Creato da bluewillow il 31/03/2006

L'angolo di Jane

Tutto su Jane Austen e sui libri che mi piacciono!

L'ANGOLO DI JANE

Benvenuti nel mio blog!

Questo spazio è dedicato a recensioni di libri e film, ai miei racconti,  a riflessioni personali di varia natura e soprattutto a Jane Austen, una delle mie scrittrici preferite.

Sono una stella del firmamento
che osserva il mondo, disprezza il mondo
e si consuma nella propria luce.
Sono il mare che di notte si infuria,
il mare che si lamenta, pesante di vittime
che ad antichi peccati, nuovi ne accumula.
Sono bandito dal vostro mondo
cresciuto nell'orgoglio e dall'orgoglio tradito,
sono il re senza terra.
Sono la passione muta
in casa senza camino, in guerra senza spada
e ammalato sono della propria forza.

(Hermann Hesse)

 


 

 

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Ironia

Post n°505 pubblicato il 09 Ottobre 2009 da bluewillow
 

Non sempre l'ironia, che in fondo non è altro che la capacità di ridere delle assurdità o delle contraddizioni della vita viene apprezzata. Per me è una qualità fondamentale e paragonerei l'esserne privi all'essere ciechi ai colori o al non sentire i sapori: forse si può vivere e vedere lo stesso senza problemi inaffrontabili, ma manca qualche elemento fondamentale per cogliere l'insieme. In un certo senso dà spessore all'esistenza colmando i vuoti lasciati da quello che sembra accadere senza alcun motivo al mondo. Per quelli che diffidano dell'ironia (ci sono persino movimenti letterari che ne diffidano) ecco a voi un passo da “Kafka sulla spiaggia” di Haruki Murakami, dove “ironicamente”, la necessità dell'ironia scaturisce dall'inevitabilità della tragedia.

-Ascoltami, Kafka. Quello che adesso ti affligge è un tema ricorrente nella tragedia greca. L'uomo che non sceglie il proprio destino, ma ne è scelto. Si può dire che sia la concezione alla base della tragedia greca. Però la dimensione tragica – almeno secondo Aristotele – non nasceva dai difetti del protagonista, bensì paradossalmente dalle sue virtù. Capisci ciò che voglio dire? L'uomo non è trascinato nella tragedia dalle sue pecche, ma dalle sue qualità. "L'Edipo re" di Sofocle ne è un perfetto esempio. A causare la tragedia di Edipo non sono pigrizia e stupidità, da cui è immune, ma il coraggio e il senso di giustizia che lo animano. E' da ciò che inevitabilmente scaturisce l'ironia.
-Ma non c'è salvezza.
-Dipende – dice Oshima-  In alcuni casi non c'è salvezza. Però l'ironia rende l'uomo più profondo, e più grande. E si apre così una via di salvezza ad una dimensione più elevata, dove si può trovare una speranza universale. Ecco perché ancora oggi le tragedie greche sono lette da tanti, e sono considerate uno degli archetipi della creazione artistica. Come ti ho già detto altre volte, ogni cosa nel mondo è metafora. Non tutti uccidono realmente il proprio padre e si accoppiano con la propria madre, è ovvio. Ma attraverso questo dispositivo chiamato metafora, diventiamo partecipi dell'ironia. E' la nostra dimensione più profonda e più grande.

PS: vi risparmio il post sul Nobel per la letteratura che quest'anno è andato a Herta Muller, scrittrice tedesca di origini rumene, perché, sinceramente mi sono un po' stufata di scrivere sempre le stesse cose, cioè  riassumendo "E chi è?". Trovo questa cosa  tutto sommato...ironica!

 
 
 
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-nessuno mi regala i libri
-nessuno mi regala i biglietti del cinema
-nessuno mi paga per scrivere e per dire quello che penso...
- e nemmeno quello che non penso!
- perchè se il "Giornale del Grande Fratello" èuna testata giornalistica, va a finire che io sarei la CNN! (questa l'ho quasi copiata da un altro blogger!).
Se volete leggere altre definizioni simili e più divertenti (magari vi torna comodo) potete trovarle QUI

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