S_CAROGNE

Risposta tardiva. IPO, andrò in ordine: “In merito alla mancanza di commenti serali…2)-i commentatori. Visti i precedenti post da te scritti..con il feto che sguazzava e faceva i tuffi nel liquido amniotico, non si aspettavano la bomba di dover discutere temi così scottanti come la moratoria su pena di morte, aborto, la chiesa.” . La vita non è fatta solo di massimi sistemi, ma anche, o soprattutto, di quotidianità. Una non esclude l’altra e, a parer mio, non castra la possibilità di saltare (per chi ne sia in grado o per chi voglia) da nausee gestanti e Zie Ada, ad interrogativi più seri che necessitano di una pausa riflessiva. “Ci ricordiamo di LUI quando ci serve, quando ci serve un miracolo. Questa precisazione teologica spicciola, molto spicciola, per dirti che hai usato parole troppo dure ed irriguardose nei confronti di Sua Santità.” e ancora “almeno il lato “B” potevi evitarlo. In ogni campo, professione, religione ecc. ognuno tira acqua al suo mulino quindi se il Santo Padre, sapientemente voleva andare alla sapienza, i santi sapienti della sapienza, sapientemente dovevano acconsentire.” . Si, è vero, spesso ci ricordiamo di lui quando ci serve un miracolo e chissà che talvolta il miracolo che qualcuno chiede non sia un aborto. Stridente come frase, non trovi? Ma spesso reale. Religione, bigottismi ancora troppo radicati e morale cattolica figlia del "fa come prete dice e non come prete fa" arriva, talvolta a degli assurdi per me inconcepibili e inaccettabili. Non ho mai voluto lasciar intendere che il Santissimo Ratzinger (che, personalmente, non amo come figura religiosa, ma rispetto come uomo di indiscutibile cultura) non dovesse andare alla Sapienza, ANZI, nel mio “sapiente invito a casa”, intendevo esattamente il contrario. Il rifiuto ad un confronto dialettico (anche se le fonti in merito sono discordanti) è sempre negativo. Ritengo tuttavia, che “gli alti e scaltri prelati” abbiano saputo subito rigirare il coltello della loro parte, disegnando una vittima con colori, a mio parere, troppo marcati. Ed ecco la mia personale licenza sul lato B che non rinnego! Non mi scaglio contro tutta la chiesa. Né ho mai fatto nella mia vita di ogni erba un fascio. Ho vissuto in “religioso contatto” per ben otto e più anni. Conosco sacerdoti, suore (annessi e connessi di ogni grado) di grande umanità e indubbia valentia (discorso fin troppo ovvio come lo è per l'intero genere umano). MA ciò non toglie il mio sguardo critico e quanto più obiettivo possibile, verso Credi che non sono i miei e che non voglio, né vorrò mai, accettare sol perché infusi in virtù di una fede astratta che troppo spesso è lontana e incompatibile con la realtà. Fede, non vuol dire per me, accettazione indiscussa e ignorante (nel senso più puro del termine). Ho fede in ciò che vedo, o in cui credo perché Valore della mia esistenza; ho fede in ciò che accetto, ma con consapevolezza. Ultima e conclusiva annotazione. Per conto mio, non ho grossi problemi a comprendere che Lazio- Fiorentina possa tirare di più di un post. Anzi, quasi ne sono contenta, in questo mondo fatto ormai monitor di pc e di rapporti virtuali; questo perché alla partita collego una socialità fatta di birra, panino, rutto libero e scambio di sguardi che, a volte, può dare molto di più di un blog. Quindi, “non temere”, i miei post sono aperti ad ogni aspettativa possibile e non presumono di dover avere attenzione! Panglos: PERFETTAMENTE IN SINTONIA e ACCORDO CON OGNI PAROLA DEL TUO COMMENTO. Aggiungo solo che, l’aborto e le sue problematiche, non hanno, per me, scadenze e tempi di differenza tra feto ed embrione. Una mia amica ha deciso (dolorosamente) di abortire al sesto mese, cioè non appena scoperta la gravissima malformazione di sua figlia, tale da non consentire alla creatura, già formatasi, alcuna una possibilità di vita umana. E’omicidio questo? E secondo voi è stata una scelta facile, lo è tuttora? Allora, il (mio) punto è questo: il linea di principio non sono affatto favorevole all’aborto. Ma ritengo che le linee di principio lascino il tempo che trovano quando si scontrano con la vita e gli incidenti di ciascuno e penso che NESSUNO qualsiasi sia il suo abito, laico, religioso, credente, cattolico, buddista, sciamano…Papa, Antipapa… debba metterci il becco. Un rispettoso silenzio delle scelte altrui è per me doveroso. Kleo, PERFETTAMENTE IN SINTONIA e ACCORDO CON OGNI PAROLA DEL TUO COMMENTO (repetita iuvant!) Saretta, scusa la lunghezza, non commento più per una settimana! ;))) A prestooooo!