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L'angolo di Jane

Tutto su Jane Austen e sui libri che mi piacciono!

L'ANGOLO DI JANE

Benvenuti nel mio blog!

Questo spazio è dedicato a recensioni di libri e film, ai miei racconti,  a riflessioni personali di varia natura e soprattutto a Jane Austen, una delle mie scrittrici preferite.

Sono una stella del firmamento
che osserva il mondo, disprezza il mondo
e si consuma nella propria luce.
Sono il mare che di notte si infuria,
il mare che si lamenta, pesante di vittime
che ad antichi peccati, nuovi ne accumula.
Sono bandito dal vostro mondo
cresciuto nell'orgoglio e dall'orgoglio tradito,
sono il re senza terra.
Sono la passione muta
in casa senza camino, in guerra senza spada
e ammalato sono della propria forza.

(Hermann Hesse)

 


 

 

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Neuromante – William Gibson

Post n°332 pubblicato il 25 Giugno 2007 da bluewillow
 

Titolo: Neuromante Titolo originale: Neuromancer Autore: William Gibson Traduzione: Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli Casa editrice: Mondadori pag: 278 costo: 8,40 euro Note: alla fine del romanzo c'è uno scritto di Bruce Sterling .


“Neuromante”, scritto da William Gibson nel 1984, è universalmente riconosciuto come il promotore della grande diffusione del filone letterario del cyberpunk, al quale hanno attinto decine, se non centinaia, fra libri, film, fumetti ed anime.
 Una buona definizione di cyberpunk si trova nell'introduzione al libro, ed è di Tama Leaver:
“cyber per l'ambientazione – un mondo postapocalittico, ecocida, tecnofeticista e postumano; punk, poiché i personaggi principali sono di solito anti-eroi che lottano contro multinazionali estremamente potenti o contro organizzazioni militari”.
Pubblicato due anni dopo il grande successo cinematografico di “Blade Runner”(da un romanzo di Philip K. Dick), il libro di Gibson ne riprende molti dei temi principali, aggiungendo  alla descrizione di un un mondo  ecologicamente distrutto e  ipertecnologico, dove la manipolazione del corpo umano è divenuta consuetudine, il concetto di cyberspazio e di matrice (matix) : una rete virtuale capace di connettere computer  ed esseri umani, modellata su uno schema a metà tra i programmi e la rappresentazione tridimensionale della realtà.
Nella società descritta da Gibson l'uomo ha superato ogni limite riguardo alle biotecnologie , facendo degli esseri umani un collage di pezzi autentici e assemblati: il corpo è solo una prigione di carne e il cyberspazio offre agli hacker, che si connettono tramite elettrodi al proprio “deck”, la vera libertà che il mondo reale non può più dare.
Case, è un ex-cowboy,  un pirata del cyberspazio, ma ha commesso l'errore di rubare ai suoi datori di lavoro, che l'hanno punito con la peggiore delle vendette: hanno bruciato il suo sistema nervoso con una micotossina che lo rende incapace di connettersi alla matrice.
Quando Molly,una killer potenziata geneticamente, e il misterioso Armitage, offrono all'uomo la possibilità di ricevere una insperata cura, in cambio di un lavoro molto pericoloso, l'uomo accetta senza troppe riserve. Ma la missione nella quale viene coinvolto è molto più complessa di quanto sembri: un oscuro potere si nasconde dietro Armitage, che è solo una pedina su una scacchiera molto più grande. Molly e Case ricomporanno un po' alla volta le tessere di un complicato puzzle, giungendo a cambiare forse per sempre la natura stessa della matrice.
Il libro di Gibson è una riuscita mescolanza fra il classico romanzo hardboiled ( il giallo, il crimine, la violenza e il sesso) e la più pura e immaginifica fantascienza: un romanzo dal ritmo incalzante , ricco di colpi di scena, in cui la descrizione dell'ipertecnologico mondo futuro cela spesso una non troppo velata critica ai mali del presente. Il romanzo è molto crudo e violento in alcuni passi, proprio là dove più feroce è la critica al vero volto del potere :non lo consiglierei per questo solo a persone molto sensibili e impressionabili.
 Pur non avendo un vero è proprio seguito Neuromante fa parte di una trilogia creata da Gibson: il secondo libro è “Giù nel cyberspazio” ed ha altri protagonisti rispetto al primo, mentre il terzo “Monna Lisa cyberpunk” collega i due concludendo la serie.
Se la descrizione del mondo creato da Gibson vi ha ricordato qualcosa del celebre “The Matrix” dei fratelli Wachowski non è un caso: in questo libro oltre alla matrice viene ad esempio citata anche “Zion”, che nella versione gibsoniana è una comunità spaziale completamente autonoma dalla Terra, e nella versione cinematografica “l'ultima città” di esseri umani.
Sembra che i Wachowski  abbiano attinto a piene mai dall'opera di Gibson (del resto la loro stessa opera potrebbe rispetta tutti i canoni del cyberpunk) e se qualcuno ha la curiosità di sapere come sia nata “The Matrix”, credo che questo libro potrebbe essere considerato il prologo della trilogia che vede per protagonista Keanu Reeves .

Questa versione del libro contiene anche uno scritto di Bruce Sterling, altro scrittore cyberpunk, in cui viene delineata una sorta di “etica cyberpunk”. Poiché spesso i libri di questo filone vedono come protagonisti hacker e pirati informatici di vario tipo, questi ultimi hanno cominciato ad usare la terminologia e parte delle idee promosse da questi libri come giustificazione per le proprie scorrerie o si sono essi stessi definiti cyberpunk. Sterling prende le distanze da queste tendenze, difendendo l'intero genere letterario dall'accusa di promuovere crimini.
Per saperne di più su William Gibson:
Questo il sito ufficiale.
Questo è il  suo blog.
Qui una sua biografia su wikipedia

 
 
 
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