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Messaggi del 03/05/2024

Il geniale Transalpino e la sua campagna di Russia.

Post n°3166 pubblicato il 03 Maggio 2024 da fedechiara
 

Quel gran genio del Transalpino e la sua 'campagna di Russia'.

Non ci voleva un genio per immaginare questo tristo epilogo, d'accordo, ma deprime pensare a quanto sia scontata la predizione dei comportamenti folli dei leaders filo Nato sulla guerra per procura che hanno stupidamente voluto e ciecamente foraggiato. Il Cielo degli antichi dei che castigano chi vuol perdere. E Macron è in prima fila negli exempla della follia incurabile che si mostra e mostra il suo metodo e la sua cronicità – un po' come la posa classica di Napoleone, una mano davanti sul panciotto e una dietro, lo era per i pazzi reclusi nei manicomi d'antan.
E questo suo pervicace proporre uno step in più nella folle guerra per procura – i suoi soldati al fronte ormai rotto dei suicidi ucraini – quale avanguardia dei pavidi soldati Nato che si negano alla bisogna lo consegna alle pagine della Storia quale stolido seguace (si parva licet) dei condottieri che vollero le 'campagne di Russia' con centinaia di migliaia di morti: da Napoleone, appunto, a Hitler passando per il nostro Mussolini delle centomila gavette di ghiaccio.
Pollice verso e fuori i leoni elettorali. Questa gente malata va mandata a casa a giugno, prima che sia premuto il fatidico pulsante rosso della guerra termonucleare.
Le verità nascoste che riemergono dal fondo di un lago di menzogne. Il fondo di Travaglio sulla prima pagina di oggi.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante 8 persone e testo
Macron e l’invio di soldati in Ucraina: «Non è escluso se Mosca sfonda»
CORRIERE.IT
Macron e l’invio di soldati in Ucraina: «Non è escluso se Mosca sfonda»
Letture consigliate. E' stato tradotto anche in francese - facciamolo sapere al geniale Transalpino. 
Centomila gavette di ghiaccio - Wikipedia
IT.WIKIPEDIA.ORG
Centomila gavette di ghiaccio - Wikipedia

 
 
 

La nave dei folli.

Post n°3165 pubblicato il 03 Maggio 2024 da fedechiara
 

La nave dei folli, il bellicismo imperante e la fisica quantistica. 03 maggio 2023

La migliore della rassegna stampa di oggi ce la fornisce 'La Verità'.
'La settimana Santa della sinistra' definisce quella appena scorsa che annovera i due 'cannoni di Navarone' del 25 aprile di una Liberazione universale (paragonabile, mutatis mutandi, alla Pasqua di Resurrezione) e il Primo Maggio - un cannone da tempo inceppato, in verità, perché giorno di annose polemiche al calor bianco sul lavoro che non c'è, sull'assistenza dovuta (e negata) ai mitici 'poveri' di cui è ricco questo paese (il R.d.c. Aiuto!) più quella mezza milionata di annose recriminazioni politiche sinistre di cui è difficile dar conto perché occuperebbero più pagine di un elenco telefonico.
L'elenco telefonico di Atlantide, il continente sommerso.
Ma anche l'occhiello blu in cui si sottolinea il bellicismo insensato del nostro Mattarella non è male – con quel suo battere a grancassa con toni risorgimentali sull'Ucraina che si deve sostenere a botte di armamenti Nato spediti colà a tonnellate (Biden lo vuole e più non dimandare) e il paragonare che fa quella loro lotta di Liberazione alla nostra dei partigiani che ci 'portano via', chissà dove, chissà dove in questo nostro tempo di follia collettiva diffusa e accettata da tutti come la chiusura dei manicomi - e i matti a spasso allato dei criminali potenziali che infestano le stazioni delle grandi metropoli.
Ma anche l'editoriale di Travaglio su 'Il Fatto Quotidiano' merita menzione – con quel suo sottolineare l'esistenza storica di un Crosetto 1 e Crosetto 2 - il prima e il dopo di quando il nostro ministro della Difesa era una sorta di rappresentante delle industrie produttrici di armi (Leonardo) e sottolineava l'insensatezza di ostracizzarne la Russia e il prodigioso allineamento di oggi all'asfissiante Verbo Nato, che combatte la sua oscena guerra per procura in Ucraina e ce la spaccia quale guerra di democrazie versus autocrazie in cui siamo tutti coscritti e la paghiamo per intero nelle bollette energetiche e al supermercato.
Ci sarebbe anche da sottolineare l'intervento di Carlo Rovelli al Concertone del Primo Maggio – ridotto ormai ad una sorta di Speaker's Corner dove ognuno sale liberamente sullo scranno e dà la stura a tutto ciò che lo indigna (uccisione degli orsi feroci compresa), ma di lui, del noto fisico quantistico, preferisco citarvi il libro 'Cinque brevi lezioni di fisica' che potete trovare in libreria - e ci apre gli occhi della mente su quanto avverrà nel Terzo Millennio della I.A. e dei viaggi spaziali e, forse, il primo maggio di allora sarà giorno sereno dedicato allo studio della materia oscura e dei buchi bianchi e neri - e i nostri bis nipoti indosseranno gli abiti futuristici di 'Ritorno al futuro due' e parcheggeranno in doppia fila a mezz'aria sopra il tetto di casa, scendendo le scale retrattili dell'abbaino e carezzando il gatto meccanico che miagola e si struscia sui pantaloni meglio di un soriano di oggi.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "Spea kers' Corner"

 
 
 

Patrie di ieri e di oggi.

Post n°3164 pubblicato il 03 Maggio 2024 da fedechiara
 

Il mondo futuro degli zuzzerelloni e dei 'risvegliati' filo Nato. - 02 maggio 2022

Un mio congiunto mi ha suggerito, ieri, di 'non farmi il sangue amaro' e di non guardare più gli odiati tiggi di guerra, schierati come un sol uomo a favore degli interventismi cialtroni di armi pesanti fornite dai paesi Nato ai resistenti ucraini nella guerra per procura che combattono, e ce la spacciano per 'difesa della patria'. Patria, che strana e vetusta parola.
La patria, lo sappiamo, è un concetto parecchio elastico.
Da noi si è arricchita del Tirolo del sud e il confine al Brennero, grazie ai generosi trattati post bellici, ma in tempi di gloria nazionale massima e colonie annesse per virtù di 'burro o cannoni' era comprensiva dell'Istria e della Dalmazia.
Fate la tara sulla patria Ucraina e sulle sue guerre per procura dell'elastico Nato oggi massimamente (e stoltamente) teso fino alla cintura degli stati ex satelliti della defunta Urss.
Una guerra locale, questa dell'Ucraina, vecchia di otto anni e che, mentre enumerava i suoi molti morti (la stima è di oltre 15.000, una cifra pari o maggiore di quella del presente conflitto) e le nefandezze e le spaventose belluinità dei nazistoni Azov nelle regioni confinarie del Donbass e Lugansk, nell'Occidente opulento e riscaldato dal gas russo (senza le odierne fisime e gli orrori e lo stracciarsi le vesti dei 'risvegliati' filo Nato) nessuno si sognava di darcene contezza e di sbatterli ossessivamente in prima pagina - e la c.i.a. e gli istruttori Nato facevano il loro osceno lavoro nell'ombra di 'istruire' i combattenti ucraini e li stipavano di armi e sistemi satellitari dedicati.
Della serie: 'Estote parati, fratelli ucraini, che fra poco vi mandiamo a combattere i cattivi russi invasori.' Sotto serie: 'Andate avanti voi che poi, al giusto punto di cottura, arriva la cavalleria nordista con le testate nucleari e Putin cadrà e smembreremo la Russia e gloria all'Occidente vittorioso.'
Cercatevi, nell'emeroteca virtuale, la mappa ad hoc, pubblicata da Libero quotidiano, che mostra la grossa porzione della Russia vinta dalle armate Nato che andrà attribuita alla Finlandia e alla Norvegia e la Russia ridotta ad una Bielorussia appena più cicciotta dell'attuale.
Sogni di (vana) gloria. è vero, perché nel mezzo ci sta tutto l'armamentario termonucleare dei famigerati 'pulsanti rossi' che non si sa ancora bene quali città andranno vaporizzate ad est e ad ovest del pianeta con i relativi milioni di abitanti.
Chi sopravviverà vedrà e per le ceneri radioattive si troverà il modo di riciclarle e sorgeranno nuovissimi ospedali dedicati alla lebbra delle malattie del fungo atomico.
Il presente scenario si rappresenta sotto la sonnacchiosa reggenza di Biden-il Riequilibratore - e i suoi consiglieri geo strategici da tempo, nelle segrete riunioni al Pentagono, gli dicevano che il momento era quello giusto e gli consigliavano di riaggiustare gli sfilacciati equilibri est ovest che oggi premiano le economie dell'est (Russia e Cina) ricche di 'materie prime' - e l'Ucraina è diventato il casus belli per eccellenza per la riscossa dell'Occidente riunito sotto la sua accorta guida: 'Avanti Savoia!'.
Qui si fa l'Occidente o si muore. Tutti, nessuno escluso.
Il fungo nucleare è inclusivo per definizione e non distingue tra gli zuzzerelloni interventisti filo Nato amanti delle storiche 'fedeltà atlantiche' e i pretesi 'filoputin' vituperatissimi dalla stampa e dalle televisioni mainstream.
Una nuova, luminosa, era umana va a cominciare. Molto 'luminosa'. Chiedete quanto luminosa ai sopravvissuti di Hiroshima e Nagasaki ancora in vita.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante mappa e testo

 
 
 
 
 

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