Creato da bluewillow il 31/03/2006

L'angolo di Jane

Tutto su Jane Austen e sui libri che mi piacciono!

L'ANGOLO DI JANE

Benvenuti nel mio blog!

Questo spazio è dedicato a recensioni di libri e film, ai miei racconti,  a riflessioni personali di varia natura e soprattutto a Jane Austen, una delle mie scrittrici preferite.

Sono una stella del firmamento
che osserva il mondo, disprezza il mondo
e si consuma nella propria luce.
Sono il mare che di notte si infuria,
il mare che si lamenta, pesante di vittime
che ad antichi peccati, nuovi ne accumula.
Sono bandito dal vostro mondo
cresciuto nell'orgoglio e dall'orgoglio tradito,
sono il re senza terra.
Sono la passione muta
in casa senza camino, in guerra senza spada
e ammalato sono della propria forza.

(Hermann Hesse)

 


 

 

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Ancora dalla parte delle bambine - L. Lipperini

Post n°420 pubblicato il 24 Settembre 2008 da bluewillow
 

Titolo: Ancora dalla parte delle bambine Autrice: Loredana Lipperini Casa editrice: Feltrinelli pag:284 costo: 15 euro

Trenta anni fa Elena Giannini Belotti pubblicava “Dalla parte delle bambine”(recensito al post n°389), un libro che metteva in luce come l'educazione femminile fosse fortemente orientata a creare solo buone mogli e madri, non tenendo minimamente conto delle aspirazioni e inclinazioni personali di bimbe e ragazze e di come in generale la femminilità fosse relegata sempre ad un ruolo secondario, inferiore a tutto ciò che veniva invece caratterizzato come maschile.
A trenta anni di distanza Loredana Lipperini  torna sulle orme della Belotti per vedere se e quanto qualcosa sia cambiato nel modo in cui vengono cresciute le donne moderne e di come vengano considerate all'interno della società.
Mentre l'indagine della Belotti era essenzialmente una inchiesta sul campo, ricavata dall'osservazione di  madri e bambine nel corso del lavoro di insegnante svolto da questa autrice,  Loredana Lipperini, affronta il problema da un prospettiva completamente differente: il libro  si occupa del fenomeno principalmente da un punto di vista mediatico, analizzando nei suoi sei capitoli come  i mezzi di informazione ed educazione (giornali, libri, televisione e internet ) tentino di influenzare la formazione delle giovanissime.
Il quadro che se ne ricava è, se possibile, ancora più desolante di quello tracciato dalla Belotti, anzi è talora agghiacciante.
Il lavaggio del cervello comincia quasi dalla culla. Ora l'obiettivo non è più diventare solo mogli e madri, ma sembra orientato alla costruzione di una superseduttrice: una donna che tenta di agire nella società solo per le vie traverse del fascino esercitato su un uomo.I modelli da imitare sono personcine del calibro di Paris Hilton o dello spessore culturale delle famose “veline”.
Nel quinto capitolo “Contro Hermione Granger” la Lipperini cita  riviste pensate per bambine di quattro anni che contengono consigli di bellezza e di moda (!)  e fumetti per bambine  dove le eroine si danno consigli su come conquistare ragazzi, a cui spesso sono allegati gadget come lucidalabbra e specchietti.
Nel contempo viene ancora oggi riproposta l'idea che la femminilità sia in qualche modo inferiore alla virilità.Nelle pubblicità stile mulino bianco sono sempre le madri che servono colazioni, lavano vestiti e puliscono la casa, svolazzando allegre attorno a tavoli dove si rivolgono con ampi sorrisi quasi sempre a figli maschi e a mariti che attendono nullafacenti. Se sono gli uomini ad occuparsi della casa lo fanno (sempre nelle pubblicità) lo fanno solo per scopi seduttivi.
In questo mondo edulcorato e rosa riservato alle bambine, qualcuna tenta di sfuggire al proprio destino, talvolta autodistruggendosi: nel sesto capitolo la Lipperini mette in relazione il fenomeno dell'anoressia con il desiderio di non uscire mai dall'infanzia di alcune ragazze, come se mantere un corpo bambino ,senza curve, bastasse a non affrontare il destino “ad ostacoli” riservato alle donne (è una interpretazione interessante, anche se ovviamente l'anoressia ha cause molto complesse)
Non è un libro ottimista, ma molte delle cose scritte da Loredana Lipperini sono decisamente illuminanti: moltissimi gli esempi tratti dalla vita quotidiana, tanti gli errori commessi in buona fede da insegnati e genitori. Credo che valga la pena di leggere questo volume come pure quello ancora ahimè attuale della Belotti.

PS: tra i tanti esempi di “maschilismo” proposti dalla pubblicità la Lipperini ne cita uno semplicemente esilarante, che fa leva su tutti i cliché nelle differenze fra uomini e donne, tanto cari ai pubblicitari.Incredibilmente in America e Inghilterrara  è stato pubblicizzato, in maniera molto provocatoria, uno snack “per soli uomini”. Questa frase è stata persino stampata sulla confezione, ma in seguito eliminata perché discriminatoria. Si tratta di “Yorkie”, snack proposto come “not for girl”. Ovviamente è una pubblicità molto ironica, ma non so perché qualcuno dovrebbe comprare uno snack “per soli uomini”, è ridicola perfino l'idea! Qui sotto uno degli spot (a me però fa morir dal ridere)




Commenti al Post:
releardgl
releardgl il 24/09/08 alle 22:25 via WEB
ohhhh ciao blue finalmente un libro dopo tanti che conosco...hai ragione te...il quadro è agghiacciante...propongo un blog not for girl...meglio non dirlo qualcuno potrebbe farlo davvero...
 
 
bluewillow
bluewillow il 24/09/08 alle 22:33 via WEB
Penso che un blog "not for girl" sarebbe noiosissimo :)), ciao relear :)
 
leggereok
leggereok il 25/09/08 alle 00:48 via WEB
ho letto molti anni fa ''dalla parte delle bambine'' fu per me una scoperta e una conferma. ho una figlia di 13 anni, e vivo il mio ruolo con difficoltà. è incredibile quanto i condizionamenti possano essere importanti e nello stesso tempo quanto ci si senta impotenti oltre un certo limite!il mio sforzo è sempre stato quello di essere coerente , mi affido a questo e...spero!! mi è piaciuto molto il tuo blog , è bello scoprire negli altri alcune delle nostre stesse passioni, anch'io amo leggere...e pensare! ciao !
 
 
bluewillow
bluewillow il 25/09/08 alle 08:35 via WEB
Grazie per i complimenti :). I condizionamenti sono praticamente infiniti, immagino soprattutto per il fatto che se siamo tutte/i aderenti a certi standard poi è facile creare bisogni indotti, creando una perfetta consumatrice. Probabilmente tante riviste per bambine sono ideate al solo scopo di vendere la merce che pubblicizzano, ma leggere alcune cose riportate nel libro della Lipperini mi ha veramente inquietata: a quattro anni non si può mica pensare alle tendenze della moda, al fatto che i pantaloni vadano a vita bassa, etc! Forse bisognerebbe restituire alle bambine e ai bambini una vera infanzia.
 
ttiizz
ttiizz il 25/09/08 alle 09:21 via WEB
chiedo aiuto per chiarirmi le idee, ti va di passare da me e dirmi secondo te qual'è la diffrenza fra un romanzo e un racconto lungo? grazie
 
 
bluewillow
bluewillow il 25/09/08 alle 09:52 via WEB
credo sia una differenza veramente molto sottile tizz, anzi probabilmente assolutamente discrezionale. Enuncio quindi la mia teoria riguardo a racconti e romanzi, che potrei rinnegare anche domani :)).In teoria il racconto è breve ed è in genere temporalmente "compatto", nel senso che anche se si considerano più sequenze temporali nello sviluppo della trama, questesono molto brevi (come numero di pagine). Il romanzo ha uno sviluppo della trama più ampio, sequenze temporali lunghe. Comunque esistono romanzi fatti come racconti e racconti fatti come romanzi. Sinceramente la trovo una differenza poco significativa, l'importante è scrivere bene! Ameliè Nothomb scrive libri di un centinaio di pagine, se vogliamo sono racconti lunghi, ma sono pubblicati come romanzi.
 
RusselKane
RusselKane il 25/09/08 alle 09:42 via WEB
Saluti e baci velocissimi, ma con tantissimo afffetto. Kiss Kiss RK
 
 
bluewillow
bluewillow il 25/09/08 alle 09:53 via WEB
Ciao RK :)!
 
Eric_Van_Cram
Eric_Van_Cram il 25/09/08 alle 09:46 via WEB
un po' come le riviste: più che per soli uomini, sono per uomini soli
 
 
bluewillow
bluewillow il 25/09/08 alle 09:53 via WEB
:))) vero! :)
 
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 25/09/08 alle 10:45 via WEB
Credo che leggerò questo libro, tanto per farmi un po' di male. Basta vedere per strada come le bambine vengono vestite (e credo che dipenda molto dalla madre), sembrano delle veline in miniature, ho persino viste bambine con il tanga in spiaggia. Sì, è desolante, ma credo (ripeto credo) che almeno per l'abbigliamento quando sono ancora bambine dipenda molto dalle madri. Per i fumetti hai ragione, basta andare in edicola. Quest'estate una bambina di dieci anni mi ha chiesto perché non mi trucco e che secondo lei starei molto bene con il suo lucidalabbra: ancora non mi sono ripresa! Di certo i media, soprattutto in Italia, non aiutano, anzi.
 
 
bluewillow
bluewillow il 25/09/08 alle 11:18 via WEB
Ciao Quoti :)Io penso che tante madri diano quasi per scontato che è ovvio desiderare questo genere di cose, persone che non si sono mai nemmeo poste il problema della opportunità di un certo tipo di educazione. Purtroppo la gente prende la tutto quello che viene proposto dai media come oro colato.
 
margherita_n
margherita_n il 25/09/08 alle 17:47 via WEB
Lo regalerò alle mie amiche che hanno figlie femmine :-) Ciao Blue!
 
 
bluewillow
bluewillow il 25/09/08 alle 18:39 via WEB
ciao margherita :)!
 
foscarina_0
foscarina_0 il 25/09/08 alle 23:20 via WEB
Ciao, cara amica.
 
 
bluewillow
bluewillow il 26/09/08 alle 10:51 via WEB
ciao foscarina :)!
 
carolav08
carolav08 il 26/09/08 alle 09:07 via WEB
sono riuscita a guardare solo lo spot, in questo momento il mio neurone non riesco a svegliarlo nemmeno con le cannonate, tornerò quando si sveglierà, buon week end intanto ^_^
 
 
bluewillow
bluewillow il 26/09/08 alle 10:52 via WEB
ciao carola :)!
 
shine_out
shine_out il 26/09/08 alle 19:19 via WEB
...x ora un saluto, poi passo :)))
 
 
bluewillow
bluewillow il 26/09/08 alle 20:16 via WEB
ciao shine :)!
 
bruno14to
bruno14to il 27/09/08 alle 00:28 via WEB
Ciao, i modelli sono inquietanti. La televisione ha ulteriormente peggiorato i modelli educativi proposti. Serve una rivoluzione totale che porti le bambine a rispettarsi in quanto future donne. Se poi penso a quanto è stato fatto negli ultimi anni in Spagna rispetto alla condizione femminile...Notte
 
 
bluewillow
bluewillow il 27/09/08 alle 09:10 via WEB
eh già, noi invece abbiamo veline e velini in parlamento...
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 28/09/08 alle 19:23 via WEB
fenomeno complesso quello dell'anoressia, ma non è la prima volta che sento questo tipo di interpretazione.
 
 
bluewillow
bluewillow il 29/09/08 alle 10:57 via WEB
Io ho trovato una teoria simile in "Biografia della fame" di Ameliè Nothomb che ha vissuto in prima persona questo problema, poi fortunatamente superato. Dal suo punto di vista il problema dell'anoressia era dovuto proprio al rifiuto del suo corpo da adulta.
 
DolceA0
DolceA0 il 29/09/08 alle 08:36 via WEB
forse lo devono comprare solo gli uomini perchè è così calorico che fa ingrassare...solo le donne, però! ;)
 
 
bluewillow
bluewillow il 29/09/08 alle 10:59 via WEB
Ciao Dolce :), una cosa simile dovrebbe ovviamente essere bandita dalla faccia della terra!:))))
 
Macchiaccia
Macchiaccia il 29/09/08 alle 13:18 via WEB
Che spettacolo...tra poco usciranno gli snack per fasce d'età ! ...gulp !...ma io la girella.....ora che ci penso non la compro piu da svariati anni !!! Buona giornata Bluewilluccia !!! ;)
 
 
bluewillow
bluewillow il 29/09/08 alle 15:22 via WEB
Lo snack per fasce d'età non è un'idea malvagia:immagino lo spot con la nonnina novantenne che addenta la barretta senza zucchero, senza colesterolo, senza calorie, cioè praticamente senza niente, ma felice perché circondata, come in quasi tutti gli spot, da campi di grano, cieli azzurri e fotomodelli (tutto il resto e opzionale, ma penso che i fotomodelli siano fondamentali!)
 
elbirah
elbirah il 01/10/08 alle 14:43 via WEB
una volta ho impiccato la barbie fuori dalla finestra....
 
 
bluewillow
bluewillow il 01/10/08 alle 18:16 via WEB
io le ho tagliato tutti i capelli e una volta l'ho quasi bruciata :))
 
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