S_CAROGNE

Il seme di Caino

“Medellin e i suoi complici avevano fermato Elisabeth Pena, 16 anni, e Jennifer Ertman, 14, mentre stavano ritornando a casa. Le avevano prima stuprate, poi picchiate e infine strangolate. I cadaveri non erano neanche riconoscibili, quando vennero ritrovati: le due ragazzine vennero identificate attraverso l'analisi dei denti.”

(per articolo completo si veda http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/esteri/pena-di-morte3/giustiziato-medellin/giustiziato-medellin.html )

Perdono per un pensiero che non riesco a domare, a tenere chiuso come occhi, orecchie, tappate dalla comodità di un’iniezione. Tuttavia, sento forte il bisogno di veicolare il risentimento, misto a rammarico e costernazione, che puntuali si ripresentano ogniqualvolta apprendo la notizia dell’avvenuta esecuzione di qualcuno. Ora, chiedo, perché? A che pro tutto ciò? Possibile che siamo così stupidamente succubi di scelte politiche non rispondenti a nessuna Ragione condivisibile? A chi o a cosa rende Giustizia questa morte, come tutte quelle che l’hanno preceduta?

E ritornano alla mente discorsi non tramontati sul Rispetto dell’ Essere Uomo, della Vita, nonostante tutto! Rispetto dei Diritti Umani che, mai come ora, suonano come diritti contro Poteri nati, il più delle volte, nel chiuso di una sovranità nazionale e che ben poco hanno da spartire con coloro che ne sono meri destinatari.

Stupro, violenza, morte, dolore, barbarie perpetrate da menti umane, privazioni di libertà esercitate da intelletti se non malati, di certo avvelenati… tutto questo squallore, giustifica altro squallore? (Allontanando, è scontato, ogni considerazione di dei colpevoli come “povere vittime” !).

Si è così incapaci a questo mondo, da cancellare anni e anni di lotte per l’affermazione di una “società civile” attraverso una moderna legge del taglione? Chi può andar fiero di questi atti?

Cosa si è davvero risolto? La pagina della Giustizia (ammesso che ne esista una e sovrana) non si era forse già scritta con una cattura e conseguente prigionia? Privare un uomo della sua libertà per i crimini che ha commesso, non è già una punizione degna dei suoi stessi reati? E come non calcolare i rischi di azioni simili? Come essere così ciechi?

Capisco che “illuminati capi di governo”  (e, soprattutto, di “economie di governo” ) ritengano di averci visto bene e magari di accaparrarsi un futuro elettorato con pugno duro e giustificazione a nome “sicurezza”. E vedo bene come le ragioni della Politica superano le Ragioni del Diritto, che dovrebbe, in realtà, essere uno strumento in più di affermazione della umanità e della sua esistenza; strumento di regolamentazione del mondo dal di dentro e non di annientamento dall’alto (da un alto di una bassezza infinita!) di ciascuna minaccia!

Uomini che neutralizzano Uomini! Paura del rischio che genera altro rischio. Rischio di perdere il reale controllo delle cose; rischio di considerare in modo distorto e illusorio la sicurezza. Si è più sicuri, forse, dopo questa morte? Si è più liberi? Non si è, semmai, palesemente soggiogati?

L’Umanità non ha manifestato la sua vulnerabilità, la sua debolezza, l’incapacità di affrontare i problemi?

Abbiamo abilmente messo una valanga di polvere sotto il tappeto, ma quello che cercano di farci vedere è che è un "pregiatissimo tappeto persiano"!