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« Le urne del nostro scontentoIl Lampione e la rana a ... »

Il futuro che nasce dagli occhi delle menti aperte.

Post n°876 pubblicato il 24 Maggio 2019 da fedechiara
 

 

Nei momenti di crisi, tempi di temperature politiche e sociali che si surriscaldano, succede quel che succede nella fisica quantistica: le particelle vanno in subbuglio e saltellano impazzite, l'acqua per la pasta quotidiana ribolle e a toccarla ci si scotta e bisogna mettersi in un canto e osservare con serenità quel che avviene, come si fa nelle comunità degli scienziati nei campus universitari.

E, nell'informazione, si nota l'impazzimento e l'inverosimiglianza delle cose dette per partito preso, per appartenenza attiva o passiva alla fazione di destra, sinistra, centro e anche lì occorre trovare un punto di osservazione defilato, se l'intento è di capire invece che di appartenere.

Perciò, in questi ultimi giorni di campagna elettorale impazzita, guardo più spesso i programmi di rai scuola, invece di rai news 24 - che è la trincea dei giornalisti sinistri (in senso lato) feriti nell'onore politico e che sparano a palle incatenate e lanciafiamme e bazooka le loro fake news di fazione contro la Lega, il governo giallo-verde e le prospettive economiche che ne derivano, a loro infiammato parere. 
A sentire quei faziosi nell'ordine: nubi di cavallette all'orizzonte, carestie, guerre e fame a causa dei populisti, pensioni tagliate e pensionati alla fame e assalto ai forni e sangue che scende dal cielo come pioggia, fascismi e squadrismi e camice nere alle porte e via divinando delle loro rabbie e frustrazioni un tantino esagerate, se mi è concessa la chiosa.

E su rai scuola, invece, passano i programmi di storia della scienza e mi gusto le adorabili querelles tra Einstein e Nils Bohr che disputavano sulle correlazioni spettrali delle particelle lontane tra loro e sul fatto che le cose esistono e agiscono solo nel momento in cui le si osserva. Come dire: il mondo inizia dalla mia personale osservazione, oppure, io sono il mondo e le cose che vi si assommano quando apro gli occhi della mente.

E, di seguito, passano i programmi relativi al multiculturalismo nelle metropoli di Toronto e Los Angeles – e il punto di vista del documentarista è quello di osservare il 'dopo' della immissione degli immigrati nel tessuto di quelle città e la loro creatività che finalmente vi si dispiega e si fa 'cittadinanza' e vera 'integrazione' e 'comunanza' di interessi e attività economiche varie e diverse.

Ed è il paradiso della convivenza possibile, quello che ci auguriamo tutti, sopratutto noi 'leghisti/fascisti/razzisti', che avvenga nei tempi più brevi possibili, - passato il momento caotico dell'afflusso impetuoso e non governato che ha creato i campi-profughi diffusi e l'accoglienza confusa e perciò rigettata e la clandestinità e la piccola criminalità che fanno seguito a questo s-governo delle cose e della vita associata degli uomini e delle donne. Insomma tutto il dibattere che si fa, in questi giorni di campagna elettorale, su ciò che siamo e non vogliamo o, come scriveva Montale: '...ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.'

Depositate nell'urna, domenica prossima, queste pacate osservazioni e i vostri punti di vista su un mondo che ri-nasce dagli occhi della vostra mente, cari e-lettori/trici, ne va del futuro della convivenza possibile e auspicata.

 

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Un fascio laser "tocca" un oggetto; un altro, a lunghezza d'onda diversa, scatta una fotografia: un esperimento sfrutta il misterioso effetto quantistico dell' entanglement

 
 
 
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