DOTY

In effetti alcuni giornalisti sono migliori quando scrivono (forse)..e si è notato un principio di offesa dalla Meli verso Aurora, non sono leghista ma nemmeno melista..e la capacità di discutere delle proprie opinioni senza offendere nessuno è una virtù..

L'aplomb di Lussana in questo caso è meritevole..cosa voleva dire la Meli oltre al fatto che abbiamo interessi economici e lo ha ripetuto a manetta ?

Alla polveriera manca la miccia..lo hai ben scritto e ..migranti come arma, si fomenta la difesa o l'attacco??

mi piace il taglio dei tuoi post, un "taglio" sull'informazione che fa notizia

tento una rivoluzione della notizia nel web visto che i bloggeristi copiano le notizie e le titolano come un tweet geniale, io lo faccio dalle trasmissioni che seguo, radio tv o come cronista diretta..e su chi la notizia la crea ..Doty

Condivido Aurora Lussana, ma non possiamo pensare di tutelare solo noi stessi e lasciare soli gli altri paesi a battersi: questa è una guerra che quelle cacche dell'isis hanno lanciato contro la libertà di tutto il mondo ( specialmente quella così faticosamente conquistata da noi donne). Tutti uniti si schiaccerà il cancro che questi beduini vorrebbero portare al resto del mondo. Buona serata:)

a me sembra più che ci sventolino la carotina di davanti al muletto..quella che tira ..siamo piuttosto incapaci di scelte autonome rispetto ai cosiddetti interessi economici..e Aurora l'ho citata perchè ha centrato il punto su cui l'isis ci minaccia. se leggi il post e tra le righe poi ci sono le opinioni dei grandi giornali a spostare o ribadire e sottolineare, buona giornata

Sinceramente il panorama politico giornalistico italiano mi rassomiglia molto al pollaio in cui la volpe soffia all'orecchio del pulcino:sta cadendo il cielo.Il pulcino corre terrorizzato tra gli altri polli,convincendo tutti che sta per cadere il cielo.Qualcuno ci prova a convincere che non è possibile,ma l'oratoria del pulcino ha la meglio.E tutti decidono di correre appresso al pulcino che li condurrà in salvo proprio nella tana della volpe.Ecco,per capire che assieme ai dei rifugiati ci possono essere degli infiltrati non necessita essere dei geni.Qualsiasi dipendente dei servizi,pure l'addetto alle pulizie l'avrà già sospettato da un pezzo.Come pure che si possano usare i migranti come arma di pressione.Il problema è che nessuno sa come o vuole agire per davvero.In fondo questa situazione ci torna utile:una Libia in preda al caos vuol dire grandi affari per i petrolieri.Poichè tutti hanno necessità di soldi e nessuno tocca i terminali..........Un saluto ed un fiore.........W.......

benvenuto woodenship, ottima osservazione, peccato che io possa dire la stessa cosa degli opinionisti e dei blogger tutti che fanno notizia, dove è il limite per capire chi ci manipola e chi manipola..ricordo con orrore chicco testa quando si definì pompiere per via delle scorte nucleari da alloggiare, mettiamo che tu sia un antinuclearista, che fin 'oggi le scorie sai che le hanno usate nelle armi, ammettiamo che sei un ambientalista e non vuoi le scorie sul tuo paese, ammettiamo pure che riusciamo a fare energie alternative al mille per mille e della Libia ce ne sbattiamo, mi dici perchè se una leghista solleva il problema e un quotidiano come il messaggero enfatizza la notizia e oggi i blogger ne danno rilievo..cosa si sta facendo? pensaci.. un saluto a te..

io quello che vorrei domandare al signor Woodenship è da dove nasce secondo lui l'avversione al giornalismo e perchè i blogger sembrano tutti piccati quando si ricorda loro che vivono molto spesso di condivisione di notizie le cui fonti potrebbero essere dubbie e in caso contrario, fonti certe le quali sono giornali, dunque non è un paradosso? qualcuno lo spieghi , grazie.

spero che il signor woodenship torni a concludere l'asset ..
stando ai miei studi invece credo che il web stia per arrivare ad una battuta di arresto rispetto al suo stesso sistema informativo..ho verificato che quanto riporta il web è in prima battuta citato da radio e telegiornali, poi giornali, ciao Giusto

poi blogger ovviamente che come fruitori ultimi ribattono la notizia, che peso e valore mi domando..

rubando le parole che leggo penso che il tuo blog sia un piccolo giornale soprattutto mi sembra un piccolo spazio acuto e intelligente , con riguardo Giusto

grazie Just buonanotte e alla prossima! Doty

nessuno vuole stare sotto ad una cappa di notizie che condizionano l'opinione ^^

in ogni caso e modo, non c'è rete che tenga quando la trasversalità perde i colpi a favore di un opinionismo egotico, è la verità.
O mi convinci sul serio o sei una replica e siccome sei un qualunque come me , se permetti apro il contraddittorio ..penso così. D*

Ho poca o nulla esperienza della rete.Posso soltanto dire che,per la maggior parte dei casi, si parla soltanto di pettegolezzi.pochi fanno davvero informazione.E quasi nessuno fa analisi.Ci si limita a sputare veleno in qualche caso,in altri si cerca la discussione,ma si tollera a stento il contraddittorio.Insomma,non è un bel panorama.Quel che è certo è che in troppi si ritengono depositari di verità e giornalisti per autodefinizione.Ma apprezzo moltissimo chi ha saputo fare del proprio blog un vero e proprio giornale in piccolo.Solo un paio di casi questi che conosco.Gli altri costituiscono un paesaggio davvero desolante.Ma del resto non ci si può dare ciò che non si ha..........Un saluto ed un fiore.......W.......

si ho notato anche io che a malapena si tollera il contraddittorio, ma questa è una prerogativa di gente con testa e anche dei giornalisti che ce l'hanno nel dna professionale..
sarei curiosa di sapere, sempre se ti va, quali sono i due giornali in piccolo e secondo te dove e come prendono le notizie che poi si discutono.
E perchè , ma forse la domanda non è pertinente al tuo intervento, nel blog che ho da poco commentato e grazie al quale tu sei arrivato qui, sono stata tacciata di : non ti curar ..ma guarda e passa, in merito ad argomenti attinenti al post. Sono tuoi amici, forse tu ne sai qualcosa. grazie. Un saluto a te .

Io semplicemente osservo,leggo,se mi si convince commento,per il resto non mi permetto di criticare:dietro ad ogni post c'è il lavoro e la fatica di chi crede in ciò che fa.Che poi lo si faccia in buona coscienza o per supposta buona fede,non posso essere certo io a giudicare.Non ne ho i mezzi e nemmeno la statura..........Ancora un saluto ed un fiore più che mai........W.......

Quando trovo dei muri che restano "muri di berlino" scopro la vigliaccheria intellettuale, non si giudica, si verifica, saluti:)

in effetti siamo un qualunque noi ..è un mix di frustrazione quella di non essere l'istanza superiore e poi mettici tanta maleducazione sociale. i blogger ci mettono del loro ...concordo col caro WoodY a cui lascio un bacio pagano;> ..

un post articolato complimenti..non è facile avere lettori in casi come questi

non è facile nulla in più ci si mettono volpi e iene:)

e farlocchi..

è un attimo a trovare le spalle: mi offro qui mi piace

ciao farlocco

Calma e gesso! Da appassionato di biliardo classico (palla nera è il mio gioco preferito) ho riflettuto prima di intervenire perché il tema che hai sollevato con questo post, non è cosa da poco. Ho letto i commenti e, tralasciando i “beduini”, la prima cosa che mi vien da ricordare a tutti noi, è che la notizia è il racconto di un fatto, o meglio la sua rappresentazione poiché non rispecchia pedissequamente la realtà (d’altra parte non potrebbe) ma la interpreta secondo propri punti di vista. Che il proprio punto di vista possa poi coincidere con quello di un opinion maker, credo sia del tutto normale (sono proprio loro che orientano e influenzano, a volte in modo decisivo, l'opinione pubblica). Quindi la seconda considerazione da fare è che non taccerei di scarsa originalità i blogger che rilanciano punti di vista altrui amplificandone la voce. Ecco un esempio. Il giorno 9 febbraio ho ricevuto sulla mia email personale l’appello “No ad una seconda guerra in Libia!” di Angelo del Boca e Alex Zanotelli, lanciato prima che esplodesse la tempesta mediatica sulla questione libica (domenica scorsa dopo la pubblicazione IN RETE del video dell’ISIS). L’appello era di per sé una notizia già solo per l’autorevolezza dei due firmatari. Qualche Blog l’ha ripresa (http://blog.libero.it/cinciarella10/13120864.html) e credo abbia fatto un buon servizio di divulgazione proseguendo con alcuni post su “la tendenza alla guerra dell’occidente e il radicalismo islamico”. E’ indubbio che il quadro interpretativo in cui viene inserita la notizia (l’appello, nel caso in questione) andava contestualizzato e collocato nel sistema simbolico di riferimento ed è fattore determinante del processo costitutivo della notizia la risposta emotiva, o razionale, del “lettore” che può, nel caso specifico, essere di indignazione nel vedere in TV il filmato pubblicato in rete dall’ISIS che mostra lo sgozzamento dei 21 cristiani copti egiziani catturati a Sirte, oppure di ripensamento circa le proprie convinzioni sul concetto stesso di Pace o di rispetto dei Diritti Umani quando gli viene comunicato che dalle coste libiche stanno partendo le truppe d’invasione jihadiste. Insomma Doty cara, qui la guerra è prima di tutto mediatica ed ha avuto un salto di qualità dopo l’attentato alla redazione di Charlie Hebdo. Il clamore attorno a quella tragica vicenda, come previsto dagli osservatori più attenti, sarebbe tornato utile alla destra xenofoba e fascista che fomenta l’isteria collettiva e la spinta islamofoba per violare diritti civili dei migranti e per sacrificare altra privacy, in nome della “sicurezza”. Già è accaduto con l'11 settembre, ma molti hanno la memoria corta. Ad ognuno la sua parte, professionisti e non. Più si discute e più si sottrae terreno alla propaganda favorendo processi partecipativi per un’informazione “editorializzata” dal basso. Una sorta di “linguaggio” giornalistico “sincretico” che contiene in se una doppia modalità comunicativa: quella riferibile al criterio dell’immediata “spendibilità” della notizia e l’altra per la quale è prevalente il commento, la riflessione, il giudizio. Poiché l’esperienza professionale insegna che i mezzi di comunicazione si presentano differenziati l’uno dall’altro (per i linguaggi che utilizzano, per la collocazione sociale, per le diverse potenzialità espressive), ecco che la dinamica di ciascuno media è comprensibile solo se si tiene conto delle loro complesse relazioni di interdipendenza. La conoscenza del “ciclo produttivo” di ogni singolo media, facilita la comprensione di queste complesse relazioni di interdipendenza. Ed è in questo quadro di interdipendenze che ogni nuovo medium introdotto nel sistema obbliga a ridefinire funzioni e ruoli dei media pre-esistenti. Parliamo del “sistema dei media”, ovvero “…l’insieme dei mezzi di comunicazione a disposizione di una società in un momento dato, caratterizzato da relazioni di: gerarchia, reciproca competizione, complementarità.” Noi siamo parte di quel sistema, perciò: CALMA E GESSO. Grazie per aver reinserito Hurricane dei Miz Mister, non ci crederai ma mi è mancato tanto... Baciuzz Luigi

Lubo sto aprendo una nuova linea di post che in parte rispondono a questo commento e alle questioni trattate, notizia tradizionale, notizia digitale e quel che ne consegue:)