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« Amleto e la siringa.Le guardie al chiuso. »

Storie di ordinaria follia (due).

Post n°1701 pubblicato il 23 Luglio 2021 da fedechiara
 


Chissà come avrebbero raccontato la storia di Caino e Abele le consorterie poco assortite dei tiggi nostri nazionali. 'Un malaccorto pastore invade le terre coltivate da un rude contadino con tanta fatica e viene colpito alla testa con una grossa pietra e muore. Sembra che i due fossero fratelli.'
Povero Abel, vittima per antonomasia della Crudeltà Prima apparsa sul pianeta Terra.
Oppure: 'Fratello crudele uccide a colpi di pietra un mite pastore.' Ancora, sugli approfondimenti: 'Interrogato dall'Altissimo su dove sia il fratello risponde stizzito: 'E che ne so? Perché lo chiedi a me!?'
Caino, assassino non pentito, viene poi condannato a vagare per la Terra nei millenni a venire ed è costretto a ripetere in eterno il suo folle gesto per il tramite dei suoi molti eredi malvagi. Nasce il Conflitto Primigenio, che tuttora dura.
E ieri osservavo in tivù il video di un post moderno Caino che, a parti rovesciate, dopo aver colpito e atterrato con un pugno la sua vittima e lesto a zompargli addosso per una ulteriore scarica di cazzotti immotivati viene freddato da un colpo di pistola al petto.
La domanda sorge spontanea: 'Chi è la vittima e chi l'aggressore?'
I presenti alla scena e i gestori del bar dove il post moderno Caino gironzolava da tempo infastidendo i clienti dicono che la vittima è l'assessore perché, aggredito, si è difeso.
'Si, ma aveva una pistola carica e non si deve girare con le pistole come fossimo in un far west.' rispondono le anime belle sinistre - che tanto hanno fatto e 'accolto', negli ultimi decenni, e riempito il Belpaese di 'persone con forte disagio sociale' liberissime di interagire a quel modo con gli indigeni anche dopo svariate condanne.
Ergo: secondo costoro l'assessore colpito dal pugno e disteso a terra si tiene per intero la susseguente scarica di pugni del disturbatore e aggressore seriale, viene ricoverato all'ospedale con prognosi di quindici giorni di degenza e la mascella fratturata e la cronaca dell'evento si chiude con un trafiletto piccolo piccolo in quinta pagina.
E nessun risarcimento alla vittima perché l'aggressore è nullatenente, imputato di diversi reati, ma sempre rimesso in libertà nel paese di Bengodi dei meravigliosi diritti riconosciuti ai nostri ospiti immigrati, con tanto di associazioni pie e di bravi avvocati di patrocinio gratuito al seguito.
Ma le cose sono andate diversamente e la pistola e il colpo al cuore fanno tutta la differenza e la vittima, nelle cronache dei tiggi poco assortiti, è l'aggressore dal pugno facile che diventa, miracolo! un 'malato' bisognoso di cure (farlo curare prima del fattaccio no, eh?) - e alla sorella che grida e sbraita in piazza e chiede 'giustizia' (vaste programme) viene dato tutto lo spazio audio-video necessario a suscitare una forte commozione per il morto.
Perciò torniamo ad Abele e al fratello crudele Caino che lo colpisce con la pietra.
Poniamo che Abele, a terra, sanguinante ma ancora lucido, afferrasse anch'esso una pietra e colpisse di converso il fratello per neutralizzare un secondo colpo fatale (all'epoca non c'erano le pistole).
Come avrebbero titolato i nostri tiggi assai poco assortiti?
'Lite furibonda tra fratelli: si colpiscono a vicenda e Caino muore.'

Salomone, giudice equanime, interrogato in proposito non saprebbe a chi dare torto e ragione. Si ipotizza la libertà condizionale e un risarcimento.'
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