all'altro, temevo che ti trasformassi nel Guy Fawkes della situazione!"

E'bello sapere, in linea con la serata, che il tuo uomo ti considera una vendicatrice.

Citando la Bree di Desperate Housewives, "quando tuo padre iniziò a viaggiare per congressi, presi il porto d'armi. Volevo che si ricordasse che a casa lo attendevano i suoi figli e la sua mogliettina, con una P38 carica."

Buon weekend!

 
 
 
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