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Un blog creato da sara_1971 il 13/07/2007

S_CAROGNE

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Sara

 

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Vecchio Paz

Esistono persone al mondo, poche per fortuna, che credono di poter barattare una intera Via Crucis con una semplice stretta di mano, o una visita ad un museo, e che si approfittano della vostra confusione per passare un colpo di spugna su un milione di frasi, e miliardi di parole d'amore...

 

Cuor di Carogna

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Bello e impossibile

Post n°361 pubblicato il 09 Agosto 2008 da erbavoglio_70

 

(Né più mai toccherò le sacre sponde)


Esistono necessità primarie. Urgenze che variano da persona a persona. Talvolta coltri di convenzioni, retaggi familiari, paure ancestrali, pigrizia e superficialità ghettizzano i sentimenti e i desideri. Quelli selvaggi, che non abbiamo ancora edulcorato. Ad esempio, io ho mitigato la passione per Sartre, a vantaggio di seducenti certezze e della visione primordiale del ragazzo carino inculcatami da Perrault. Eppure, è lui che amavo. Lui e gli animi contorti, complessi, disperati, inconsolabili. E i poeti.

A volte uscivo con coetanei dal pensiero decisamente più lineare, sfogliavo rassicuranti libri di Algebra, ma poi era Sartre a toccarmi. Le sue mani scivolavano piano tra le cosce; si fermavano, il battito del mio cuore pure, poi riprendevano meticolose il loro lavoro e penetravano piano, andavano via improvvisamente, lasciandomi muta, bagnata, ad anelare il loro ritorno. Tornavano, circoscrivevano il reale ai nostri corpi sudati, e assurgevo al ruolo di regina. Nonostante desiderasse più la mia pelle, il mio inguine e la mia lingua che le mie domande, io lo costringevo a fermare il flusso dei suoi pensieri, a leggermi qualcosa, scritta da lui o da altri. A parlarmi. Poscia la campanella suonava.

 
 
 
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