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Frittelle di fior di zucca

Post n°262 pubblicato il 30 Giugno 2011 da sciu_sciu
 

Buon pomeriggio amici!

Ultimamente  vado molto a rilento con il mio blog come avrete potuto notare,
ma questa mattina ho dovuto accompagnare mia figlia all' esame orale di maturità,
inoltre sto preparando la torta a sorpresa per il compleanno del mio compagno,
shhhhh non ditegli nulla!
E' un grosso lavoraccio...e mentre sto li a ritagliare pezzettini microscopici con la pasta di zucchero, mi ripeto sempre " ma chi me l' ha fatto fare!"
Ma ormai ci siamo, dev' essere pronta per domani, ovviamente se riuscirà bene, vi farò vedere, nel frattempo una ricettina facile facile ma buona buona.
In questi giorni l' orto del mio compagno straripa di zucchine e fiori, così l' altro giorno ho preparato un pò di frittelle, troppo buone!
Eccole a voi:

Ingredienti:
200 gr di farina
15 fiori di zucchina
2 bicchieri di acqua
10 gr di lievito di birra
parmigiano grattugiato
sale

Pulire i fiori di zucca anche dal pistillo interno, perchè potrebbe risultare amaro, sciacquarli e farli scolare.
In una ciotola versare la farina, il lievito sciolto con acqua leggermente tiepida, mettere al centro i fiori tagliati a metà e versarci sopra il sale e il parmigiano.
Iniziare ad amalgamare aggiungendo l'acqua fino ad ottenere una pastella abbastanza liquida, cremosa più o meno come il dentifricio (1).
Mettere a lievitare un paio d'orette o almeno finchè non vedete che nell' impasto si formano delle bolle (2).
Mettete abbondante olio in una padella e iniziate a friggere a cucchiaiate (3).



Sistemate le frittelline su carta assorbente e mangiatele ancora calde!
Buon appetito!
Sciù Sciù

 
 
 

Una domenica a casa di..

Post n°261 pubblicato il 28 Giugno 2011 da sciu_sciu
 

Buongiorno carissimi!

Come mi siete mancati!
Questi giorni non sono riuscita a collegrami perchè sono stata fuori e non avevo ne pc e ne chiavetta!
Quindi anche il nostro appuntamento domenicale è slittato!
Ma oggi siamo sempre in tempo per leggere il racconto di una cara amica che vive nelle vicinanze di Roma, una donna simpaticissima, ma soprattutto come la chiamo spesso io, una super mamma!
Mumonboard l'ho conosciuta perchè avevamo un' amica blogger in comune, e condividevamo la passione per la cucina e il buon cibo. Ho cominciato poi a leggere il suo blog, dove racconta le sue esperienze con i figli, presenta tante iniziative dedicate ai bambini, ma anche tante difficoltà e problemi che si incontrano vita facendo...
Lei non è romana d'origini, e dentro di se conserva vecchi ricordi di felici giornate trascorse nel suo amato Salento ma leggiamo insieme:

                    *************************************************

Il pranzo della domenica
 
Il pranzo della domenica è una tradizione che mi riporta a casa mia, in
Salento,  nella mia casa d’infanzia, quando era viva la mia nonna.
Che era domenica, si capiva da subito, da quando appena sveglia, correvo in
cucina da lei e sul tavolo, trovavo la sua tavola di legno, quella che usava
per preparare la pasta all’uovo, tutta sporca di farina, mentre dall’altro lato
c’erano tutti i suoi vassoi, infarinati anche loro, pronti per essere
riempiti.
E poi il suo mattarello e la famosa Imperia, la macchina per stendere la
sfoglia, quando preparava le tagliatelle, che da noi, si chiamano “Sagne”
normali oppure ritorte o ‘ncannulate, cioè arrotolate su loro stesse,
rendendole ancora più adatte ad accogliere il condimento e trattenerlo.
 

 
Se invece mancava la Imperia, allora era chiaro che il menù del giorno
prevedeva le orecchiette e i “minchiareddhi” (il nome dice già tutto!), che in
alcuni posti ho visto rinominati come “fusilli” o “fusilli pugliesi”. Non
fatevi prendere in giro, il vero nome, l’unico e originale è: minchiareddhi!
Le orecchiete, ormai si sa, si preparano dando la forma al pezzetto di pasta
aiutandosi con le mani e un coltello, meglio se liscio e senza seghetto.
Ben diverso, è il procedimento per preparare i minchiareddhi, per ottenere i
quali, invece, la pasta va modellata usando un filo di ferro, attorno al quale
si mette la pasta e poi si ruota col palmo della mano, sulla tavola,  fino a
quando la pasta non si è completamente distesa.
Solo a quel punto, si sfila lentamente il filo, per ottenere il famoso buco al
centro. Non è una cosa semplice, ma giuro che da piccola ci riuscivo!
 

I condimenti per questi tipi di pasta possono essere i più vari, da noi si
usava il ragù di carne, oppure un semplice sugo fatto con le conserve che mia
nonna preparava in estate con l’aiuto di noi bambini e di mia madre. O ancora,
un sugo col polpo, che lei adorava preparare.
Altrove, ho mangiato orecchiette e minchiareddhi  anche con i frutti di mare,
una volta addirittura con cozze e fagioli e ancora mi ricordo quanto fossero
buoni.
Fino a quando avevo solo una bambina da gestire, ogni tanto mi sono cimentata
anche io a preparare le sagne, usando anche io la mia bella Imperia,
rigorosamente a mano, ma adesso è un po’ di tempo che non ci riesco più.
La mia nonna è mancata ad aprile dello scorso anno,  non ho fatto in tempo  a
salutarla  e questa cosa mi logora ancora oggi. Mi consola il fatto di averla
resa bisnonna e di averle dato la gioia di preparare i suoi manicaretti per le
mie bambine, che seppur molto piccole, le hanno sempre dato molta
soddisfazione.
Mi manchi nonna, questo post è dedicato a te…
 
Link a una ricetta fotografica per preparare le orecchiette:
 
Link per avere più informazioni sulla cucina salentina:
 
 
 
 
 
 
 

Funghetti di caprese

Post n°260 pubblicato il 24 Giugno 2011 da sciu_sciu
 

Questa volta, non è un buongiorno, ne una buona sera, ma una buona notte, vista l'ora!

Non riesco a dormire, e allora ho pensato di passar di qua, visto che domani mattina sarò impegnata per ospedali.....vi voglio lasciare un' idea sfiziosa per preparare la caprese:
Bastano delle mozzarelline, dei pomodorini, un pò di maionese e qualche foglia di basilico.
Si taglia il pomodorino all'altezza del piccioletto verde, si scava con un coltellino e si capovolge sulla mozzarella cercando di farla entrare un pò nel pomodoro.
Con la punta del coltello si disegnano dei cerchietti di maionese e si cosparge il piatto di basilico...et voilà i funghetti trallallà!

 
 
 

Marmellata Pere & Cioccolato

Post n°259 pubblicato il 22 Giugno 2011 da sciu_sciu
 

Buon pomeriggio amici!

Questa mattina l'ho vissuta con una leggera ansia, visto che la mia primogenita ha affrontato la prima prova scritta dell'esame di maturità.
Forse ero più ansiosa io di lei, in effetti a vederla sembrava sicura di se.
Sono andata a riprenderla con un pò di anticipo e ho potuto sbirciare le tracce: non avevo dubbi sulla scelta: degna figlia di una madre cha adora il cibo, e dopo un 'ora la conferma... "noi siamo quello che mangiamo" ecco la traccia, direi non male no?

A proposito di cibo, il mio compagno qualche giorno fa è stato giù a trovare la madre, e andando nell'orto, mi ha raccolto tantissime pere con le sue mani!
Essendone davvero tante, e cmq genuine, ho deciso di preparare una marmellata...ma non la solita marmellata....leggete:

Ingredienti:
1 kg di Pere pulite
1 mela
1 arancia
2 cucchiaino/i di cannella in polvere
200 g di cioccolato fondente extra
40 g di cacao in polvere
1 busta/e di Fruttapec
550 g di zucchero

Preparazione:
Pulite le pere e la mela, tagliatele a piccoli pezzi e trasferite in una pentola con i bordi alti.Spolverizzate con la cannella e il succo dell'arancia e lasciate macerare per qualche minuto. Aggiungete la busta di fruttapec e amalgamate alla frutta, accendete il fuoco e fate bollire per pochi minuti quindi aggiungete lo zucchero. Countinuate sempre a girare e a questo punto con l'aiuto del minipimer frullate lasciando però qualche pezzetto di frutta(ovviamente è tutto a proprio gusto). Fate cuocere per 15 minuti circa, spegnete il fuoco ed aggiungete il cioccolato ed il cacao, avendo cura di girare per evitare i grumi. Sterilizzate i vasetti con cura, versate la marmellata e tappate bene, capovolgeteli e lasciate per qualche ora. Se riuscite a non aprire la marmellata sarà spettacolare dopo un mese!

Io ovviamente non ho resistito :-)

 

 
 
 

Delizia di ciliegie

Post n°258 pubblicato il 21 Giugno 2011 da sciu_sciu

Buongiorno a tutti amici!!

Oggi vorrei lasciarvi un'idea per un delizioso dessert da preparare velocemente ed è talmente semplice che persino il vostro fidanzato/marito/compagno potrebbe cimentarsi!
Ci servono solo 3 ingredienti e nulla più!
Vi presento la mia godura di ciliegia:



Ingredienti:
300 g di ciliegie
100 g di cioccolato fondente
q.b di farina di cocco
qualche goccia di latte
q.b di stuzzicadenti

Preparazione:
Pulite le ciliegie, togliete anche gli steli. Sciogliete il cioccolato a bagnomaria con qualche goccia di latte (1), quando è ben sciolto girateci dentro le ciliegie (2). Mettete un pò di farina di cocco in una ciotolina, passateci le ciliegie aiutandovi con uno stecchino che lascerete per la guarnizione (3).




Potete prepararne anche qualcuna senza cocco, perchè non a tutti potrebbe piacere questo gusto:

Secondo la tradizione Giapponese, le ciliegie sono simbolo di prosperità, per noi, soprattutto preparate in questo modo, sono simbolo di una goduria del palato!

 
 
 

Una domenica a casa di..

Post n°257 pubblicato il 20 Giugno 2011 da sciu_sciu
 


Buon giorno amici e buon lunedì!

In questi giorni sono stata un pò distante, e vi chiedo scusa...ma ancora subisco i postumi del mio intervento..ieri invece stavo un pochino meglio ed ho approfittato di una speciale serata che organizzano ogni anno nel mio paese.con esattezza sono una serie di incontri di musica jazz accompagnati da  buon vino e salumi tipici del posto, incantevole, anche perchè essendo una cittadina medioevale, lo sfondo era quello che era!

Ma veniamo a noi, vorrei iniziare la settimana lasciandovi un racconto di una carissima persona, eugluis08, una donna molto sensibile ed amante dell'arte.Siamo esattamente a Varese, patria di innumerevoli piatti tipici..ma lasciamo che racconti lei:

Condividere:

Idealmente il pranzo domenicale è un modo genuino e simpatico per scoprire o riscoprire la nostra italianità e, poichè credo che il piacere di mangiare insieme sia incomparabile, oggi siete tutti idealmente invitati a Varese, ridente città-giardino in Lombardia, adagiata in zona collinare a 400 mt. sul livello del mare
livello del mare, attorniata da magnifici laghi e laghetti, per un simpatico pic-nic con i gustosi prodotti locali.
Vi offrirò la varie tipicità casearie, tra cui gli ottimi formaggini caprini, con accostamenti di marmellata e miele e poi ancora i vari salumi tradizionali accompagnati da pane alle uvette e grissini particolari.
Vi offrirò i deliziosi cestini di parmigiano con Carnaroli al Castelmagno, arricchito di noci e miele delle nostre valli.
Non possono mancare gli amaretti di Saronno o di Gallarate e i famosi Brutti e Buoni di Gavirate, amati per
la fragranza di mandorle e nocciole tostate al delicato aroma alla vaniglia.
il tutto innaffiato con un buon bicchiere di nettare di Bacco" di Verbania e perchè no...un bicchierino di grappa d'Angera...

Vorrei adesso lasciarvi una ricetta:



I brutti e buoni hanno un deciso sapore di mandorle e nocciole.

Si preparano montando a neve gli albumi e lo zucchero, cui si aggiungono le mandorle, le nocciole finemente tritate, lo zucchero a

velo e la vanillina.

Si dispone l'impasto a cucchiaini sulla placca del forno, ben distanziati fra loro.

Cuocere in forno già caldo a 180 gr. per 15 minuti circa.


ingredienti:

n.3 albumi

300 gr. zucchero

300 gr mandorle spellate e nocciole

vanillina

 


Un abbraccio a tutti i graditi ospiti e...arrivederci al prossimo appuntamento!!!...

 
 
 

CheeseCake al caffč

Post n°256 pubblicato il 16 Giugno 2011 da sciu_sciu
 
Tag: Dolci

Buongiorno a tutti!!

Oggi vi voglio lasciare una dolcezza, anzi no, una fetta di goduria!
Di cosa si tratta? un semplice cheesecake, al gusto di caffè.
Ho utilizzato la ricotta al posto della panna, per alleggerirla un pò, ma soprattutto la preferisco alla philadelphia perchè ha un sapore più dolce.
La vediamo insieme?

Ingredienti:
Per il fondo:
250 gr di biscotti (orosajwa)
100 gr di burro fuso
1 uovo

Per la crema di formaggio:
300 gr di ricotta
250 g di mascarpone
100 g di zucchero
2 uova
1 bustina di vanillina
3 tazzine di caffè

Sbriciolate i biscotti, per facilitare questa operazione,
aiutatevi con un robot,ma in mancanza potete chiudere i biscotti in un
canovaccio pulito e passarci sopra un matterello.
Sciogliere il burro, aspettare che si raffreddi e unirlo ai biscotti sbriciolati,
metteteci anche un uovo, così in cottura si accorperanno meglio (1).

Prepararate la crema di formaggio, sbattendo prima lo zucchero con le uova,
sarebbe meglio sbattere prima i bianchi a neve, così la crema rimarra più spumosa,
poi andrà aggiunta la ricotta, il mascarpone e la bustina di vanillina (2-3).
Girate dal basso verso l'alto, ed infine versateci il caffè.



Sistemate un foglio di carta da forno in una teglia, e versateci sopra i biscotti,
livellando bene e pressando un poco con le mani (4), versate la crema di formaggio (5) e coprite con carta stagnola e infornando per 40 minuti a 180°. Però 10 minuti prima di sfornare togliete la carta stagnola e completate la cottura.
Io vi consiglio sempre di dare un'occhiata perchè ogni forno ha una cottura diversa.
Sfornate il cheesecake e guarnitelo con cacao in polvere e chicchi di caffè (6).



Va lasciato in frigo per una notte, anche se io lo trovo spettacolare dopo 2 giorni.

Buona goduria!

 
 
 

Marmellata di Fragole allo Champagne

Post n°255 pubblicato il 15 Giugno 2011 da sciu_sciu
 

Buon giorno amici!

Che ne dite di apporofittare di questo periodo e della frutta profumata che si trova, preparando una marmellata speciale?
Sarà bello poi quest'inverno aprire i barattoli e rimanere estasiati ricordandosi il profumo dell' estate!

Ingredienti
1 kg di fragole
600 g di zucchero
1 limone
300 ml di champagne
1 baccello di vaniglia
(sarebbe da preferire la qualità bourbon)

Preparazione
Sciacquate le fragole e tagliatele a pezzetti e mettetele in un'ampia casseruola, quindi schiacciatele grossolanamente. Aggiungete lo zucchero, lo champagne, o se nn lo avete, lo spumante o un buon vino bianco, e la vaniglia. Lasciate macerare per un ora nel frigo.A questo punto, trascora l'ora trasferite tutto sul fuoco e aggiungete il Fruttapec, mescolate bene con un cucchiaio di legno.
Portate a ebollizione a fiamma vivace.
Fate bollire per 3 minuti, considerate che i tre minuti dovete contarli da quando la marmellata giunge a forte ebollizione. Togliete la pentola dal fuoco e mescolate per un minuto per far dissolvere la schiuma.
A questo punto fate la prova di consistenza nel piattino, mettete 2-3 cucchiaini di marmellata su un piattino e valutate la consistenza, se vi sembra troppo liquida aggiungete il succo di mezzo limone e portate dinuovo a ebollizione
Preparate dei vasetti sterilizzatie versate dentro la marmellata ancora calda, chiudeteli bene e poi capovolgeteli per 5 minuti.
Dopo 24 ore la marmellata si può mangiare perchè ha raggiunto la giusta consistenza.

Ricordiamoci che lo zucchero è un buon conservante quindi, è possibile ridurlo ma a patto che le marmellate si cunsumino velocemente!

 

 
 
 

Girelle di pancarrč

Post n°254 pubblicato il 13 Giugno 2011 da sciu_sciu
 

Buon giorno a tutti!

Con piacere leggo che queste domeniche sono sempre ben gradite, grazie a tutti voi!
Oggi voglio parlarvi di un antipasto che avevo già scritto tempo fa, ma visto che ho fatto qualche foto in più, ve lo ripropongo augurandomi che lo gradite, e magari perchè no, potrebbe essere un' idea per qualche aperitivo con gli amici!

Ingredienti:
1 pacco di pane al latte per tramezzini
e a secondo delle farce ci vogliono:


Per la mousse ai funghi:

300 gr di funghi champignon
100 gr circa di philadelphia
1 ciuffo di prezzemolo
Trifolare i funghi in una pentola con aglio e olio .
Salare e pepare aggiungere il prezzemolo e cuocere per 10 minuti lasciare freddare e frullare. Aggiungere la philadelphia e mescolare bene (1).

Mousse di prosciutto cotto:

150 gr di prosciutto cotto
100 gr circa di philadelphia

Frullare il formaggio con il prosciutto cotto,aggiungendo un pochino di sale e un goccio di latte (2).


 
Mousse al tonno:

3 scatolette di tonno sott'olio da 80 gr ognuna
3-4 capperi messi in ammollo,
un ciuffo di prezzemolo tritato
maionese q.b.
pepe e sale
3 cucchiai di yougurt bianco
(io ho usato il vipiteno, economico e acidulo al punto giusto)

Scolare bene il tonno e metterlo nel mixer, aggiungere i capperi, il prezzemolo, lo yogurt e aggiungete tanta maionese quanta ne occorre per ottenere una crema non troppo densa (più o meno 3 cucchiai).

 



Prendiamo le fette di pane rettangolari,passiamoci sopra il mattarello
per assottigliare il pane e per togliere un po' d'aria (3). 
Spalmiamo sul pane un velo di maionese e poi disponiamo le varie farce (4) 
quindi arrotoliamo ben stretto (5),partendo dal lato più corto e avvolgiamo bene il nostro salsicciotto con del cellophane ( o alluminio) come se fosse una caramella (6).
Mettiamo in frigo per due ore in modo che si compattino bene e poi tagliamo a fette di 1 centimetro,infilandole ognuna in uno stecchino di legno per spiedini.

 


Alla prossima ricetta
SciùSciù

 
 
 

Una domenica a casa di..

Post n°253 pubblicato il 12 Giugno 2011 da sciu_sciu
 

Buona domenica amici!

Oggi siamo in quel di Sulmona, esattamente a casa di gioia58_r .Ha accettato con simpatia il mio invito, facendoci assaggiare uno spicchio della sua meravigliosa regione (che io adoro per ovvi motivi).
Un' amante dei gatti e della natura, soprattutto della buona cucina che prepara per il suo "amoruccio" ma accomodiamoci su....

Con piacere, ma anche un po’ di timore, lo confesso, accetto l’invito di Sciù Sciù..a raccontare le mie tradizioni, quelle della cucina abruzzese, ma anche mia.
Vivendo in Abruzzo che è sempre forte e gentile ( così si racconta ), potrei parlarvi dei nostri piatti tipici, semplici, e gustosi….ma prodotti che sanno di ricordi antichi.
La mia domenica è sempre con pasta fatta in casa, se non c’è..non è domenica.
Ed allora sono maccheroni alla chitarra con sugo d’agnello (tipici abruzzesi), che si usano fare a mano sull’apposito attrezzo, la chitarra

 

Ma diciamolo, se avessi ospiti, farei anche assaggiare un secondo primo piatto
Sagne e fagioli, in cui le sagne, sono delle tagliatelle tagliate molto corte..mmmmm io ne vado matta!

Tutte e due i piatti vanno sapientemente spolverati o di parmigiano, o da ottimo pecorino abruzzese..e ne abbiamo davvero di buoni.


L’agnello da noi è una carne molto usata, anche perché abbiamo i pastori, che come raccontava Gabriele D’Annunzio..
“ Settembre andiamo è tempo di migrare,
ora in terra d’Abruzzo , i miei pastori lasciano gli stazzi e vanno verso il mare..”

Ed è usato, l’agnello, sia per fare il sugo che alla brace.
E per un secondo..chiaramente arrosticini..che altro sennò?
Piatto tipicamente abruzzese fatto di castrato di agnello.
Chi li ha mangiati una volta, ogni volta che torna in Abruzzo non può farne a meno.

Ma visto che mio marito ha la passione per l’orto, ed in questi giorni stanno nascendo le prime zucchine, ed io cerco di utilizzarle in tutti i modi, vi lascio con la mia ricetta dello sformato di zucchine.
Da servire anche come antipasto, o come secondo per chi non ama l’agnello

Prendete 6 zucchine belle grandi, lavatele e togliete il capo, tagliatele a julien, io di solito per velocizzare la cosa ( visto che ne ho in quantità industriale ), le taglio a quella grattugia che ha buchi di diverso spessore, le taglio per la precisione a quella con i buchi tondi, per fare le patatine fritte.

Fatele saltare in padella con un goccio d’olio, due spicchi di aglio gratuggiato,e sale fino q.b.

Non bisogna esagerare con l’olio anche perché le zucchine tireranno fuori la loro acqua.

Una volta saltate per circa 15 minuti, non devono essere lesse o ben cotte, fatele freddare, poi aggiungete mollica di pane raffermo, parmigiano grattugiato, scamorza appassita e prosciutto cotto a dadini..Non dico le dosi precise, perché è a vostro piacere.

Mischiate il tutto delicatamente, e poi deponetelo in una pirofila, mettendo di nuovo sopra una spolverata di parmigiano. E di corsa in forno a 220° per circa 30 minuti, ma per la precisione, quando vedete che la superficie inizia a dorarsi.

Se avete tante zucchine potete farne e metterle cosi pronte al congelatore, per i mesi invernali..e Buon appetito!

 

Ho forse parlato troppo?
Si lo so è un mio vizio…ah..se vi sentite troppo sazi si può sempre finire il pranzo con uno dei favolosi liquori fatti in casa da mia madre, vi offro un Nespolino..e salute!

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 

Involtini di salmone

Post n°252 pubblicato il 11 Giugno 2011 da sciu_sciu
 

Buon sabato amici!

Ultimamente ho imparato molto ad "ascoltare" il mio corpo, sembra una banalità eppure quando sentiamo il bisogno di mangiare un determinato alimento non sempre è dettato dalla golosità, ma spesso è un bisogno del nostro organismo, come potrebbe essere una mancanza di sali minerali o vitamine, a voi capita mai di avere delle "voglie" ?

La mia ultima voglia, l'ho avuta ieri sera, esattamente per il salmone, l'ho preparato nel più semplice dei modi, omettendo ormai la classica rucola.

Ingredienti:
4 fette di salmone norvegese affumicato
3 noci
scaglie di parmigiano
aceto balsamico
fili d'erba cipollina per guarnire

iniziamo con rompere le noci e pulire i gherigli.Sistemare le fettine di salmone in un piatto, condirle con i gherigli di noci tritati, le scaglie di formaggio e qualche goccia di aceto balsamico.



Io ho scelto una riserva, quindi un aceto leggermente cremoso.
Infine ho arrotolato le fette di salmone e le ho chiuse con fili d'erba cipollina.

Alla prossima ricetta!

Sciù Sciù

 
 
 

Coniglio ai peperoni

Post n°251 pubblicato il 10 Giugno 2011 da sciu_sciu
 
Tag: Secondi

Buongiorno a tutti carissimi amici!
Ieri ho avrei voluto bloggare con voi, ma ho avuto sempre problemi di connessione, forse per il maltempo, comunque oggi ci sono e tanto per cambiare, parliamo di cucina, anzi di un piatto che ho preparato ieri per cena, il coniglio con i peperoni.
C'è da dire che questa carne spesso trascurata, è ricca di proprietà nutrizionali che la rendono un’ottima scelta per l’alimentazione.
È  magra e ricca di proteine e vitamine del gruppo B mentre colesterolo e sodio sono a livelli molto bassi. Contiene anche buoni minerali come selenio, potassio, ferro e calcio.

Si presta a numerose preparazioni, dunque è un alimento assai versatile e di pochi grassi.Io, vista la stagione, l'ho preparato con i peperoni, ricchi anch'essi di antiossidanti e vitamina C.
Ma vediamo insieme il piatto:

Ingredienti:
1 kg di coniglio circa
due peperoni
olio extravergine d'oliva,
100 gr di olive nere, 
4 spicchi d'aglio 
un bicchiere di vino bianco secco
1 rametto di rosmarino
brodo vegetale oppure acqua tiepida
sale & pepe

Innanzi tutto va tagliato il coniglio a pezzi (provate prima a chiedere al macellaio di fiducia, di solito lo fa) ed infine passatelo velocemente sotto l'acqua;
In un tegame capace adagiate i pezzi di coniglio, profumatelo con rosmarino e aglio e mandate a fuoco alto, bagnando con il vino bianco (1) . Quando si è asciugato il vino, aggiungete il brodo (va bene anche con il dado vegetale, oppure se non lo avete anche l'acqua tiepida) e fate cuocere per 40 minuti circa con il coperchio e controllando che non si bruci. 



Nel frattempo pulite i peperoni, tagliateli a listarelle e sistemateli in una capace padella con uno spicchio d'aghio e un pò di acqua (1) , salate, coperchiate e fate andare la cottura per 20 minuti a fuoco lento. Aggiungete  l'olio, poi le olive nere e fate rosolare bene. 
Dopo 40 m. circa il coniglio dovrebbe essere cotto, aggiungete l'olio d'oliva e fatelo rosolare,aggiustate di sale e pepe, aggiungete i peperoni al coniglio e fate cuocere gli ultimi dieci minuti per far insaporire (2-3).

Buona giornata!


 
 
 

Arista al sale

Post n°250 pubblicato il 09 Giugno 2011 da sciu_sciu
 
Tag: Secondi

Buon giorno a tutti!

Oggi vi proponogo una ricettina facile facile, da utilizzare in un pranzo della domenica ma anche da preparare per cena, visto che è piatto saporito e molto veloce!

L'arista al sale
Quando preparo la carne  o anche il pesce a forno, preferisco quasi sempre la cottura al sale, e vi spiego il perchè.
A differenza di quanto si crede, questa cottura non è per nulla difficile, anzi è semplicissima e  garantisce una leggerezza del piatto perchè non vengono aggiunti i grassi.
Il principio è che il sale crea intorno all’alimento una sorta di guscio, questo permette infatti una uniformità e una morbidezza delle carni trattenendo così gli odori e gli umori che vengono esaltati.

Le tecniche sono diverse: vanno dalla tecnica classica che prevede di spargere il sale grosso sotto e sopra l’alimento, a quella molto più elaborata che prevede una sorta di spuma ottenuta montando gli albumi a neve con il sale fino e poi il sale grosso.
Io credo che siano tutte ottime, ma oggi vediamo quella più pratica e veloce.

 

Ingredienti per 6 persone:

1 pezzo di arista da 1 kg

2 kg circa di sale grosso
300 gr di pomodorini pachino

Scaglie di grana padano
olio extra vergine d’olio “robusto”

Aceto balsamico

Preparazione:
Versate uno strato di sale grosso in una teglia da forno (1).
Bagnate la carne con le mani, sistematela sul sale e cospargetela con il sale grosso, in modo da ricoprirla perfettamente (2).
(volendo potete legare il pezzo di arista con lo spago alimentare, ma vi assicuro che anche così è perfetto lo stesso)



Cuocete in forno già caldo a 180 gradi per circa 1 ora.
Sfornate l’arista e rompete subito la crosta del sale.
Pulite la superficie della carne dal sale rimasto aiutandovi con i fogli di carta assorbente e tagliatela a fette sottili.
Tagliate intanto in quattro parti i pomodorini e salateli.
Sistemate le fette di arista in un piatto da portata, cospargetele di olio d’oliva e aceto balsamico, guarnite infine con i pomodorini e il grana.


Consigli:
Non fate raffreddare l’arista all’interno della crosta di sale, perchè il sugo si asciugherebbe e anche il sapore ne perderebbe.

Buon appetito!

 

 

 

 

 
 
 

Crostino con purea di fave

Post n°249 pubblicato il 08 Giugno 2011 da sciu_sciu
 

Buongiorno amici!

Oggi vi faccio sorridere..
Cronaca di una follia culinaria:
Qualche giorno fa, al risveglio da un pisolino pomeridiano, non so perchè, non so per come, ma mi era salito in bocca un sapore strano, un abbinamento che non avevo mai mangiato prima, i sapori erano chiari e dovevo assolutamente provare come poteva essere abbinare questi due ingredienti.
Così ho messo in croce il mio papà (nn posso ancora guidare uff) per farmi accompagnare al supermercato alla ricerca di questi ingredienti.
Era ufficiale, avevo perso la testa, e nn l'avrei ritrovata fin quando non preparavo questo crostino!
Ma porca paletta (si può dire porca paletta si?) non trovavo le fave, grrrr,
ma poi per fortuna, mentre rientravo a casa, in campagna vedo un cartello :"verdure fresche".Faccio inchiodare il papà, faccio impaurire la contadina che se nn trovavo la fava mi sarei sentita male e così per sfinimento la povera donna va nel campo alla ricerca delle ultime fave perdute.
Vittoria!   avevo tutti gli ingredienti e così arrivata a casa mi metto all'opera e da tutto questo ne è uscito...leggete un pò....

Ingredienti per 4 crostini:
300 gr di fave
1 fogliolina di menta
olio extra vergine d'oliva
4 fette di pane
alici marinate a piacere
1 patata piccolina
sale e pepe

Tagliate a dadini la patata e lessata in acqua salata per 15 minuti circa.
Sgranate le fave (1) e aggiungetele alla patata(2), facendo cuocere per altri 10 minuti.


Scolate e togliete dalle fave la pellicina più dura (3).
Versate poi tutto nel mixer, aggiungendo la fogliolina di menta e il pepe.
Di sale dovrebbe essere giusto, dato che le verdure sono state cotte in acqua salata, comunque provate prima di aggiungere sale in eccesso.
Mandate il mixer ad un avelocità media, aggiungendo a filo l'olio d'oliva, come si fa per la maionese (4).Questo farà si che la purea si gonfi e risulti morbidissima.



Tostate il pane, spalmate ogni fetta con la purea di fave e guarnite con le alici marinate o sott'olio.Volendo potete aggiungerci a piacere del peperoncino e qualche seme di sesamo tostato.
Io non so se esiste già questo crostino, ma giuro, è stato frutto di uno dei miei  pomeriggi di follia culinaria!
Buona goduria!

 
 
 

La Parigina

Post n°247 pubblicato il 07 Giugno 2011 da sciu_sciu
 

Buongiorno amici!
Oggi di sole ce n'è poco...ma ci sono io che provo a farvi dimenticare i nuvoloni,
raccontandovi della mia adorata città natale, Napoli, il paese del sole!
Dovete sapere, almeno per chi non ci è mai stato,che in ogni vicolo della città,
anche il più nascosto, c'è un tripudio di colori, ma soprattutto di profumi.
Napoli è piena di rosticcerie, pizzerie, pasticcerie e in qualsiasi ora del giorno e della notte, non si muore mai di fame!
Tra le tante sfizioserie, rustici e pizzette, oggi vi parlo della Parigina,
un mix tra una pizza e un rustico perchè ha una base morbida di pizza, una farcitura filante di provola, prosciutto cotto e sugo di pomodoro, il tutto  ricoperto da uno strato friabile di pasta sfoglia.
E'ottima tagliata a quadretti, a triangoli, per un aperitivo o un finger food, magari accompagnato da alici fritte, fiori di zucca ecc…

• 500 gr. di pasta da pizza
• 150 gr tra prosciutto cotto e mortadella
• 200 gr. di scamorza o provola dolce
• un barattolo di pomodori pelati
• un rotolo di pasta sfoglia
• sale e pepe
• 50 gr. di parmigiano reggiano grattugiato
• basilico q.b.

Per prima cosa va preparato l'impasto base per la pizza che trovate QUI (fatene però metà dose), se di tempo ne avete poco si può acquistare dal panettiere.
Molti i pelati li stendono a crudo sulla base, io invece preferisco dare una leggera cottura per togliere l'acidulità del pomodoro, quindi in una padella verso un filo d'olio e basilico, ci aggiungo il barattolo di pelati, aggiusto di sale e li mando in cottura per qualche minuto (1).



Preparo una teglia da forno e sistemo l'impasto della pizza oltre i bordi (2),
ed inizio a condire con metà del sugo dei pelati ormai raffreddato, una spolverata di parmigiano grattugiato, poi aggiungo il prosciutto e la mortadella (oggi ho messo solo il prosciutto, perchè avevo solo quello)  (3) poi un bel giro di scamorza a fettine (4).
A questo punto verso il resto dei pelati (5), e ricopro il tutto con la pasta sfoglia, sigillo bene i bordi, pennello con l’uovo sbattuto (6).
Infine ho messo a cuocere in forno a 180° per circa 30 minuti.

Varianti:

• In bianco: tra le varianti  della pizza parigina c'è la versione bianca, che rispetta quasi del tutto quella tradizionale ma omette il sugo di pomodoro;
• Vegetariana: prevede una farcitura a base di ricotta e zucchine.
Esattamente 300 gr di ricotta e 3 zucchine piccole.
Queste vanno prima tagliate a rondelle e cotte in padella. La ricotta poi va stemperata con l'aiuto di una forchetta aggiustata con un pizzico di sale e pepe e aggiunta con le zucchine per creare una farcitura ben amalgamata tra le due basi.

 
 
 

Alici marinate a modo mio

Post n°246 pubblicato il 06 Giugno 2011 da sciu_sciu
 

Buon pomeriggio a tutti amici miei!

Qualcuno sicuramente penserà che ho preso la fissa per le alici :) , ma questa è la seconda settimana europea della pesca, e voglio fare onore a questo ottimo pesce azzurro.
Ocean 2012, coalizione internazionale coordianta dal gruppo ambiente, sta promuovendo una campagna per mettere fine alle pratiche distruttive e conseguire un giusto ed equo utilizzo dei prodotti ittici in buona salute, ma leggetevi l'articolo.

Quello che propongo io oggi sono le alici marinate, regine degli antipasti di pesce.
Lo so, lo so che di ricette in merito ce ne sono non tante, ma di più.
Generalmente vengono preparate in due modi molto simili:
O mettendole a marinare direttamente con olio e aceto (o limone), o marinandole prima per una notte nell'aceto e poi condendole con olio e aromi.
Nel primo caso resta un sapore vagamente amaro e pungente, mentre con il secondo procedimento, le alici prendono il sapore troppo forte dell' aceto.
Allora io le preparo così:

500 g di alici fresche
1 bicchiere di aceto di mele
1/2 bicchiere di acqua
2 spicchi di aglio
peperoncino a piacere
1 limone
sale
olio
prezzemolo
1 fogliolina di menta


Cominciamo con pulire le alici, togliamo le teste, le interiora e le lische (1), le sciacquiamo e le sistemiamo dentro una ciotola capiente.
Sopra ci versiamo l'acqua, l'aceto, poi il succo del limone e la fogliolina di menta tritata.
La marinatura dovrà coprire completamente le alici, questo è importante perchè sarà questo  liquido a  "cuocere" le carni (2).



Lasciamole così condite, in frigo per 4 ore, dopodichè le scoliamo (3) e le sistemiamo su di un canovaccio pulito,le tamponiamo leggermente per togliere la marinatura eccessiva (4).
Prepariamo una pirofila, ci versiamo un pò di olio e sistemiamo il primo strato di alici.
Aggiungiamo un pò d'aglio tritato, il prezzemolo tritato e il peperoncino, ma se qualcuno non lo gradisce, se ne può fare tranquillamente a meno.
Saliamo il primo strato e copriamo con l'olio (5).
Facciamo un secondo strato e continuiamo a spolverizzare con prezzemolo, aglio e sale (6).



Irroriamo alla fine con altro olio, copriamo con la pellicola trasparente e trasferiamo la pirofila in frigo per qualche ora.
Io vi consiglio di mangiarle il giorno dopo, sono ancora più spettacolari!


Consiglio:


Essendo una preparazione con carne cruda,  va detto che si potrebbe rischiare di prendere una parassitosi, con una conseguente infezione intestinale.
I parassiti che attaccano il pesce sono resistenti agli acidi del limone e dell'aceto, ma fortunatamente sono sensibili alla cottura e al congelamento!
Allora per stare tranquilli, basta acquistare il pesce che si vuol preparare crudo qualche settimana prima, congelarlo e poi tirarlo fuori qualche ora prima!

 
 
 

Una domenica a casa di...

Post n°245 pubblicato il 05 Giugno 2011 da sciu_sciu
 

Buon giorno amici miei!

Come ogni domenica ormai, anche oggi siamo ospiti di una nostra amica blogger.
Con l'esattezza siamo in Romagna,a casa di anotherday
donna estremamente dolce ma con determinatezza, amante come me dei buoni piatti cucinati con estro!
Ma accomodiamoci, è permesso?

Una famiglia riunita al completo non è molto frequente per me dato che vivo in Romagna lontana da quella che è la mia terra natia e di conseguenza lontana dalla mia famiglia d’origine ma che raggiungo appena mi è possibile, da sola, o con i miei figli, in quell’angolo di paradiso definito “perla dell’Alto Adige” che è Merano, e nella quale sono stata la settimana appena passata e per collaborare alla simpatica iniziativa di sciu-sciu scrivo qualche impressione della nostra recente domenica a tavola.



Regolarmente tutto inizia con le esternazioni di mamma nel dire “chissà se sarà buono”…”non so più cucinare come una volta”….”senz’altro non ha sapore quindi assaggiate prima che porto in tavola”….”ahhh questa volta non mi è venuto come dico io” e tutti noi in pieno accordo le diciamo che in effetti fa un po’schifo e sghignazziamo regolarmente dicendole che “sta storia ha dà finire” perché sulla sua cucina non c’è proprio niente da ridire perché è un’ottima cuoca da sempre!! Come primo ha preparato un piatto da leccarsi i baffi che vi descrivo subito mettendo la ricetta per i coraggiosi che volessero provarla:

In un capiente tegame, basso e largo,
trifolare funghi misti a piacere, quantità a occhio ma comunque abbondanti,
in un po’ di olio con aglio e prezzemolo poi aggiungere circa
200 gr. di prosciutto cotto tagliato a piccoli dadini, quando il tutto è ben rosolato unire 500 gr. di panna fresca liquida, sale e pepe e per ultimo una abbondante spolverata di curry. Con questo condimento si sposano benissimo 500 gr. di tagliatelle di grano duro,  ,cotte in abbondante acqua salata e scolate al dente per essere tuffate e saltate nel tegame con il condimento preparato. Gustare  con una spolverata di parmigiano grattugiato. Adesso a voi provarlo 
Abbiamo bevuto un bicchiere di Gewurztraminer, ottimo vino dell’Alto Adige molto indicato a piatti a base di curry e proseguito il pranzo con delle fettine di filetto di maiale alle bacche di ginepro e carote saltate in padella al prezzemolo.
E per dessert solo fragole, condite con limone e zucchero. Ah e poi il caffè, quello non manca mai e nessuno di noi ci rinuncia .
A tavola le chiacchiere non sono mancate, ci si è raccontato di tutto abitando lontani e anzi, a volte capita che  i discorsi si accavallino a tal punto da non capire bene “chi ascolta chi”…ripensandoci rido ancora  e ripensandoci di nuovo mi chiedo se è per la frenesia del momento perché ci si vede poco o se succede anche a chi intorno alla tavola si ritrova regolarmente. Chissà se a voi capita?

E ora un bel ringraziamento a te simpaticissima sciu-sciu per lo spazio che riservi ai tuoi amici con questa originale iniziativa e un ulteriore complimento alla costanza e alla bravura nel presentarci le tue ghiottonerie.

Un sorriso a tutti

 

 
 
 

IL PIACERE D'INFORMARE: REFERENDUM DEL 12 E 13 GIUGNO 2011

Post n°244 pubblicato il 04 Giugno 2011 da sciu_sciu

 

In Italia il 12 e il 13 giugno 2011 è necessario andare a votare.

Si vota per un REFERENDUM che verte su tre punti importantissimi:

1 - NUCLEARE

2 - PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA (questa è suddivisa in 2 quesiti, quindi 2 voti)

3 - LEGITTIMO IMPEDIMENTO.

Affinchè il referendum abbia effetto è necessario che il 50% + 1 degli aventi diritto al voto si rechi alle urne a votare. Quindi va diffusa la notizia.
Non tralasciare l'importanza di questo voto e rammenta il REFERENDUM è l'unico modo che hai per far sentire la tua voce e manifestare la tua volontà.

Quando si vota?
Domenica 12 giugno: dalle 8 alle 22;
Lunedì 13 giugno: dalle 7 alle 15.

Come si vota?
Siccome il referendum è abrogativo (annulla una legge) per annullare una legge si deve votare SI
Per mantenere una legge si deve votare NO

Quindi:
Se sei contrario al Nucleare, alla Privatizzazione dell'acqua e al Legittimo impedimento vota SI per dire NO.

Se sei favorevole vota NO per dire SI.

Grazie gryllo

Grazie FatAlba

 
 
 

Alici Dorate e Fritte

Post n°243 pubblicato il 03 Giugno 2011 da sciu_sciu
 
Tag: Secondi

Buon pomeriggio!

Dato che ieri abbiamo visto insieme quanto ricco di elementi importanti sia il pesce azzurro, oggi prepariamo una ricetta buona e veloce!
Facciamo le alici dorate nell'uovo e fritte e sono convinta che tutti gradiranno!

Ingredienti:
500 gr di alici
3 uova
farina
un pizzico di parmigiano grattugiato
olio per friggere (quello di arachide è perfetto)
sale & pepe

Procediamo con la pulizia delle alici che possiamo vedere in questo POST , le sciacquiamo e le tamponiamo con la carta assorbente.
Passiamo a sbattere in una terrina le uova insieme ad un pizzico di parmigiano, al sale e pepe.



Passiamo le alici prima nella farina (1), poi nell'uovo (2) ed infine le tuffiamo nell'olio caldo, ma mi raccomando, le alici sono delicate, non friggetele a temperatura troppo alta!

 
 
 

Le Alici

Post n°242 pubblicato il 02 Giugno 2011 da sciu_sciu
 

Buon pomeriggio amici miei!

Oggi volevo parlavi delle alici, un pesce povero nel costo, ma ricco di nutrienti!
L'acciuga, detta anche alice, appartiene alla categoria del pesce azzurro, diffuso in tutto il Mediterraneo, nell'Atlantico e nel Baltico.
Le loro carni, sia fresche che conservate, sono particolarmente ricche di proteine, ferro, calcio, selenio e come tutto il pesce azzurro, ricche di grassi omega -3, aiutando il metabolismo lipidico e il sistema cardio vascolare.
A parte i benefici, è un alimento molto versatile, e si può preparare e conservare in svariati modi: Ottime sott’olio, sotto sale, in pasta d’acciughe.
E nel nostro panorama gastronomico è presente in tantissime ricette: nei sughi, nelle fritture e anche sulla pizza.
Va ricordato che in primavera questo pesce depone le uova, da cui nascono i “bianchetti”, grande specialità culinaria utilizzata in pastella e anche su una tipica pizza partenopea.

Consigli:

L’alice fresca, ma questo vale per tutto il pesce, si riconosce dall'odore delicato, dal corpo lucido e sodo, dal colorito rosaceo delle branchie e soprattutto l'occhio che
dev’ essere vivo e sporgente.
Per le acciughe conservate sotto sale è bene sciacquarle abbondantemente sotto acqua corrente, ripetendo l operazione più volte.
Per le alici conservate sott'olio si dovranno preferire quelle in olio extravergine.
Se volete friggerle utilizzate un olio d’oliva o di semi d’arachide e ricordatevi di non utilizzare una temperatura troppo elevata.

Pulire e deliscare le alici:

Innanzi tutto aiutandovi con le forbici, tagliate le piccole pinne dell’alici, poi la testa e, con l’aiuto della punta della forbice apritela nella lunghezza del ventre, eliminando tutte le interiora (1), poi con il pollice spingete facendo staccare la lisca (2), cercando di non far rompere le due metà (3), volendo petete lasciare attaccata la coda che, oltre all’aspetto aiuterà a non far dividere l’acciuga (4).



Sciacquate sotto l’acqua corrente ed asciugatele
E ricordate il detto che il pesce più di due giorni, puzza!

 

 
 
 

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