Sex&City 2013

Weekend da partenza col botto: venerdì sera ho rivisto, dopo tre anni, Notre Dame de Paris. Big come sempre sa dove colpirmi nel morbido.Che nostalgia,sembra incredibile che mi sia potuta affezionare così a uno spettacolo! Ma in fondo, il primo amore non si scorda mai, e non potrò mai dimenticare che grazie a questa passione comune ho conosciuto delle ragazze fantastiche, che a tutt'oggi posso elencare fra le mie migliori amiche, vicine e lontane.
Forse questo spiega abbondante parte del mio entusiasmo.

E poi, è stata anche una sorta di rivincita personale sulle Fissate.

Per voi tutti, che non avete strisciato furtivi negli anni passati nell'ambiente del musical italiano, proverò a fare un riassunto comprensibile.

Quando Notre Dame è iniziato, c'erano due cast: A (i cantanti "di ruolo", quelli per intenderci che hanno inciso il cd, il dvd e la diretta di Raiuno) e B, ovvero i sostituti dei 7 precedenti, con cui si alternavano sul palco.

Beh, per una ENORME fetta del fans club i sostituti erano carne da macello, voci buone a tappare le assenze e niente di più.

All'epoca io non avevo avuto modo di sentire tutti i sostituti, ma quelli che avevo visto non mi avevano certo delusa.

E'inevitabile che, se due persone diverse interpretano lo stesso personaggio, vocalmente e nella recitazione saranno diverse. Non vedo male in questo, anzi: semmai un bene.

In ogni caso, i giudizi su questo secondo cast sono sempre stati spietati. A meno che non ci fossero promozioni sul campo: quando la seconda Esmeralda (la grandiosa Rosalia Misseri, che è stata la prima zingara che ho sentito) è stata promossa Tosca "ufficiale" nel nuovo musical, improvvisamente quelli che la definivano legnosa e sgraziata sono diventati grandi fans. Ridicolo, eh?

Ammetto che, all'interno del cast, il mio preferito era effettivamente parte del cast A. Vittorio Matteucci, in NdP Frollo. E'stato amore al primo ascolto, e mi sono ritrovata a seguirlo, più che volentieri, in Tosca Amore Disperato, in Dracula Opera Rock e preventivamente nel prossimo La Divina Commedia, che dovrebbe debuttare a fine anno.

Non sono però mai riuscita a frequentare più di tanto (salvo doverose eccezioni) le sue fans: così concentrate su di lui da ritenerlo l'unico cantante al mondo degno di nota. Insomma, un atteggiamento a mio avviso un po'paranoide, per quanto ne riconosca l'innegabile talento e la grande personalità nel recitare i suoi personaggi.

In ogni caso... l'altra sera ho dovuto ricredermi, e Vittorio non sarà più, nella memoria, il mio Frollo preferito.

Ho avuto infatti la fortuna di ascoltare tre interpreti del vecchio cast B: Mattia Inverni, che non mi ha fatto rimpiangere un momento il Gringoire ufficiale, Aurelio Fierro jr, Clopin grintoso e pazzo al punto giusto, e Christian Gravina,storico Frollo sostituto che mai avevo sentito.

Una voce baritonale e perfetta, che mette i brividi. Una recitazione più passionale, più folle e più disperata di qualunque altra io abbia visto.

Sono uscita dal Mazda ancora intontita dall'intensità della scena in cui rivela il suo amore a Esmeralda (per tutti gli appassionati, basta una parola: la gabbia!!!!).

So che quando alcune di queste persone verranno a conoscenza di questo mio voltafaccia, molto probabilmente si riterranno umiliate&offese, citando Dostojevski.

Ma dopo aver ascoltato Christian - Frollo, mi sta bene così.