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L'angolo di Jane

Tutto su Jane Austen e sui libri che mi piacciono!

L'ANGOLO DI JANE

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Questo spazio è dedicato a recensioni di libri e film, ai miei racconti,  a riflessioni personali di varia natura e soprattutto a Jane Austen, una delle mie scrittrici preferite.

Sono una stella del firmamento
che osserva il mondo, disprezza il mondo
e si consuma nella propria luce.
Sono il mare che di notte si infuria,
il mare che si lamenta, pesante di vittime
che ad antichi peccati, nuovi ne accumula.
Sono bandito dal vostro mondo
cresciuto nell'orgoglio e dall'orgoglio tradito,
sono il re senza terra.
Sono la passione muta
in casa senza camino, in guerra senza spada
e ammalato sono della propria forza.

(Hermann Hesse)

 


 

 

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Inseguendo l'amore - Nancy Mitford

Post n°1004 pubblicato il 03 Marzo 2013 da bluewillow

Titolo: Inseguendo l'amore Titolo originale: The Pursuit of Love Autrice: Nancy Mitford Traduzione: Luisa Corbetta Casa editrice: Giunti pag: 256 costo: 6,9 €

“Inseguendo l'amore” è considerato un vero e proprio classico della letteratura inglese moderna e qualcuno, recentemente, ha addirittura inserito questo volume tra i libri di cui prescrivere la lettura, come una vera e propria cura, in caso di depressione (vedere qui), probabilmente perché ricco di scene spassosamente umoristiche, sebbene non manchi anche un certo risvolto tragico.
Il libro, nel 1945, fu un vero e proprio best-seller e regalò fama alla quarantunenne Nancy Mitford, che aveva in verità scritto già altri volumi, ma che fino a quel momento era stata nota soprattutto per la vita mondana fuori dalle righe, come quella delle sue altrettanto celebri sorelle (in tutto sei).
“Inseguendo l'amore” racconta la vita, prima e durante la seconda guerra mondiale, che ruota attorno ad una numerosa famiglia inglese della piccola nobiltà di campagna, i Radlett di Alconleigh, vista attraverso gli occhi di Fanny, una cugina che, abbandonata dai genitori che preferiscono una vita più ricca di occasioni trascorsa all'estero, passa parte dell'anno con gli zii di campagna, ed un altra con la sua “madre adottiva”, zia Emily, a cui è stata affidata.
Il libro è incentrato soprattutto sulla storia della vita sentimentale di una delle cugine, Linda, una ragazza dal carattere inquieto, che vivrà una serie di vicende amorose che in parte ricalcano quelle della stessa Mitford: ad esempio sia Linda che  Nancy Mitford finiranno per un certo tempo a fare le libraie, ed in seguito entrambe troveranno una travolgente passione a Parigi, città nella quale però la vera Nancy vivrà, al contrario di Linda, fino alla morte.
La porzioni più divertenti del volume sono però quelle dedicate alla descrizione della famiglia Radlett e al suo stile di vita. Spicca fra tutti il burbero zio Matthew, Lord Alconleigh,  dal carattere insopportabile, le cui furie sono note per essere tanto grandi quanto di rapido spegnimento, che incarna il tipico spirito patriottico inglese: un uomo così attaccato alla sua terra da non volere mai nemmeno pranzare fuori casa, che investe ogni singolo guadagno di nuovo nelle sue proprietà, e che ritiene che tutti gli stranieri siano dei semi-selvaggi.
La zia Sadie, moglie di Matthew, e la zia Emily, rappresentano invece l'amore materno e tranquillo che la madre di Fanny, che per le sue numerose scappatelle amorose, è soprannominata “La puledra”, non sembra averle voluto concedere: in questo ironico e disincantato libro, Nancy Mitford farà in modo che la sua narratrice non se ne lamenti mai molto, circondata com'è dalle attenzioni di una schiera di Radlett, rivelando la sua originalità nel rifiutare i facili cliché sull'infanzia abbandonata.
Anche zio Davey, prima fidanzato e poi marito di zia Emily, contribuirà a tenere alto il tono umoristico del volume, con le sue malattie immaginarie e la sua ossessione per curare un corpo perfettamente sano.
Fra i cugini Radlett (Louisa, Linda, Jassy, Matt, Robin e Vitctoria), sarà soprattutto la bella Linda ad emergere ed alle sue avventure sentimentali è infatti dedicato l'intero volume.
Linda si illuderà per ben due volte di aver incontrato il vero amore, scambiando idee romantiche per passione, fino a quando non farà davvero la conoscenza, per una serie di coincidenze, con un uomo che amerà davvero, ma che incarnerà un po' anche lo stereotipo del mascalzone da romanzetto rosa (seduttore seriale, nobile e ricchissimo, ancora perdutamente innamorato di una donna perfetta, ma ormai morta) descritto però da Nancy Mitford ancora una volta con un delizioso cinismo che renderà tutto decisamente fuori dagli schemi: c'è addirittura una scena in cui Davey e l'amico di famiglia  Lord Merlin si beffano del cliché in cui Linda sembra essere caduta.

Anche se “Inseguendo l'amore” ha toni lievi, non manca anche qualche considerazione più di spessore, come il confronto fra i Kroesig, la famiglia del primo marito di Linda, e lo zio Matthew riguardo al loro modo di considerare la patria, un parallelo ancora molto attuale, perché è in fondo il motivo per cui questa modernità di inizio secolo è così travagliata da crisi economiche.
Da un lato lo zio Matthew rappresenta l'uomo che vive per la sua terra, innatamente patriottico, e che per essa investe ogni suo avere: mai la abbandonerebbe, lo considererebbe il più grande e orribile dei tradimenti.
Dall'altro ci sono i Kroesig, moderni benestanti, la cui ricchezza è liquida: investimenti finanziari, denaro, azioni che possono essere spostati ovunque e che in caso di problemi, come ad esempio una guerra, si possono trasferire, e i Kroesig infatti lo fanno, anche all'estero.
Se volete potete vederla anche così: il mondo dei piccoli uomini legati alla loro patria contro quello dei grandi patrimoni globalizzati e senza bandiera.

Per quanto per gran parte del libro Nancy Mitford ci diverta con le vicende di Linda e della sua famiglia, il libro ha comunque un risvolto tragico nel finale, che sorprende in effetti vista la levità del resto del volume. Anche nel seguito di questo libro, “Amore in climi freddi” (che ho recensito qui), Nancy Mitford ripeterà lo stesso schema, lasciando per il finale il calice della tristezza dopo una più ricca serie di aneddoti divertenti.
“Inseguendo l'amore” ebbe tanto successo che la scrittrice scrisse due seguiti dello stesso, leggibili in maniera indipendente dal primo: “Amore in climi freddi” noto anche come “L'amore in un clima freddo” che racconta la storia della cugina Polly, anch'essa legata in qualche modo ai Radlett, e in cui si approfondisce maggiormente quella della stessa narratrice Fanny, e “Don't Tell Alfred”, ambientato invece a venti anni di distanza dagli eventi dei primi due libri.

“Inseguendo l'amore” è una lettura estremamente divertente, che ha il pregio di unire, come in una magia, sentimento e disincanto in parti uguali, in un cocktail riuscitissimo e gustoso.
La caratterizzazione di ogni personaggio è semplicemente perfetta, così come la ricostruzione di una ricca rete di legami famigliari e sociali.
Anche l'atmosfera sospesa e paurosa del periodo di guerra è resa in maniera estremamente vivida, nonostante non si indulga mai al sentimentalismo: anche di fronte a quelle che per altri sarebbero tragedie c'è sempre lo spazio per considerazioni che infine indulgono al sorriso, per quanto a volte amaro.
Se amore e cinismo vi sembrano inconciliabili per la buona riuscita di un libro, forse dovreste leggere “Inseguendo l'amore”: penso vi ricrederete.

Di Nancy Mitford ho recensito anche:
Amore in climi freddi (anche noto come “L'amore in un clima freddo”)

 
 
 
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