Creato da bluewillow il 31/03/2006

L'angolo di Jane

Tutto su Jane Austen e sui libri che mi piacciono!

L'ANGOLO DI JANE

Benvenuti nel mio blog!

Questo spazio è dedicato a recensioni di libri e film, ai miei racconti,  a riflessioni personali di varia natura e soprattutto a Jane Austen, una delle mie scrittrici preferite.

Sono una stella del firmamento
che osserva il mondo, disprezza il mondo
e si consuma nella propria luce.
Sono il mare che di notte si infuria,
il mare che si lamenta, pesante di vittime
che ad antichi peccati, nuovi ne accumula.
Sono bandito dal vostro mondo
cresciuto nell'orgoglio e dall'orgoglio tradito,
sono il re senza terra.
Sono la passione muta
in casa senza camino, in guerra senza spada
e ammalato sono della propria forza.

(Hermann Hesse)

 


 

 

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Tre millimetri al giorno - Richard Matheson

Post n°661 pubblicato il 01 Settembre 2011 da bluewillow
 

Titolo: Tre millimetri al giorno Titolo originale: The Shrinking Man Autore: Richard Matheson Traduzione: Paolo Prezzavento Casa editrice: Fanucci pag: 9,90 € (ma pagato in realtà 2,90 €, grazie agli sconti che dal 1° Settembre 2011 non saranno più possibili...)

Giunti ad un certo punto della nostra vita adulta ognuno di noi ha chiara di sé una certa immagine, un insieme di pregi e difetti, di desideri e doveri, che costituiscono il nucleo che percepiamo come il nostro vero sé. Ma quanto influiscono la fisicità, e l'insieme di tutte le nostre caratteristiche corporee, nel determinare quello che percepiamo di noi stessi e quello che siamo poi davvero per gli altri?
Sembra questo il tema fondamentale di “Tre millimetri al giorno” di Richard Matheson, pubblicato per la prima volta nel 1956, in cui lo sfortunato Scott Carey, finisce per essere vittima, a causa dell'esposizione combinata di radiazioni e di un insetticida, di una strana alterazione metabolica che lo porta a rimpicciolire ogni giorno, inesorabilmente, di tre millimetri.
Lentamente, ma inesorabilmente, Scott passa dalla condizione di padre di famiglia e marito, con un lavoro e una posizione solida e precisa nella società, a quella di strano “freak”, uno scherzo della natura destinato inesorabilmente a scomparire.
Il libro alterna le avventure di Scott nella fase terminale della sua malattia, in cui è alto solo pochi millimetri, a capitoli in flashback in cui vengono narrate le vicende che lo hanno portato a finire in un buio scantinato, a combattere per la vita contro sete, fame e un gigantesco ragno deciso a mangiarlo.
Man mano che il protagonista di Matheson rimpicciolisce, il modo in cui viene trattato e considerato dalla società, dalla moglie Louise e dalla figlia Beth cambia molto velocemente, ma non altrettanto rapidamente cambia invece ciò che l'uomo sente di essere: la sua icona mentale di maturo e robusto uomo alto 1,90 resiste e si scandalizza al suo essere di volta in volta trattato come un fragile adolescente, o un bambino, per finire poi per essere un caso semplicemente troppo assurdo per essere vero.
Con il tempo per Scott tutto diventa pericoloso: fare una semplice passeggiata lo espone al rischio di essere adescato da malintenzionati che lo credono un ragazzino, o a venire preso di mira da bulli, fino a quando condividere la stessa stanza con la moglie o la sua  bambina, troppo gigantesche anche solo per stargli vicino, non diventa una possibile fonte di danni fisici.
L'uomo cade in un progressivo isolamento morale, mentre la sua condizione diviene ai suoi occhi fonte di sola riprovazione, non di solidarietà: non è più grado di lavorare, proteggere la sua famiglia, non ha più un posto vero nel mondo, mentre tutti i suoi desideri di una vita normale sono ancora intatti.
Eppure proprio nei momenti più difficili, nello scantinato in cui il ragno lo minaccia, Scott prova finalmente un vero attaccamento alla vita. Nel momento stesso in cui pensa che tutto stia per finire capisce che in realtà quello che lo aspetta è quanto di più entusiasmante possa accadere: libero da legami, da ruoli, da aspettative da soddisfare, la sua vita può diventare l'avventura di un esploratore che si avventuri per la prima volta in una giungla sconosciuta, nel vasto, nascosto mondo del microcosmo.
Matheson è come al solito un maestro nel costruire alla perfezione “psicologie” credibili di casi straordinari, e l'angoscia e lo spaesamento di Scott, il suo essere a volte perfino meschino nel suo dolore, sono estremamente realistici.
Per la gran parte del libro lo scrittore rende il suo personaggio un uomo sopraffatto dal proprio destino: solo quando abbandona le proprie paure e letteralmente “getta la spugna” nel lotta del  negare a sé stesso la realtà, Scott si trasforma finalmente in un eroe positivo, cge è moralmente un gigante anche se minuscolo nelle proporzioni fisiche.

Il libro ha anche ispirato un film del 1957 ,dal titolo quasi omonimo di "The incredible Shrinking man", sceneggiato dallo stesso Matheson, ed una sua più tarda versione comica al femminile del 1981, "The incredible shrinking woman", in cui una casalinga rimpicciolisce a causa di un profumo sperimentale, ideato dalla compagnia di suo marito.

Di Richard Matheson ho recensito anche:

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