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L'angolo di Jane

Tutto su Jane Austen e sui libri che mi piacciono!

L'ANGOLO DI JANE

Benvenuti nel mio blog!

Questo spazio è dedicato a recensioni di libri e film, ai miei racconti,  a riflessioni personali di varia natura e soprattutto a Jane Austen, una delle mie scrittrici preferite.

Sono una stella del firmamento
che osserva il mondo, disprezza il mondo
e si consuma nella propria luce.
Sono il mare che di notte si infuria,
il mare che si lamenta, pesante di vittime
che ad antichi peccati, nuovi ne accumula.
Sono bandito dal vostro mondo
cresciuto nell'orgoglio e dall'orgoglio tradito,
sono il re senza terra.
Sono la passione muta
in casa senza camino, in guerra senza spada
e ammalato sono della propria forza.

(Hermann Hesse)

 


 

 

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Jane Austen e il caldo estivo

Post n°1105 pubblicato il 19 Luglio 2013 da bluewillow
 

emma ombrelloQuesta è sicuramente una delle più fresche estati che abbia mai vissuto, cosa che apprezzo molto, visto che non amo il caldo eccessivo, ma riguardo alla calura estiva non tutti la pensano allo stesso modo: c'è chi adora crogiolarsi nel clima rovente e forse vi stupirà sapere che Jane Austen era fra costoro.
Ieri, in occasione dell'anniversario della morte della scrittrice inglese, che ricorre il 18 Luglio, il Telegraph ha riportato alcuni brani di lettere di Jane Austen del periodo estivo, in cui la nostra eroina sostiene di tollerare benissimo il caldo, al contrario di altre sue conoscenze.

Eccone alcuni esempi

A Cassandra, da Londra, Agosto 1796

Qui sono ancora una volta sulla scena della dissipazione e del vizio e comincio già sentire che la mia moralità si sta corrompendo. Abbiamo raggiunto Staines ieri, non so quando, senza soffrire tanto per il caldo come speravo che fosse. Ci siamo rimessi in marcia questa mattina alle sette in punto e abbiamo fatto un buon viaggio, visto che la mattina è stata nuvolosa e perfettamente fresca.

A Cassandra da Londra, Aprile 1811

Penso che Edward non soffrirà più per il caldo; da come si stanno mettendo le cose questa mattina sospetto che sul tempo aumenterà l'influenza delle balsamiche correnti di nord-est.
Qui ha fatto caldo, come puoi supporre, perché faceva caldo quando c'eri, ma la cosa non mi ha dato alcun fastidio, né ho raggiunto il grado a cui immagino sia arrivata ogni cosa nella regione. Tutti parlavano del caldo, ma lo attribuisco tutto a Londra.


A Cassandra, Giugno 1808

Questa mattina abbiamo fatto colazione nella biblioteca per la prima volta e la gran parte della compagnia si è lamentata tutto il giorno del caldo; ma Louisa ed io abbiamo apprezzato il tempo e siamo fresche e a nostro agio.

A Cassandra, Giugno 1814

Questa è una bellissima giornata in campagna e spero non troppo calda in città. Bene, credo tu abbia fatto buon viaggio, dopo tutto, e senza troppa pioggia da rovinarti la cuffietta.

Addirittura nel 1816, il famoso anno senza estate, ecco cosa scrive Jane Austen ad Anna Lefroy, il 23 Giugno:

Mrs. Digweed è ritornata ieri dopo un intero pomeriggio di pioggia, ed era ovviamente totalmente bagnata, ma parlandone non ha mai detto “Era oltre ogni immaginazione” come sono certa sia stato.

Visto l'amore di Jane Austen per il caldo, giudicato come piacevole e confortevole, non stupisce forse che le sue eroine, come accade in “Orgoglio e Pregiudizio” a Jane Bennet e in “Ragione e Sentimento” a Marianne Dashwood, ad esempio, siano  in difficoltà e si ammalino solo quando prendono troppa pioggia!

 
 
 
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