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« La città 'accogliente'...'Crescendo' fatali. »

Il croco solitario della 'verità'.

Post n°2045 pubblicato il 12 Aprile 2022 da fedechiara
 

Come siamo caduti in basso. Siamo giunti al punto che un sito internet, un giornale, una redazione televisiva devono affidare la loro pretesa autorevolezza e credibilità all'imbonimento televisivo, come un qualunque prodotto pubblicitario accompagnato da una musichetta orecchiabile ad hoc?
Non credevo ai miei occhi, ieri pomeriggio, nell'osservare il passaggio in televisione, insieme ad un gruppo di altre, fastidiose 'pubblicità ingannevoli' (quale non lo è?), di uno spot de 'Il Corriere.it' che raccomandava se stesso quale fonte credibile di notizie vere e affidabili.
Abbiamo davvero 'passato il segno', valicato uno storico Rubicone se un giornale dal peso sociale e politico de 'Il Corriere della sera' (un tempo soprannominato 'Il Corrierone') si riduce all'accatto pubblicitario del: 'Per favore, credeteci.' Credervi una beata fava!
Un giornale che ha ospitato firme letterarie di gran peso (Montale, Magris...) non può pregarci in ginocchio di 'credergli', di concedergli acriticamente la nostra fiducia.
Perché, in tempi di gente sveglia sulla rete che ne rintuzza quotidianamente le topiche (le sue e quelle degli altri giornali della cosiddetta 'stampa mainstream'), ne contesta le spudorate e acritiche affiliazioni alla Nato e le imbecillità palesi di pretesi reporters 'scemi di guerra' che ci fanno leggere e vedere quel che 'piace al direttore' nessuno può dirti: 'Io sono la Via, e la Verità.' e pubblicizzarlo in televisione.
Parafrasando quel Tale: 'La verità è una cosa troppo seria (e impalpabile e sfuggente) per poterla spacciare in tivù.'
Per dirla più sommessamente:
'La Verità – dopo quella del Cristo e dei suoi apostoli, anch'essa contestata con forza nei secoli a fil di spada - si conquista piano piano e giorno per giorno e riga per riga, mostrando, si, le 'evidenze dei fatti', ma premettendovi sempre un salutare: 'Non siamo in grado di confermare l'assoluta vericidità di quanto vi scriviamo e vi mostriamo.'
Nulla è quel che sembra, per semplificare e riportarvi alle molte 'verità' che trovate in internet e dovete, laboriosamente, districare la matassa, separare il grano dal loglio e 'farvene una idea'.
La guerra in Ucraina – con i troppi set cinematografici allestiti da Zelensky § Co di pretesi 'crimini di guerra' da processarsi qui ed ora e a tamburo battente davanti alle compiacenti telecamere 'amiche' è un 'caso da manuale' delle pretese verità che vengono pietosamente smentite il giorno dopo e i seguenti.
Siamo soli, ficchiamocelo nelle zucche, davanti ai computers accesi e navigando tra i siti dei fogli di stampa e le tivù, siamo soli e indifesi nella faticosissima 'ricerca della verità' - e ognora dobbiamo 'fare la tara' a questa e quella notizia propalata da chi e perché e con quali intenti propagandistici e per accreditare quale politica di potenza e/o di s-governo nazionale.
E' la nostra quotidiana 'fatica di Sisifo', il masso che spingiamo a forza di muscoli intellettivi su fino alla cima del monte, ma è destinato a rotolare a valle ed ognora dobbiamo caricarci di quella soma.
La Verità non la si trova sopra agli alberi, non è un fiore che sboccia a primavera, non è un prodotto pubblicitario ben confezionato e 'credibile' – non è neanche 'condivisione' e/o 'partecipazione', come pretendeva la accattivante canzonetta di Gaber ai tempi suoi e ne hanno fatto l'inno stolido del pd.
La Verità è, piuttosto, la 'solitudine dei numeri primi', una attitudine critica mai dismessa e ben sedimentata nelle menti, un croco solitario e infreddolito a lato di un sentiero asperrimo che non si coglie, bensì si osserva ondeggiare al vento, lieti di quel suo esistere solitario e del casuale incontro.
'Verità vo' cercando, ch'è si cara al mio core...' meditate, gente, meditate (e non cedete, per carità di patria, alla sirene pubblicitarie de 'Il Corriere.it').
Potrebbe essere un'immagine raffigurante fiore e natura

 
 
 
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