Nebbie e dintorni

Finirà come nell'agosto del 2019 con Conte nella incomoda posizione del dimissionario che, alla Camera, sciorinava le sue recriminazioni e le acrimonie contro Salvini e piangeva a pieni singhiozzi il suo 'c'eravamo tanto amati'?

Perché è chiaro, qui e ora, che 'l'interesse del paese', di cui si riempiono la bocca quasi tutti gli esponenti dei partiti di s-governo che danno aria alla bocca davanti ai microfoni dei giornalisti arrapati (ci dica, ci dica, ci sarà la crisi?), l'interesse del paese c'entra come i cavoletti di Bruxelles a merenda (la troika, la troika!) ed è invece un Ok Corral e un 'Mezzogiorno di fuoco' – con Draghi col cappello alla Clint Eastwood e i pistoloni pendenti alla cintura che avanza lungo l'emiciclo e Conte piantato a gambe e mani aperte pronto a far fuoco e la colonna sonora con annessa campana dei film di Sergio Leone che scandisce il rintocco fatale.

Perché, al tempo delle politiche incarnate dai 'leaders' e dagli uomini della provvidenza di prestidigitazione quirinalizia, non c'entrano i pnrr o i decreti aiuti, quelle sono pillole sedative di una politica di palazzo che impedisce al popolo sovrano di dar fuoco alle polveri e consegnarci, finalmente! un parlamento dimezzato nei numeri – la sola scatoletta di tonno aperta dai 5S a cui ci si deve inchinare, il resto sono fanfaluche di un tempo in cui quei tali si dicevano rivoluzionari, ma erano macchiette grilline alla loro prima crociata.

Qui è una questione di 'soli uomini', veri e duri, che non accettano di diventare come i visconti di Calvino, dimezzati, con una parte buona e una cattiva che se ne vanno per conto loro a raccontare fanfaluche politiche e illudere i gonzi che tutto si fa 'per l'interesse del paese'.

Anche spegnere i condizionatori e portare i termostati del prossimo inverno a 17 gradi? Anche gettare benzina sul fuoco della guerra in Ucraina, spedendo vagonate di armamenti perché la guerra duri e se le diano di santa ragione sotto l'ombrello atomico e termonucleare che si minaccia?

Le scellerate scelte atlantiche d'antan si misurano con la locuzione 'l'interesse del paese'; l'idiozia di far parte obbediente e silente alle decisioni dei maggiorenti Nato, che si sono spinti fino alle porte dell'orso russo e lo cingono d'assedio, mostra il senso e la verità di cos'è 'l'interesse del paese' non le quattro cavolate che escono di bocca a quelli delle cadreghe parlamentari intervistati dai solerti giornalisti embedded, a partire da Giggino 'a poltrona, la cui scissione puzza lontano un miglio di operazione coperta ai fini di spaccare il Movimento e consegnarlo legato e imbavagliato all'uomo della provvidenza di turno.

Ci facessero il piacere di tacere e spargersi il capo di cenere. Forza che giunta è l'ora, cittadini, e infuria la battaglia per la democrazia. Quella di popolo. Gettiamo il cuore oltre l'ostacolo e facciamogli vedere 'di che pasta siam fatti' a questi inamovibili scrocconi di laute prebende parlamentari.