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L'angolo di Jane

Tutto su Jane Austen e sui libri che mi piacciono!

L'ANGOLO DI JANE

Benvenuti nel mio blog!

Questo spazio è dedicato a recensioni di libri e film, ai miei racconti,  a riflessioni personali di varia natura e soprattutto a Jane Austen, una delle mie scrittrici preferite.

Sono una stella del firmamento
che osserva il mondo, disprezza il mondo
e si consuma nella propria luce.
Sono il mare che di notte si infuria,
il mare che si lamenta, pesante di vittime
che ad antichi peccati, nuovi ne accumula.
Sono bandito dal vostro mondo
cresciuto nell'orgoglio e dall'orgoglio tradito,
sono il re senza terra.
Sono la passione muta
in casa senza camino, in guerra senza spada
e ammalato sono della propria forza.

(Hermann Hesse)

 


 

 

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« 3 Ottobre, Manifestazion...Ironia »

Zia Mame - Patrick Dennis

Post n°504 pubblicato il 06 Ottobre 2009 da bluewillow
 

Titolo: Zia Mame Titolo originale: Auntie Mame an irriverent escapade Autore: Patrick Dennis Traduzione: Matteo Codignola Casa editrice: Adelphi pag: 380 costo: 19,50 euro


Di solito quando in un romanzo un orfano viene affidato ad una vecchia zia ci sono solo tre possibilità: o ci si trova di fronte ad una storia strappalacrime alla Oliver Twist sull’orfano bistrattato, o si sta per immergersi in una elegia della fantastica zia dal cuore d’oro, capace di affrontare intrepidamente le difficoltà nel crescere bambini, o infine si ha a che fare con un intrepido monello combinaguai come il Tom Sawyer di Mark Twain.
Patrick Dennis ,nome fittizio dello scrittore Edward Everett Tanner III (che finge nella narrazione in prima persona di raccontare una storia vera), scardina completamente i soliti clichè e decide di rendere protagonista di una travolgente avventura comica una zia fuori da ogni schema, soprattutto poi per il puritano 1955 americano. Zia Mame è una donna mondana, amante dei party e della bella vita, con un carattere mutevole come la direzione in cui spira il vento: pronta ad infiammarsi per ogni nuovo entusiasmo è capace di trascinare il nipote in situazioni al limite del paradossale e della classica zia ha solo una grande dose di affetto per il piccolo Patrick che le viene affidato orfano ed undicenne alla morte del di lui padre.
Come una campionessa di trasformismo Mame diventerà di volta in volta una arredatrice di grido, una gentildonna del Sud, una potenziale scrittrice di romanzi di grande successo, una benefattrice di bambini di strada e molte altre cose, il tutto naturalmente senza alcun rispetto per le convenzioni .  Una zia con molti amici che sono artisti, a cui non importa affatto quali tendenze abbiano nei gusti sessuali, così avantgarde da essere immancabilmente la più strana, ma che ha sempre il coraggio delle proprie opinioni . Grazie alla simpatica zia Mame, Patrick Dennis ironizza cinicamente su tutte le falsità piccole e grandi della buona società: dalla finta gentilezza ostentata per nascondere l’acrimonia,  alla beneficenza esercitata solo come passatempo finanche a comprendere argomenti duri come il razzismo, nascosto, ma nemmeno poi molto, dietro una facciata perbene.
In origine il volume era stato pensato come una raccolta di racconti  sulle avventure della rocambolesca zia, ma dopo che il manoscritto fu respinto dagli editori che lo trovavano poco fluido, lo scrittore pensò di creare un filo conduttore tra i diversi episodi paragonando in ogni capitolo l’intrepida Mame ad una classica zia dal cuore d’oro, alle prese con un orfano, di cui il narratore Patrick dice aver letto la biografia su “Selezione” . In ogni capitolo quindi si analizza la versione “zia classica” e “zia Mame” nelle varie questioni che concernono l’educazione. Inutile dire che Mame vince su tutta la linea.
Nella nuova versione il romanzo ebbe, all’epoca della prima pubblicazione, un grande successo e ne furono tratti sia una versione teatrale che un film, entrambe molto apprezzati dal pubblico. Il libro fu ristampato per molti anni, fino a quando negli anni ’70 smise di essere pubblicato, consegnando il nome di Patrick Dennis e della sua zia Mame all’oblio.
Molto curiosa è la storia dello scrittore, la cui vita non ha niente da invidiare a quella dei propri personaggi. Edward Everett Tanner infatti ha quasi sempre pubblicato sotto pseudonimi, sia maschili che femminili, talora trovandosi in uno stesso momento nelle classifiche dei libri più venduti con due diversi nomi. Sempre sotto pseudonimo ha persino scritto manuali e saggi sugli argomenti più disparati (e di cui aveva ben poca conoscenza) ricavando anche in questo caso un discreto successo. Sembra che nessun critico si sia mai accorto di nulla. Pur avendo avuto molto successo in vita però, Tanner dilapidò a tal punto il proprio patrimonio, da doversi risolvere negli ultimi anni a fare il maggiordomo, visto che i suoi vecchi libri, un tempo acclamati, erano ormai considerati fuori moda. Sembra che in veste di domestico si sia persino trovato ad occuparsi di persone che un tempo conosceva,senza che queste lo riconoscessero minimamente
Solo di recente “Zia Mame” è stato nuovamente ristampato, sia in Italia che all’estero, ed ha di ottenuto ancora un grande e forse inaspettato successo di lettori, probabilmente per la grande modernità di Mame che di sicuro è un personaggio più adatto a questi tempi che non agli anni ’50 . Non per nulla il film con Rosalind Russell che fu tratto dal libro non è che una versione molto edulcorata della vera irriverente Mame inventata dallo scrittore.
Nella versione pubblicata da Adelphi c’è anche un’appendice, molto interessante, che tratta della incredibile vita dello scrittore che sarebbe a sua volta degna di un film. Forse inizialmente Mame potrebbe spiazzarvi: è un personaggio molto riuscito, ma che come le persone vere ha i suoi lati antipatici e spigolosi, ma tempo pochi capitoli e credo che vi troverete ad amarla. Penso che in parte la sua follia possa aver ispirato la Becky Bloomwood di Sophie Kinsella: spesso mi sono ritrovata a pensare che gli straordinari entusiasmi di Mame avessero molto in comune con la protagonista di “I love shopping” . Ma forse c’è un lato “Mame” in ognuno di noi, chissà (io ve lo auguro).

 
 
 
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