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'Crescendo' fatali.

Post n°2046 pubblicato il 13 Aprile 2022 da fedechiara
 

Chi non ha mai avuto un litigio degno di questo nome con il proprio coniuge o con il padre/madre o il fratello/sorella alzi la mano. E, se la memoria vi/ci aiuta, ricorderete come quei litigi sono stati connotati da scariche iterate e contrapposte di frasi/ragioni urlate dall'uno/a e dall'altra/o - e nessun ascolto da parte di entrambi i contendenti, bensì uno o più vaffa in finale e qualche oggetto fragile a terra o torta in faccia.
E' uno dei modi (il più in auge, in effetti) che abbiamo di relazionarci con il nostro prossimo – e va detto che, spesso, segue una riappacificazione/spiegazione e torna la pace in famiglia.
Spesso, non sempre. Si danno casi di annosi rapporti di inimicizia e perfino (uno è parecchio famoso, avvenuto agli albori della storia umana) di fratricidi e parricidi – rituale quest'ultimo nell'adolescenza e passato in letteratura: 'l'uccisione del padre', ben descritto da S. Freud e seguaci.
Ma se la modalità del 'crescendo' di insulti e minacce entra in politica e nel rapporto controverso fra stati sovrani (che già si erano guardati in cagnesco in passato) e non interviene uno (o più) soggetto/i terzo/i a moderare e intromettersi quando già è partito un primo pugno in faccia, allora siamo perduti.
E' il caso del 'crescendo' in cronaca delle minacce larvate (Svezia e Finlandia, che stanno per entrare nella 'cintura difensiva' (sic) Nato) e delle armi pesanti che Boris Johnson e la Germania hanno deciso di spedire in Ucraina. Mosse, entrambe, alquanto azzardate e pericolose perché non succederà che l'orso russo, in guerra aperta colà per le note ragioni, vorrà considerare quei doni come neutre e graziose elargizioni, bensì quali alleanze militari de facto e basterà un 'incidente di percorso' (così ben illustrato nel film 'Il dottor Stranamore' di Kubrik) per trovarci tutti trascinati nel terzo conflitto bellico mondiale, come paventa il buon Francesco senza saper bene cosa opporgli, a parte le sante benedizioni urbi et orbi delle quali facciamo incetta da decenni e le incorniciamo in salotto.
Ultimo appello alle 'genti di buona volontà' nascoste nei meandri delle segreterie politiche all over the world: 'Se il dado non è ancora tratto e vi/ci resta un po' di sale in zucca, che ne direste di fare un paio di passettini all'indietro tutti insieme e mandare a dire a mr Putin che non vogliamo vederlo come un 'nemico' storico, bensì come un 'compagno che sbaglia', ma si può redimere e accettare la proposta Nato di instaurare un cintura di stati neutrali intorno alla Russia.?'
Magari mandiamo proprio Francesco quale 'latore della presente' – il solo 'ambasciator gentile' rimasto su piazza a condannare insieme la guerra di Putin e quella per procura della Nato che manda quotidianamente armamenti leggeri e pesanti in Ucraina per far massacrare quanti più soldati sia possibile di qua e di là della linea dei fronti di guerra.
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