Creato da bluewillow il 31/03/2006

L'angolo di Jane

Tutto su Jane Austen e sui libri che mi piacciono!

L'ANGOLO DI JANE

Benvenuti nel mio blog!

Questo spazio è dedicato a recensioni di libri e film, ai miei racconti,  a riflessioni personali di varia natura e soprattutto a Jane Austen, una delle mie scrittrici preferite.

Sono una stella del firmamento
che osserva il mondo, disprezza il mondo
e si consuma nella propria luce.
Sono il mare che di notte si infuria,
il mare che si lamenta, pesante di vittime
che ad antichi peccati, nuovi ne accumula.
Sono bandito dal vostro mondo
cresciuto nell'orgoglio e dall'orgoglio tradito,
sono il re senza terra.
Sono la passione muta
in casa senza camino, in guerra senza spada
e ammalato sono della propria forza.

(Hermann Hesse)

 


 

 

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Chéri - Colette

Post n°490 pubblicato il 07 Maggio 2009 da bluewillow
 

Titolo: Chéri Titolo originale: Chéri Autrice: Sidonie-Gabrielle Colette Traduzione: Anna Maria Speckel Casa editrice: Newton Compton pag: 139 costo: 6 euro

Chéri, bello, giovane, sensuale e crudele è l'ultima fiamma della sempre affascinante, ma attempata ex-cortigiana Léa de Lonval, una donna che vede avvicinarsi,con la fine della passione che la lega all'amante, anche quella di un'epoca della propria vita, consacrata al piacere e all'edonismo.
Chéri e Léa si riflettono l'uno nell'altra, legati dallo stesso disincanto verso la vita, dal cinismo, dalla capacità di tenere sotto controllo i propri sentimenti senza mai perdere di vista i propri obiettivi.
Amore non è certo una parola che si possa applicare al sentimento che lega i due amanti, che sembrano cercare nell'altro il riflesso di sé stessi, della propria capacità di suscitare piacere o l'eco di una emozione, per quanto blanda, come conferma del fatto di avere un potere, quello di essere desiderati.
Se a volte si ha l'impressione che un qualche sentimento simile alla tenerezza possa legare i due protagonisti, nonostante appaiano così incapaci di essere meno che materialisti, Colette è subito pronta a mostrarcene nuovamente l'immagine compiaciuta degli stessi, intenti in realtà a contemplarsi in un'ideale specchio, dove sono in verità soli.
Il mondo descritto da Colette è quello di una alta società dissoluta, secondo i canoni della morale dell'epoca, gli anni '20 del XX secolo, (e di molte, forse quasi tutte, le morali correnti), ma  fiera di esserlo, in cui una madre è magari amica dell'amante del figlio, con la quale chiacchiera in tutta tranquillità dei progetti matrimoniali del medesimo con un'altra ragazza di età più consona (a sua volta consapevole dell'esistenza dell'amante).
Un mondo dove è spesso il denaro ad unire chi ha da offrire gioventù e bellezza a chi ha mezzi, dove non c'è scandalo, ma allo stesso tempo non c'è nemmeno decenza, ed infatti Colette ci mostra vecchie settantenni a braccio con adolescenti in maniera impietosa, puntando il dito sull'incapacità di chi è anziano, ma abituato ad una vita di piaceri, di percepire il ridicolo.
Se razionalmente Léa capisce con chiarezza che il rapporto con Chéri è inevitabilmente destinato ad estinguersi, allo stesso tempo insegue il sogno di un mondo cristallizzato, in cui il tempo non scorra e la passione possa durare in eterno. Un sogno che verrà distrutto dallo stesso Chéri.
Il libro, pubblicato a puntate nel 1920, ebbe un grande successo e suscitò molto scandalo. In verità successo e scandalo saranno spesso compagni di Colette nel corso degli anni, tanto che questa scrittrice  è spesso ricordata come una delle donne dalla vita più libera, intellettualmente e sessualmente, che la letteratura abbia mai visto, molto inquieta sia sentimentalmente che professionalmente (qui una biografia completa di Colette)
Il libro ebbe anche un seguito “La fine di Chéri”, dove in un certo senso Colette vendica Lèa, facendo pentire Chéri del proprio comportamento e destinandolo ad una fine tragica.
Per i canoni moderni Chéri è davvero una strana figura di uomo sensuale: Colette ce lo descrive, proprio all'inizio del libro, intento a provarsi una collana di perle, chiedendola alla propria amante come dono di nozze. Un gagà anni '20, vanesio ed egocentrico, di una bellezza che sembra trasudare, attraverso la carta, un pizzico di isteria, non esattamente il modello di super-macho palestrato da cinema Hollywoodiano. La parabola del legame fra i due amanti di età molto differenti, ma non legati da vero amore, è però ancora molto attuale, nonostante quasi novanta anni dalla prima edizione, forse perché la buona scrittura, al contrario delle passioni terrene, ha una discreta resistenza all'usura del tempo.
Dal libro è stato anche tratto un recente film, di prossima uscita, con Michelle Pfeiffer nella parte di Lea De Lonval, che però sembra una versione molto più romantica che fedele al testo originale del libro di Colette.

P.S:Ho recensito il seguito del libro, "La fine di Chéri" nel post n° 608

 
 
 
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