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L'ultima lezione

Post n°303 pubblicato il 11 Giugno 2008 da Kastania
 

La vita spiegata da un uomo che muore.

Questa notte non ho chiuso occhio un minuto. Mi sento uno straccio, dentro e fuori. Se mia nonna continua a tenermi sveglia tutta la notte, temo di dovermi ricoverare a breve. La mancanza di sonno su di me agisce come una droga pesante, di quelle che ti scombussolano la mente e ti sconquassano l'organismo.

Perciò, mentre cercavo un modo per rendere la lunga veglia un po' meno noiosa e soporifera, mi è caduto l'occhio sul titolo in questione, uno degli ultimi acquisti di mia madre.

E ho iniziato a sfogliarlo, certa di trovare l'ennesima apologia sul significato della vita e della morte. Tanto più che l'autore è un superscienzato, ero convinta di trovarmi davanti a una specie di lezione accademica.

Inutile dire che non è stato così.

Nell'agosto 2007, il professor Randy Pausch ha saputo che il cancro contro il quale combatteva era incurabile e che gli restavano pochi mesi di vita. Ha scelto di lasciare subito il suo lavoro all'università per stare vicino alla moglie Jai e ai loro bambini. Prima, però, il 18 settembre 2007, ha tenuto davanti a 400 studenti e colleghi la sua "ultima lezione", intitolata "Realizzare davvero i sogni dell'infanzia". Con ironia, fermezza e coraggio, ha ripercorso le tappe della sua esperienza, e il suo discorso è una testimonianza toccante e profonda di una vita resa straordinaria dall'intensità con la quale è stata vissuta. Da quel giorno, milioni di persone hanno visto su internet l'ultima lezione di Randy Pausch. Oggi quel testo, ampliato e arricchito, diventa un libro capace di parlare al cuore di ciascuno individuo. Pausch non vuole rivelare il senso della vita; più modestamente, mostra perché vale la pena vivere.

Non c'è nulla di professorale o accademico in quelle pagine.

Mi aspettavo una riflessione sulla morte, e invece il titolo non tradisce la promessa: un libro pieno di vita, su cui la morte aleggia solo come negazione di ciò che ora è vivo.

Non fa della facile retorica,non ha la presunzione di insegnare a "vivere" a nessuno.

Ma attraverso una serie di aneddoti semplici e quotidiani ci illustra ciò che significa vita per questo professore, marito, padre, zio, e malato terminale di cancro. Una mente illuminata.

Commenti al Post:
Lady.Bugs
Lady.Bugs il 11/06/08 alle 19:08 via WEB
..troppo pesante e troppo profondo per il periodo in cui sto vivendo... ma lo terrò nela lista dei libri!
 
MARIULO82
MARIULO82 il 12/06/08 alle 12:49 via WEB
Attenzione finalmente e' arrivato Lupin... Nessun post sara' piu' al sicuro ormai... A presto...
 
to_revive
to_revive il 17/06/08 alle 10:51 via WEB
io ho avuto il privilegio di conoscerlo personalmente ma pochi sanno che a quella lezione ne seguì un'altra. Randy la tenne alla University of Virginia e fu una lezione sul tempo. Furono 76 minuti in cui parlò di time management argomento del quale si era sempre interessato. Parlò dell'importanza del tempo, della gestione,della motivazione, di todo list. E' stato un'ottimo docente e di certo ai discenti ha lasciato molto di se. Il tempo è la massima espressività dell'uomo. sostengo io, e da come lo si utilizza si comprende quanto intelligente e sensibile sia la persona. Hi Randy.
 
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