Creato da bluewillow il 31/03/2006

L'angolo di Jane

Tutto su Jane Austen e sui libri che mi piacciono!

L'ANGOLO DI JANE

Benvenuti nel mio blog!

Questo spazio è dedicato a recensioni di libri e film, ai miei racconti,  a riflessioni personali di varia natura e soprattutto a Jane Austen, una delle mie scrittrici preferite.

Sono una stella del firmamento
che osserva il mondo, disprezza il mondo
e si consuma nella propria luce.
Sono il mare che di notte si infuria,
il mare che si lamenta, pesante di vittime
che ad antichi peccati, nuovi ne accumula.
Sono bandito dal vostro mondo
cresciuto nell'orgoglio e dall'orgoglio tradito,
sono il re senza terra.
Sono la passione muta
in casa senza camino, in guerra senza spada
e ammalato sono della propria forza.

(Hermann Hesse)

 


 

 

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Orgoglio e pregiudizio e zombie - Jane Austen (il cui sprito spero perseguiti…)Seth Grahame- Smith

Post n°507 pubblicato il 17 Novembre 2009 da bluewillow
 

Titolo: Orgoglio e pregiudizio e zombie Titolo originale: Pride and Prejudice and Zombies Autore: Seth Grahame-Smith e Jane Austen (ma solo per il fatto che Grahame-Smith a fatto il peggior copia-incolla possibile di un romanzo immortale) Traduzione: Isa Maranesi e Roberta Zuppet  Casa editrice: Nord pag: 367 costo: 15 euro


E’ una cosa universalmente riconosciuta che se uno scribacchino privo di qualunque talento tenta di rimettere mano ad uno dei migliori romanzi mai scritti, pervaso di una rara, raffinata, inimtabile ironia, il risultato possa essere solo pessimo . Ritengo anzi che se “Orgoglio e pregiudizio e zombie” fosse stato scritto da uno zombie qualunque, privo di cervello, con le ossa scheletriche legate dietro la schiena e ancora mezzo sepolto nella sua tomba,il risultato sarebbe stato assai più gradevole di quello ottenuto da Seth Grahame-Smith.  Dirò di più: se Moccia avesse tentato di scrivere questo libro avrebbe potuto essere più ironico di Seth Graham Smith. Spero sia chiaro quanto questo libro sia TOTALMENTE PRIVO DI IRONIA.
Ma cos’è esattamente “Orgoglio e pregiudizio e zombie”? Alcuni mesi fa un libro dal titolo vagamente familiare “Pride prejudice and zombies” ha scalato inaspettatamente le classifichedi Amazon, il maggiore rivenditore online di libri in lingua inglese. Il libro è stato pensato come un pastiche fra pezzi originali del “Pride and Prejudice” di Jane Austen e di paragrafi inseriti da grahame-Smith , nel tentativo di trasformare il volume in una parodia gotica dell’orginale. Nel mondo alternativo così creato la tranquilla campagna inglese si trasforma in un posto infestato da zombie e le cinque sorelle Bennet in combattenti votate alla sconfitta del mortale nemico.  In teoria l’idea non sarebbe stata malvagia: se realizzata forse da qualcuno con un minimo senso della scrittura (e forse anche della decenza), la versione umoristica del libro avrebbe potuto anche essere divertente.  Il risultato effettivo invece è, purtroppo,semplicemente disgustoso.  I pezzi  con gli zombie sono terribilmente e inutilmente splatter, senza alcuna reale funzione narrativa, se non quella di suscitare ribrezzo nel lettore. I pensieri dei personaggi sono deformati in modo da trasformare Elizabeth  e Darcy in assassini senza scrupoli e alquanto psicotici,che meditano continuamente di uccidere non solo zombie, ma anche chiunque “offenda” il loro onore. Ad esempio nella scena del ballo in cui Darcy ed Elizabeth si incontrano per la prima volta, quando Darcy offende Elizabeth con un commento sprezzante, la deliziosa fanciulla sta meditando di vendicarsi tagliandogli la testa, quando gli zombie irrompono a far strage dei domestici dei Bennet e i due devono vedersela con l’orda di mostri. Ma non sarebbe certo questo il pezzo peggiore (sebbene vi assicuro bastante a rendere già questo libro pessimo): io ho trovato orribile che questo volume sia disseminato di suicidi (narrativamente inutili), di fiumi di secrezioni corporee e di  assassini di esseri umani da parte dei personaggi (non degli zombie)fatti passare con noncuranza. Sono cose che non mi fanno ridere, mi fanno ribrezzo. Per riderne penso mi dovrebbe mancare una rotella.
La palma dello schifo (perdonate il termine), va però al trattamento riservato al personaggio di Wickham, il “cattivo” della storia, che inganna tutti con la propria ipocrisia: per punirlo Seth Grahame Smithe lo rende paraplegico e ironizza sul fatto che per le sue necessità corporeee la sua barella puzzi costantemente. C’è tutta una serie di scene con Wickham che se la fa addosso che dovrebbero essere umoristiche. Va bene,Wickam non esiste, ma come si fa a ridere dei problemi di un paraplegico? Che testa bacata si deve avere? Non si può ridere di questo. Non è ironia o umorismo:  si tratta di crudeltà e ignoranza.  Non si può riderne, nemmeno in un libro.
In definitiva credo che questo volume sia un autentico spreco di carta, ma se qualcosa di buono ne viene dall’averlo letto è la coscienza che ogni sillaba di un'opera appartiene a chi l’ha scritta originariamente (Jane Austen in questo caso) e che nessuno può appropriarsi impunemente del lavoro di qualcun altro se è privo di sensibilità e talento e soprattutto di rispetto per l’originale.

Commenti al Post:
Eric_Van_Cram
Eric_Van_Cram il 17/11/09 alle 23:32 via WEB
proprio incazzata dura, eh?
 
 
bluewillow
bluewillow il 18/11/09 alle 09:04 via WEB
Guarda, se ti dico che questo qui ha persino detto che ha deciso di scrivere questa spazzatura perché "Orgoglio e Pregiudizio" era un libro noioso, letto a forza durante il periodo scolastico, capisci che ho il sospetto che gli zombie abbiano mangiato il suo cervello in tenera età.
 
nuvole.sparse
nuvole.sparse il 18/11/09 alle 14:35 via WEB
se esiste Mister B, può esistere questo decerebrato...
 
 
bluewillow
bluewillow il 18/11/09 alle 15:47 via WEB
:))) forse lui è la prova che esistono gli zombie ;), soprattutto sentendo certi deliranti discorsi che fa di solito :)
 
into_the_wild
into_the_wild il 18/11/09 alle 23:23 via WEB
ed immagino....ma è solo un presentimento eh ?....che il fatto che bluewillow si una patita di Jane Austen non abbia per nulla , dico per nulla , condizionato il tuo risentimento ..... :-)
 
 
bluewillow
bluewillow il 19/11/09 alle 09:41 via WEB
Non è risentimento, ti assicuro che giudico i libri per quello che ritengo valgano davvero: se questo libro fosse stato irriverente, ma divertente, avrei scritto che era un bel libro, ma non lo è. Non mi ha mai, dico mai, fatto ridere. Le scene con gli zombie erano nel caso delle migliori noiose ed inutili, nel caso delle peggiori veramente disgustose. Chi ha realizzato questa verione non ha davvero colto lo spirito del volume, perché se avesse voluto avrebbe potuto far sbellicare dalle risate. Avrebbe potuto ironizzare sull'innamoramento di Elizabeth per la tenuta di Pemberley che immediatamente si riflette in un rinato amore per Darcy, ad esempio. Oppure avrebbe potuto caricare ancora di più la presunzione di Darcy trasformanadolo in un eroe simile a quello dei Romance, ma non l'ha fatto. Forse avrei dovuto scrivere una recensione più pacata, perché mi rendo conto che si può pensare che io abbia giudicato questo libro male a priori. Io invece ero prontissima a divertirmi, forse per questo ci sono rimasta ancora più male.
 
carolav08
carolav08 il 19/11/09 alle 08:29 via WEB
guai a chi tocca Jane! capito mi hai?! ^__^
 
 
bluewillow
bluewillow il 19/11/09 alle 09:43 via WEB
:)) Puoi anche leggere la risposta che ho scritto sopra. Forse ci ho messo troppa enfasi, ma il mio giudizio non è un pregiudizio, che fa anche rima ed è adatto al libro in questione :)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Margot il 26/11/09 alle 13:55 via WEB
Sono tentata da questo libro, certo che se mi dici che manca l'ironia divene meno attraente. Di una cosa però sono certa, non esiste cosa al mondo della quale non si possa ridere. ah ah. Margot
 
 
bluewillow
bluewillow il 26/11/09 alle 15:17 via WEB
Io ho trovato tutte le parti di Grahame Smith assolutamente noiose, ripetitive e macabre. Il suo umorismo mi pare davvero poco riuscito. E' evidente che odia i personaggi, li ha tutti rovinati. A me più che ridere fa venire i brividi, non perché faccia paura il libro, ma perché mi fa paura chi ride di certe cose descritte nel libro. Per me è una parodia scadente, ma se vuoi toglierti la curiosità puoi sempre provare a leggerlo, ciao!:)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Deda il 12/12/09 alle 19:00 via WEB
"a coscienza che ogni sillaba di un'opera appartiene a chi l’ha scritta originariamente (Jane Austen in questo caso) e che nessuno può appropriarsi impunemente del lavoro di qualcun altro se è privo di sensibilità e talento e soprattutto di rispetto per l’originale." questo è da standing ovation. E' una di quelle cose che spesso mi fa andare in bestia con chi scrive fanfiction per piegare i personaggi alle proprie neccessità: 1) non hanno decisamente capito nulla del libro letto 2) tradendo personaggio e plot non comprendono che non dimostrano di amare sul serio l'opera originaria. A prescindere da ciò la mia prima sensazione sul libro era stata: che pastiche del cavolo... ma magari è ironico. Letto il primo capitolo ed è un paragrafo della Austen il paragrafo dopo scritto da un folle a cui è impazzita la tastiera ma che si prend veramente sul serio. No IRONIA! Per cui, io, che di solito non leggo libri noiosi ma Orgolgio e Pregiudizio ero riuscita a leggermelo e mi ero anche divertita... non sono riuscita a leggere questo perché non era manco trash a livello dei Sam Raimi! Venendo a conoscere la genesi del tutto mi è venuta alle labbra una seconda imprecazione: che orrore! (in ogni senso) XDD e quindi ho deciso di scrivere: Via col vento con frankenstein... immagina: Frankenstein, my dear, I don't give a damn!
 
 
bluewillow
bluewillow il 13/12/09 alle 16:18 via WEB
Ti posso assicurare che nessuno dei libri della Austen è noioso :)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Fab il 21/12/09 alle 12:14 via WEB
Mi sembra che nessuno, tantomeno l'autore abbiano mai detto che questa "rivisitazione" debba far ridere, al contrario è provocatoria e irriverente, se poi non vi piace l'horror e lo splatter è un'altra cosa, la prossima volta informatevi.
 
 
bluewillow
bluewillow il 21/12/09 alle 12:35 via WEB
La domanda sorge spontanea, ma tu il libro l'hai letto? Perché di sicuro non è nemmeno horror.E'sicuramente splatter, ma non mi sembra che questo sia mai stato un merito per nessun libro. L'intento ironico c'era eccome, ma è semplicemente malriuscito. Se non deve far ridere, certamente tenta di far sorridere facendo leva su cose riprovevoli, come gli handicap di qualcuno. Non è irriverente: è pessimo!
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Shelidon il 09/01/10 alle 23:29 via WEB
Mi dispiace, ma devo concordare almeno in parte con l'ultimo commento: non trovo alcun intento ironico in questo libro, semmai un intento dissacratorio. E in questo bisogna ammettere che il romanzo funziona: io stessa, pur ritenendo che ci siano poche cose su cui non si possa fare umorismo di cattivo gusto, ho quasi trovato disturbanti le descrizioni di Wickham e Charlotte. Possono turbare la sensibilità, è vero, ed effettivamente sono piuttosto gratuite, e tuttavia sono abbastanza necessarie a colmare la debita distanza tra un classico della letteratura ed uno horror splatter, tra una pietra miliare della cultura ed una parodia senza pretese. Questo non significa che io abbia apprezzato il lavoro di Grahame-Smith, tutt'altro. La sua prosa è ingenua, mal confezionata (o tradotta peggio, non saprei giudicare avendolo letto in italiano) e non pochi errori di comprensione dei personaggi gli impediscono di fare un buon lavoro. Non mi riferisco affatto ai genitori Bennet, né tantomeno ad Elizabeth e Darcy o Lady Catherine il cui ruolo di cacciatori di zombi nell'economia generale del romanzo potrebbe addirittura reggere. Mi riferisco alle altre sorelle, all'ingenua Jane e alla frivola Lydia, anche loro trasformate in cacciatrici di zombie. Con che coraggio? La società descritta da Jane Austen, agli occhi di un lettore moderno privo di alcun rispetto, è una società di morti viventi che si aggirano tra un ballo ed un altro ossessionati, invece che dal divorare cervelli, dal fare un buon matrimonio e migliorare la propria posizione sociale, cosicché poi i figli possano fare altrettanto. Da questa massa di cadaveri ambulanti si staccano Elizabeth e Darcy, nel loro orgoglio. Sviluppare il concept in questo senso sarebbe stato, forse, più interessante. Chissà se Sense and Sensibility and Sea Monsters sarà meno banale e più avveduto...
 
 
bluewillow
bluewillow il 10/01/10 alle 00:43 via WEB
Questo libro è pessimo, non solo per il mal riuscito intento dissacratorio, che si risolve solo in una serie di gag infelici e noiose, quando non sono semplicemente disgustose,ma anche perché questo scribacchino non ha il minimo senso del romanzo. Ha preso una trama collaudata, ha innestato i suoi obbrobriosi pezzi zombie e non è arrivato da nessuna parte, perchè se non si conosce il romanzo originale il suo libro da solo è semplicemente senza senso. Da dove vengono gli zombie? Perché infestano l'Inghilterra? Che senso ha la loro presenza nel volume? Domande senza risposta, perché se la risposta ci fosse stata questa sarebbe stata una parodia di qualità e non una banale operazione commerciale, realizzata da un pessimo scrittore. Io non posso che compiangere chi preferisce questo pattume all'originale, chi non sa cogliere la differenza fra fine ironia e gag sguaiate.
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
Shelidon il 10/01/10 alle 12:24 via WEB
Mi duole informarti che le tue domande troveranno presto risposta: è in lavorazione il prequel, Pride and Prejudice and Zombies: Dawn of the Dreadfuls, uscita prevista per il 30 di marzo. Sarà centrato sulle avventure di Elizabeth in Cina presso il maestro Liu. E, francamente, sul massacrare quest'operazione posso essere completamente d'accordo con te: ho rispetto del progetto originale (l'uso di classici della letteratura cosiddetta "alta" con inserimento di elementi tipici della cultura popolare) ma questo oggetto è una semplice speculazione sul successo del primo esperimento. Comunque, se ti consola, l'autore del prequel non sarà Seth Grahame-Smith ma Steve Hockensmith, che già ci ha regalato le avventure di due cowboy sulle tracce di Sherlock Holmes. Ah, a proposito: l'intento dissacratorio è, al contrario, riuscito piuttosto bene. La tua indignazione ne è prova.
 
     
bluewillow
bluewillow il 10/01/10 alle 13:56 via WEB
A me non duole affatto perché non ho nessuna intenzione di comprare il seguito di questo libro. Il fatto che cambino scribacchino è la prova di quanto sostengo riguardo alla pessima prova di questo Grahame-Smithe. La mia indignazione non è per l'operazione in sé, infatti ho comprato il libro, prontissima a divertirmi anche di intenzioni peggiori di quelle di questo autore, te lo posso proprio assicurare, perché a voler prendere in giro un libro come questo, quando lo si conosce bene (e lo si apprezza) c'è una quantità di modi. La mia indignazione la riservo alla pessima scrittura di cui questo libro è un fulgido esempio. Leggere volumi di questo tipo è per me un grandissimo spreco di tempo, oltre che di denaro. Davvero,anche se non si ama Jane Austen, perfino se la di detesta, c'è un mare infinito di libri che meritano di essere letti più di questo e che hanno almeno il pregio di essere originali.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anita il 18/02/12 alle 09:56 via WEB
Esattamente ciò che ho pensato io, L'idea originale poteva certamente essere sviluppata meglio, è stato questo infatti ad indurmi a comprarlo, ora tornando indietro lo lascerei sullo scaffale, l'unica cosa che davvero mi ha fatto arrivare alla fine è il mio amore per Jane Austen!!! Alcune scene sono talmente splatter da essere non solo disgustose ma finiscono per cadere nel ridicolo più assurdo! quindi voto 10 e lode alla Austen e SCRIVI GLI ELENCHI DEL TELEFONO per Grahame Smith
 
 
bluewillow
bluewillow il 18/02/12 alle 12:59 via WEB
Concordo, come avrai intuito leggendo la mia recensione, al 100%!:)))
 
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