Creato da bluewillow il 31/03/2006

L'angolo di Jane

Tutto su Jane Austen e sui libri che mi piacciono!

L'ANGOLO DI JANE

Benvenuti nel mio blog!

Questo spazio è dedicato a recensioni di libri e film, ai miei racconti,  a riflessioni personali di varia natura e soprattutto a Jane Austen, una delle mie scrittrici preferite.

Sono una stella del firmamento
che osserva il mondo, disprezza il mondo
e si consuma nella propria luce.
Sono il mare che di notte si infuria,
il mare che si lamenta, pesante di vittime
che ad antichi peccati, nuovi ne accumula.
Sono bandito dal vostro mondo
cresciuto nell'orgoglio e dall'orgoglio tradito,
sono il re senza terra.
Sono la passione muta
in casa senza camino, in guerra senza spada
e ammalato sono della propria forza.

(Hermann Hesse)

 


 

 

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I piccoli segreti della famiglia Winterbottom - Stephen M. Giles

Titolo: I piccoli segreti della famiglia Winterbottom Titolo originale: Silas and the Winterbottoms Autore: Stephen M. Giles Traduzione: Stefania Di Natale Casa editrice: Newton Compton pag: 252 costo: 6,90 €

All'inizio del secolo scorso, pochi anni dopo aver dato origine ad una prolifica serie per bambini con "Il mago di Oz" (recensito nel post n° 663), Frank Baum iniziò ad un'altra saga, destinata questa volta ad un pubblico che oggi verrebbe definito "young adult", anzi nello specifico ideato per  giovani ragazze. Il primo libro della serie si intitolava "Aunt Jane's nieces", ovvero "Le nipoti di zia Jane" e aveva per protagoniste tre giovani cugine chiamate al capezzale di una ricca zia morente, decisa a scegliere tra loro l'erede del proprio immenso patrimonio, dopo aver ignorato il proprio parentado per tutta la vita, rifiutando di aiutare anche chi era in seria difficoltà.
 L'affascinante e manipolatrice Louise, l'ingenua e sincera Elizabeth e la piena di risentimento Patty, vengono praticamente costrette dai propri parenti o da imposizioni legali a contendersi le grazie di zia Jane, nella speranza di ottenere il suo patrimonio, vivendo una serie di avventure che le porteranno dalla competizione all'amicizia fra di loro.
La serie ebbe tanto successo da  dar vita a ben dieci volumi, in cui le tre nipoti affrontavano varie vicissitudini in giro per il mondo, pubblicati dal 1906 al 1915: era così popolare tra le ragazze che se ne regalavano i box di libri alle neo-diplomate. Il lato affascinante della serie ideata da Baum, nei primi anni post-vittoriani, stava forse nel descrivere protagoniste non del tutto positive, ma forse più umane, che riuscivano però a superare questi "bad feelings": invidia, odio, competizione, sentimenti che molti scrittori avrebbero esitato ad attribuire alle proprie eroine, perché inadatti a delle signorine.
Forse vi starete chiedendo perché parlo di un libro di Baum, visto che questa recensione è dedicata invece ad uno di Stephen M. Giles, ma la vostra curiosità verrà presto chiarita: "I piccoli segreti della famiglia Winterbottom" non è altro, come dichiarato dallo stesso autore nei ringraziamenti finali, che una trasposizione in chiave moderna  di "Aunt Jane's nieces", di cui segue quasi in ogni dettaglio la trama e la caratterizzazione di base dei personaggi, cambiando spesso solo il sesso dei protagonisti.
Al posto della tirchia zia Jane c'è l'avaro zio Silas, mentre abbiamo Isabella nella parte di Louise, Adele in quella di Elizabeth ed infine Milo ad interpretare la ribelle Patty.
Il libro di Giles non fa solo un salto nel tempo, ma anche nei generi letterari, introducendo in questo un elemento di diversità rispetto alla stesura originale: questo volume è una favola gotica, pensata per giovanissimi, in cui lo zio Silas non è un semplice cuor di pietra, come la zia Jane ideata da Baum, ma un vero e proprio malvagio che ordisce un piano per attentare alla vita dei propri nipoti.
Il volume sembra ispirarsi in parte anche a "Una serie di sfortunati eventi" di Lemony Snicket, con uno zio Silas che appare come un incrocio tra la zia Jane e il perfido conte Olaf.

In un maniero circondato da paludi e frequentato da coccodrilli, i tre nipoti convocati come potenziali eredi del moribondo Silas, vengono manipolati e messi in competizione da quest'ultimo, fino a quando non si rendono conto che in gioco c'è la loro stessa vita.
Putroppo il risultato non è entusiasmante: i caratteri dei personaggi sono stereotipati e manichei, i sentimenti vengono "semplificati" e amplificati in maniera eccessiva, forse per essere più chiari per un pubblico più giovane ed inesperto di bambini.
Il risultato è che il libro è in parte prevedibile e non dà spazio adeguato allo sviluppo dei personaggi, la cui struttura emotiva è ridotta all'osso, perdendo totalmente molte delle opportunità offerte dalla trama ideata da Baum.
Il volume potrebbe risultare noioso per un lettore più adulto: una lettura adatta forse davvero solo a giovanissimi.

 
 
 
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- e nemmeno quello che non penso!
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Se volete leggere altre definizioni simili e più divertenti (magari vi torna comodo) potete trovarle QUI

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