Creato da bluewillow il 31/03/2006

L'angolo di Jane

Tutto su Jane Austen e sui libri che mi piacciono!

L'ANGOLO DI JANE

Benvenuti nel mio blog!

Questo spazio è dedicato a recensioni di libri e film, ai miei racconti,  a riflessioni personali di varia natura e soprattutto a Jane Austen, una delle mie scrittrici preferite.

Sono una stella del firmamento
che osserva il mondo, disprezza il mondo
e si consuma nella propria luce.
Sono il mare che di notte si infuria,
il mare che si lamenta, pesante di vittime
che ad antichi peccati, nuovi ne accumula.
Sono bandito dal vostro mondo
cresciuto nell'orgoglio e dall'orgoglio tradito,
sono il re senza terra.
Sono la passione muta
in casa senza camino, in guerra senza spada
e ammalato sono della propria forza.

(Hermann Hesse)

 


 

 

JANE AUSTEN -RITRATTO

immagine
 

SLIME BOX

Slime adottati dal blog grafico amico Stravaganza

(clicca sul nome degli slime per leggerne la descrizione)

 

Pink Slime


 

Ink Slime

 


 

IL MIO ANIMALETTO BLOG-DOMESTICO

 

 

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 


 immagine


immagine

 

 

immagine

 

 

« La signora nel furgone -...La disfida dei vampiri: ... »

James Joyce e il copyright

Post n°769 pubblicato il 10 Febbraio 2012 da bluewillow
 

Dal 13 Gennaio 2012 tutte le opere pubblicate di James Joyce hanno cessato di essere sotto copyright e sono liberamente pubblicabili da chiunque, con il solo vincolo di indicarne sempre correttamente l'autore (quindi chiunque può diffondere liberamente le opere di Joyce, ma nessuno può farle passare per proprie).
La legge sul copyright dei libri vale infatti fino a 70 anni dopo la morte di un autore e James Joyce morì il 13 Gennaio1941: una volta entrati nel settantunesimo anno dalla morte, le sue opere sono diventate quindi di pubblico dominio
Sicuramente il 2012 sarà un anno che vedrà molte ripubblicazioni di opere di Joyce, da "Gente di Dublino" a "Finnegans Wake", così come di Virginia Woolf ("La signora Dalloway", "Orlando", "Gita al faro", etc.) morta proprio nello stesso anno, ma il 28 Marzo.
Forse qualcuno ricorderà che qualche anno fa, fino al 1996, fa i libri di James Joyce avevano già cominciato a circolare liberamente, venduti per poche migliaia di lire, per poi nuovamente divenire appannaggio di pochi editori. Fu infatti nel 1996 che la legge sul copyright venne estesa anche in Italia a 70 anni, causando non poche polemiche: molti libri precedentemente pubblicati liberamente sparirono dalle librerie.
James Joyce però continua a far discutere sul copyright anche dopo che, con ogni evidenza, la legge sul copyright è definitivamente scaduta in gran parte del mondo.
E' nata infatti una controversia fra i custodi di uno scritto privato di Joyce ed una casa editrice irlandese, la Ithys Press, che ha provveduto prontamente a pubblicare, non appena scattati i fatidici 70 anni previsti dal diritto internazionale, una edizione di lusso, da 300 €, di un racconto inedito di Joyce, dal titolo "The Cats of Copenhagen" (I gatti di Copenaghen), una favola racchiusa in una lettera, datata 5 Settembre 1936, indirizzata al nipotino Stephen James Joyce, di soli quattro anni, uno scritto quindi di natura squisitamente privata.
Nella lettera Joyce, che aveva precedentemente spedito al nipote un pupazzo a forma di gatto con uno scomparto segreto pieno di caramelle, raccontava al bimbo di una immaginaria Copenaghen in cui le cose non erano mai come sembravano e i gatti di quel tipo erano scomparsi.
La lettera, passata di mano in mano fra i vari eredi, era poi stata donata al Fondazione James Joyce di Zurigo.

Il punto in questione è il seguente: la legge sul copyright vale anche per le opere non pubblicate e gli scritti privati? Si può ritenere cioè che uno scritto privato, anche se redatto da uno scrittore ed assimilabile ad un'opera compiuta, diventi di pubblico dominio, purché siano passati oltre 70 anni dalla sua morte?
La questione è spinosa e la legge sul copyright non dà forse chiare risposte in merito: la fondazione elvetica dedicata a James Joyce è assolutamente indignata che lo scritto sia stato diffuso senza permesso, mentre la Ithys Press ritiene di avere pienamente diritto alla pubblicazione, come previsto dalle leggi vigenti.
Il punto alla base della controversia fra i due contendenti non è irrilevante per nessuno di noi: quando ciò che scriviamo smette di essere di nostra proprietà e quando invece chiunque potrebbe diffonderlo?
Personalmente ritengo che la diffusione delle opere di Joyce sia corretta, visto anche il fatto che la lettera era già stata resa accessibile al pubblico, sebbene non pubblicata come scritto in sé.
Ma la questione è più ampia e non riguarda solo gli scrittori di professione, infatti oggi molti di noi scrivono su internet nei blog, forum, su facebook, su twitter e su una miriade di social network.
Ognuno di noi non sta scrivendo, in linea di massima, "opere"  intese per la pubblicazione a mezzo stampa, eppure se il principio usato per la lettera di James Joyce fosse esteso a tutti noi, allora anche i nostri scritti privati, ma resi pubblici dal mezzo, potrebbero entrare nel "dominio comune" ed essere pubblicati e diffusi da chiunque. Certo, solo a 70 anni dalla nostra morte, quindi difficile preoccuparsene troppo, come difficile pensare che possano poi interessare tante persone.
Ma se ai nostri discendenti la cosa non stesse bene? Se non volessero rivangare vecchie storie di famiglia?
Indubbiamente si tratta di questioni che la legge dovrà trattare più estesamente in futuro, non solo riguardo agli scrittori professionisti, ma anche a tutti coloro che, per i più svariati motivi, scrivono pubblicamente: se un tempo questa era una limitata porzione di umanità, oggi con il diffondersi dei social network, si può certamente parlare di fenomeno di massa.

 

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

AREA PERSONALE

 

BANNER

I miei banner

immagine
immagine
immagine

immagine

(Realizzati per me in esclusiva dal blog grafico Stravaganza)

 

ROMPERE IL VETRO IN CASO DI EMERGENZA

 

BANNER LINK

 


 

 

 

 

I MIEI PROGETTI PER IL FUTURO

 

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.

____________________


Metto questo disclaimer molto alla moda su quasi tutti i blog, già mi sento più importante solo per averlo messo! Comunque la mia personale opinione al di là della legge è che non sono una testata giornalistica perchè :
-non vedo il becco di un euro, ma in compenso a scriverlo sto andando alla neuro
-nessuno mi regala i libri
-nessuno mi regala i biglietti del cinema
-nessuno mi paga per scrivere e per dire quello che penso...
- e nemmeno quello che non penso!
- perchè se il "Giornale del Grande Fratello" èuna testata giornalistica, va a finire che io sarei la CNN! (questa l'ho quasi copiata da un altro blogger!).
Se volete leggere altre definizioni simili e più divertenti (magari vi torna comodo) potete trovarle QUI

____________________

 

 


Si fa il più assoluto divieto di utilizzare o citare il materiale contenuto in questo blog su siti di natura pornografica, illecita o immorale, pena denuncia alla polizia postale.

 

Relativamente al contenuto dell'intero blog, vale il seguente copyright:
TUTTI I DIRITTI RISERVATI.

Le citazioni da libri, all'interno delle recensioni dei libri stessi o in altri post, appartengono ai relativi autori.

 
Citazioni nei Blog Amici: 226
 

LE TRADUZIONI DI BLUEWILLOW - FREE TEXT

La maschera della morte rossa - Edgar Allan Poe

L'ingratitude (L'ingratitudine) - Charlotte Brontë 

Disclaimer
Non sono una traduttrice professionista, quindi le mie traduzioni potrebbero contenere errori. Vi raccomando di adottare riguardo a questi testi le stesse precauzioni di una installazione di Windows e cioè: non basate il software di aerei sulle mie traduzioni, non impegnate il vostro patrimonio in scommesse sul fatto che siano esatte, non usatele per delle tesi di laurea e soprattutto non spacciatele per vostre! Declino ogni responsabilità riguardo (e fate i vostri compiti onestamente, diamine!)

Anche se si tratta di traduzioni su di esse valgono gli stessi diritti di qualsiasi altra opera di ingegno. Naturalmente potete leggerle, stamparle, regalarle ai vostri amici e anche farci delle barchette di carta, ma non potete in nessun caso ricavarne un profitto o ometterne i crediti.

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963