Creato da bluewillow il 31/03/2006

L'angolo di Jane

Tutto su Jane Austen e sui libri che mi piacciono!

L'ANGOLO DI JANE

Benvenuti nel mio blog!

Questo spazio è dedicato a recensioni di libri e film, ai miei racconti,  a riflessioni personali di varia natura e soprattutto a Jane Austen, una delle mie scrittrici preferite.

Sono una stella del firmamento
che osserva il mondo, disprezza il mondo
e si consuma nella propria luce.
Sono il mare che di notte si infuria,
il mare che si lamenta, pesante di vittime
che ad antichi peccati, nuovi ne accumula.
Sono bandito dal vostro mondo
cresciuto nell'orgoglio e dall'orgoglio tradito,
sono il re senza terra.
Sono la passione muta
in casa senza camino, in guerra senza spada
e ammalato sono della propria forza.

(Hermann Hesse)

 


 

 

JANE AUSTEN -RITRATTO

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Cap. 1- Una lettera

Post n°173 pubblicato il 26 Ottobre 2006 da bluewillow
 

Da oggi pubblicherò nella categoria racconti una storia a puntate. Questa mattina pubblicherò una prima parte, dopo la mezzanotte seguirà una seconda (sempre che non abbia problemi di connessione). Nei prossimi giorni, con frequenza che sarà a mia discrezione, posterò anche le parti successive. Non so ancora quanto sarà lungo in totale il racconto, perchè non ho ancora finito di scriverlo, anche se ho già in mente a grandi linee come dovrà svolgersi la storia. Ogni riferimento a fatti, persone e blogger che mi correggono i racconti è puramente voluto, anche se la storia nel complesso è ovviamente di pura fantasia.

Caro Luke,

ti ringrazio infinitamente per i preziosi volumi che ho ricevuto stamane. Quando Gingerich saprà di essersi lasciato sfuggire una copia del "De Revolitionibus" con dedica autografa di Copernico potrò chiedergli qualunque prezzo, non sarà mai abbastanza. Direi che è certamente quanto merita per avermi battuto in così tante aste.

Per quanto io ti sia grato, mi trovo purtroppo ancora una volta a dover chiedere i tuoi servigi. Non è al cercatore di libri rari che mi rivolgo questa volta, ma al fine latinista e correttore di bozze che c'è in te.

Come sai sto traducendo un libello del XVI secolo, che in verità considero di dubbia origine, per quell'eccentrico di Zeb Bell. Sembra che il mio committente non sia soddisfatto della  traduzione e vorrebbe un secondo parere sul mio lavoro da un esperto.

Non so cosa abbia scaturito in Bell tanta diffidenza nei miei confronti; so che ha una formazione umanistica, ma evidentemente deve essere convinto di conoscere il latino meglio di un antico romano!

Perdona il mio sfogo, sono vecchio e anche se per provvedere alle mie necessità mi trovo a dover sprecare il mio talento (del resto i libri rari sono costosi caro Luke), non so perdonarmi di aver venduto il mio tempo e un pò della mia anima ad una persona così rozza.

Ho fatto il tuo nome a Bell. Sei sempre stato il più brillante di tutti i miei studenti ed anche il più ostinato. Non dimenticherò mai quella volta che correggesti la mia traduzione di Ovidio davanti a tutti i miei studenti perché conteneva una ripetizione che ,a tuo dire, ne snaturava il senso.

Sono sicuro che con te Zeb Bell troverà pane per i suoi denti.

In fede,

Julian Pontus

Luke Sarton rigirò fra le mani la lettera del suo ex-professore. Il vecchio Pontus detestava le innovazioni e sembrava non poter fare a meno di carta e penna, anche nell'era del digitale e dei supercomputer. Sarton aveva 28 anni e stava tenendo il suo dottorato in lettere antiche nella piccola università dove aveva insegnato Pontus, ormai ritiratosi in pensione. Quanto guadagnava come accademico non era però sufficiente ad una vita di agi e soprattutto non permetteva a Luke di comprare tutti i libri che avrebbe voluto. Ogni tanto perciò accettava di venire ingaggiato da Pontus , troppo anziano per occuparsene in prima persona, per dare la caccia a qualche libro raro, rivenduto poi a peso d'oro, ottenendo una percentuale sul guadagno.

Luke conosceva la fama di Zeb Bell:il miliardario americano che in pochi anni aveva accumulato un immenso capitale con il commercio elettronico. Era noto che Bell aveva umili origini e c'erano molti dubbi su quanto fossero leciti i mezzi che aveva scelto per la sua scalata al potere. Per questo motivo il ricco uomo d'affari aveva deciso di migliorare la propria immagine con opere di beneficienza e di mecenatismo: c'era un vecchio museo che stava per chiudere, un quadro che andava restaurato, un circolo culturale che andava salvato? Ecco che Zeb Bell appariva e finanziava qualunque intervento fosse necessario, avendo ben cura naturalmente di informarne stampa e televisioni.

Mentre era immerso in queste riflessioni il telefono squillò e Luke ricevette la convocazione ufficiale dalla Bell Electronics.

La segretaria con cui parlò gli diede quante più informazioni possibili per trovare la strada, precisando che la sede della società si trovava in un' area defilata e difficile da notare. La linea telefonica era molto disturbata e non tutto si udiva distintamente, ma con un pò di difficoltà riuscirono infine a capirsi. L'appuntamento era nel cuore di uno dei migliori quartieri di Londra, al numero 66 di Bravery Lane.

La donna insistette molto per fissare un incontro per quella stessa mattina: alla fine risolsero che l'appuntamento sarebbe stato per le dodici di quel giorno. A quanto pareva la Bell Electronics teneva davvero molto a questa traduzione, pensò Luke.

Trovare la strada e l'edificio fu più difficile del previsto. Il giovane girò in lungo e in largo tutta la zona che gli era stata indicata, ma sembrava non ci fosse traccia di Bravery Lane e tantomeno della Bell Electronics. Luke cominciò a credere che tutta la faccenda non fosse altro che una burla del suo bislacco professore: sapeva che ne sarebbe stato capace se, ad esempio, i libri che gli aveva mandato non fossero stati all'altezza delle sue aspettative.

Quando infine si risolse a chiedere la strada ad un anziano signore che lo stava già fissando da un pò, avendo notato il suo smarrimento, si sentì dire:" Giovanotto, certo che non riesci a trovarlo! Non esiste una Bravery Lane! Questo è solo il nome di quella parte di questo quartiere che si trova vicino ad alcuni palazzi abbandonati che dovrebbero essere demoliti. E' una zona pericolosa, ci vuole davvero del coraggio ad avventurarsi da quelle parti."

Luke seguì l'indicazione e finalmente trovò la sede della Bell Electronics:scintillante e nuovissima spiccava in maniera singolare vicino alle costruzioni fatiscenti che aveva accanto.

Erano quasi le dodici e mezza, quando si trovò finalmente davanti alla segretaria con cui aveva parlato al telefono.

"Signor Sarton è un peccato che lei sia arrivato così tardi, ora il signor Bell sarà furioso, odia perdere tempo"

Luke rimase stupito, credeva che avrebbe parlato solo con qualche oscuro impiegato, certamente non con Zeb Bell in persona.

"La prego mi segua. Ecco ,prenda la traduzione fatta dal professor Pontus intanto" la donna aveva tanta fretta che letteralmente lanciò il lavoro del vecchio professore nelle mani del giovane. Un foglio tagliente gli ferì il dito. La segretaria anziché esserne adirata, visto che questo le avrebbe fatto perdere altro tempo, sembrò quasi soddisfatta. Cacciò da un cassetto una piccola cassetta del pronto soccorso e in un lampo il dito di Luke era già fasciato e medicato. Sembrò davvero impiegare un solo secondo nel compiere tutta l'operazione. Luke pensò che fosse vendicativa, ma incredibilmente efficiente.

Fu proprio allora che Zeb Bell apparì sull'uscio di una delle porte circostanti

"Eccola finalmente signor Sarton, la attendevo con ansia, la prego si accomodi" disse.

Luke fu introdotto in un ufficio molto spazioso, dove su un lucido tavolo d'ebano si trovava un volume dall'aria antica e consunta, con la copertina di cuoio sdrucito.

[continua... ]

 
 
 
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