S_CAROGNEAvvertenze: questo è un blog, bipolare come i più comuni disturbi dell'umore |
Sara
AREA PERSONALE
Vecchio Paz
Esistono persone al mondo, poche per fortuna, che credono di poter barattare una intera Via Crucis con una semplice stretta di mano, o una visita ad un museo, e che si approfittano della vostra confusione per passare un colpo di spugna su un milione di frasi, e miliardi di parole d'amore...
Cazzaturificio: esperienze e profezie di sfiga
Sliding Doors
Funeral Party
La strana coppia
C'eravamo tanto amati
Sliding doors 2
Maledetto di un gatto
Ad Maiora
Similia similibus
Pari opportunità
Cazzaturificio 2
Convivenza
Non ho (più) l'età
Facciamo finta che
Scientology
Indovina chi viene a cena
I diari della motocicletta
Vogliosara ed io
Palese Macchie
Nella terra dei Cachi
Chiare fresche e dolci acque
Le metamorfosi
Orroroscopo 2009
Torna a casa Lassie
Angeli con le pistole
Lido Epitaffio
Paradise Lost
Quel che resta del giorno
Eldorado
Post fuori stagione
Come eravamo
Invettiva
Capovolgere prima dell'uso
La Creatura ed Io
La Creatura ed Io (reprise)
L'incontro
E' per te
Dentro la notizia
Indovina chi viene a cena
Necessaria_mente
Altro giro altra corsa
La sposa era bellissima
Mentre la mia bella dorme
Ogni promessa...
Il lungo addio
Pericolosa Creatura
Casa_1971
Natale in casa 1971
Pasqua con chi vuoi
Pasquetta mistica
Florence Nightingale
L'ultima cena
Pussycat
La casetta del Dr Moreau
Pinne, fucile ed occhiali
La finestra sul porcile
Il Natale ai tempi del colera
La cena dei cretini
A Sud di nessun Nord
Sans culottes
Hic sunt leones
Cantami o Diva
Pollice verde
Mestolo d'oro
Mestolo d'oro 2
Mestolo d'oro 3
Mestolo d'oro 4 La giusta regolarità
Mestolo d'oro 5 L'idraulico
Mestolo d'oro Dessert
Filo D'Oro
Mestolo d'oro La prova del cuoco
« Nel becco del Pellicano | CdC - Teenager » |
Post n°505 pubblicato il 01 Maggio 2009 da delilah79
Lo studente medio veste jeans a vita bassa che lasciano intravedere – come strumento di timida seduzione - le sue mutande bianche CK con discreto e sobrio elastico dorato . Siede sbracato con le gambe accavallate affinché il miasma delle sue all star (in alternativa dei paracarri Timberland) arrivi dritto alle narici del povero malcapitato che ha innanzi. Ammicca con sguardo assente verso l’assistente con la quale mette all’opera ameni riti di corteggiamento che vanno dal presentarsi al colloquio settimanale per non proferire verbo, limitandosi a guardarla, alle argute domande post lezione: “Qual è il programma per i non frequentanti? Ed io che mi sono assentato solo la settimana in cui è mancato mio nonno per improvvisa e fulminante implosione della prostata devo considerarmi non frequentante?”. L’utilizzo del “lei” è decisamente fuori moda, inoltre, lo studente medio, coniuga solo all’indicativo presente (stadio che gli risulta già molto complesso rispetto all’infinito). Il congiuntivo è meta inesplorata e quando, per sbaglio, capita di inoltrarsi oltre il confine, il più delle volte il verbo prescelto, appare masticato, digerito ed espulso irrimediabilmente decomposto. Le lezioni sono un optional di contorno previsto dal menù di facoltà. Si va per incontrare amici, cercare di colloquiare e conquistare esseri femminili dello stesso genere, nonostante il fastidioso rumoreggiare di sottofondo del professore il quale si ostina a parlare del tema oggetto di un corso che appare sempre più e solo suo. Gli esoneri scritti si possono copiare, gli esami imparare a memoria. Alla terza volta è difficile non passarli anche per pietà e meriti di anzianità d’appello acquisita. Capita, però, che, nonostante la tendenza all’omologazione, ogni 70 studenti medi, ne compaia uno diverso, con uno sguardo sorprendentemente sveglio che, al termine della lezione ha il coraggio di esprimere pensieri compiuti, logici, di contenuto di senso. Al punto da perdersi in discussioni ben oltre l’argomento di corso. In quel caso, si vive l’imbarazzante situazione per cui ci si sente sottoposti ad interrogatorio extra materia e così, in virtù dello stare al di là della cattedra, si viene considerati detentori d’onniscienza al punto che appare indecoroso non conoscere lo stato di scioglimento del ghiacci sul vulcano Shira del Kilimangiaro. Cosicché l’assistente di turno, alquanto perplessa rispetto alla piega presa dal discorso, ammicca fingendo conoscenza anche su quest’argomento. Il giorno dopo sarà preparatissima su l’intera Tanzania (storia, geografia, stato, politica, popolazione, economia, ambiente), pronta a riprendere le fila del discorso purtroppo casualmente interrotto, ma il tema cambia ed è la volta dei lavori femminili che - o mio dio - si stanno perdendo anche nella tradizione cinese. Alla fine della giornata, stremata dalle molteplici prestazioni di utilità sociale offerte a mutevoli fasce d’età, l’assistente.baby-sitter.badante (sull’ultimo punto vi sarà, prima o poi, approfondito prosieguo) si accascia sul letto. Prende sonno i cui sogni magicamente si popolano di queste figure dai contorni ameni. La colica notturna è conseguenza naturale. Le occhiaie del giorno dopo anche. Ore sette. Avanti, Marsh!
|
https://gold.libero.it/scarogne/trackback.php?msg=6988379
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Erba
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: cassetta2
il 30/10/2023 alle 18:35
Inviato da: What weather today
il 12/04/2022 alle 14:11
Inviato da: Weather
il 12/04/2022 alle 14:10
Inviato da: Weather forecast
il 12/04/2022 alle 14:10
Inviato da: panglos
il 15/03/2021 alle 09:54
CERCA IN QUESTO BLOG
MENU
Guida Michelin
I riciclotteri
Lido Boscoverde
Vini e cucina
Pizzeria S. S.
Striscia la scarogna
Vuoi il mio posto
Programma elettorale
Controdecalogo
Cara ti amo
Mi vendo
The M.M. 1
The M.M. 2
Moratoria dello zigote
Gioventù bruciata
Silvia e Debbi
68
Venghino siori venghino
La grandezza di una nazione
Il segreto per diventare ricchi
Dai diamanti non nasce niente...
Illecito Sollecito
L'Intervista
Intervista col vampiro
In nome del Padre
L'intervista (3)
Il Gattopardo
Dell'Incognita e della Radice
Alla cortese pazienza dei lettori
Così fan tutti
Inviato speciale
La casualità dell'impasto
L'Arpia e il peloso
L'Undicesimo comandamento II parte
L'undicesimo comandamento
Mai dire mai - seconda parte
Mai dire mai
Arrivederci a presto
Un tranquillo weekend di paura
ma li mortacci mia
Superciuk
Casa dolce casa
Certe notti
Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio
Niente di nuovo sul fronte Sud
L'Allerta
La Sciura (?) Sara
Ananassa, grazie.
Porto novella. Ho sentito la serpe. Purtroppo è ancora viva.
Apprendo con gioia [commenti al post precedente] che Xileo è un ragazzo del '59, con gioia ma senza troppo stupore; mi ero già detto "Un romanticone così non può che essere del '59"... eravamo tutti un po' coglioni.
Ricorda un po' i deliri di Edoardo Bennato su Ciao 2001... questa è una chicca da amatori.
Perfettamente allineati anche sulla TV... che, vorrei ricordarla agli snobbettini intellettualini con la puzza sotto il naso, è oggi, purtroppo, il più potente mezzo di comunicazione.
La mia memoria arriva fino all'Odissea letta da Ungaretti in TV... che paura che mi metteva da bambino quella voce tetra e cavernosa... ma l'Odissea me la vedevo tutta.
Quali sono gli stimoli da metabolizzare [leggi formativi] che NOI adulti offriamo in pasto ai nostri figli? Quattro dementi che sparano cazzate stando chiusi fra quattro mura... quattro dementi che si sentono vincenti perché scopano davanti alle telecamere... [lascio a Benedetta continuare a scrivere dei Tronisti... lei è bravissima a rendere quello squallore].
Certo, sono d'accordissimo con te, il punto in cui la parabola dello squallore cominci ad impennarsi fino a superare [temo... ma prego perché così non sia] il punto di non ritorno è stato la nascita delle TV commerciali. La rincorsa all'audience ha portato inevitabilmente ad un appiattimento verso il basso... inevitabilmente perché è noto che se cerchi l'ascolto della massa devi produrre programmi facili, senza personalità, qualunquistici... se cerchi il singolo devi strigere con la cinepresa sui dettagli che vale la pena di riprendere... questo oggi non lo si può fare perché programmi che mirano ai pochi tentando di far crescere i molti non rendono... molto più sicuro affidare la prima serata alla (mia) amatissima Maria De Filippi... preceduta ovviamente da demenziali notizie strisciate o da pacchi e pacchettini...
Ovviamente tutto ciò ha anche una sua precisa strategia politica: se tu rendi gradevole, amichevole, familiare Rete4 vendi col resto anche gli spot politici di Fede... con canale5 vendi l'omologazione al potere e con Italia1 vendi la cronaca fatta terrorismo così che la gente voterà a destra per rifugiarsi sotto l'ala protettrice delle ronde Leghisto-Berlusconiane.
Peccato però che poi l'informazione italiana da gli organismi autonomi internazionali viene retrocessa a Paese parzialmente libero.
Stilisticamente, mi tocca ripetermi, Delilah conferma di essere entrata in un periodo di maturità; scrollatasi di dosso le enfasi adolescenzializzanti lascia che siano le parole a parlare per le parole e non le faccine e gli esclamativi... speriamo che duri.
Contenutisticamente il post apre uno squarcio sul mondo degli studenti universitari dipingendoli come bamboccioni ai quali null'altro interessa se non mostrare un culo calzato Calvin Kleine. La realtà universitaria è da anni... anni?... decenni!... nelle mani di Nostro Signore. Avevamo delle ottime Superiori... le abbiamo distrutte per lasciar posto alla qultura [n.d.r. qultura] universitaria, esigendo, se non un buon diploma, una buona laurea. Successivamente abbiamo distrutto delle ottime Università cominciando ad esigere un buon Master... oggi i Master te li danno per corrispondenza insiemo ad un buono acquisti da spendere in un negozio convenzionato.
Tutto ciò a beneficio dei pochi che possono permettersi una Università decente. Siamo una Nazione perenne fanalino di coda per quanto riguarda gli investimenti pubblici per l'istruzione, perennemente in testa a tutte le classifiche che contano il numero di baronati pro studente; non si contano i fratelli-cugini-cognati-figli-nipoti-eccetra dei potenti di turno che illegittimamente occupano postazioni dalle quali si dovrebbe trasmettere cultura... la cosa che fa più schifo è che tutto ciò non fa più schifo...
Oggi il sole ha deciso di fare un'affacciata ed io vorrei tanto, ma proprio tanto andar fuori porta, MA la febbre mi colse. Quando una è minchia lo è fino in fondo al punto da ammalarsi il 1°maggio così da essere in salute lunedì...
Primomaggiosucoraggio, ammetto di aver perso le fila del discorso.
Che si dice della generazione della serpe? E prima ancora, che si dice della serpe?
Panglottuccio, i tuoi commenti, per me lusinghieri, mi fanno salire ansia da prestazione futura.
L'università? Spero con tutta me stessa cambi presto qualcosa. Chi di speranza vive??? Mah...
Per la febbre prendi un bicchierone di latte e cognac... mi raccomando, poco latte.
Veronica, addio a Berlusconi