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Sara
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Vecchio Paz
Esistono persone al mondo, poche per fortuna, che credono di poter barattare una intera Via Crucis con una semplice stretta di mano, o una visita ad un museo, e che si approfittano della vostra confusione per passare un colpo di spugna su un milione di frasi, e miliardi di parole d'amore...
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Post n°518 pubblicato il 29 Maggio 2009 da delilah79
Il mio sangue è misto. E’ acqua e vino. E’ gitano, borghese . E’ padre e madre. Paesi del Capo di Leuca. E’ calura debilitante d’estate, muschio su rocce umide d’inverno. Il mio sangue è scirocco d’Africa e pioggia battente tra foglie verdi di ulivi fieri. Il mio sangue è mondo e terre ignote, è tensione costante. E’ infetto. E’ ferita che tutti temono di leccare. E’ malato di costante insoddisfazione. E’ contraddizione, paura. Il mio sangue è un ribelle in cerca di sedativo. Il mio sangue sei anche tu. Il lavoro mi ha portato in uno dei paesi che hai abitato. I tuoi piedi, come i miei, in moto perenne, forse in circolo. Ero sola e la macchina seguiva strade sconosciute, riconoscendole. Sono arrivata sotto casa tua. Il bar Policarita è fermo a come lo hai lasciato. Il palazzo è pressappoco uguale, qualche ristrutturazione che non ha modificato la sostanza. Casa popolari. Ultimo piano? Non ricordo più. Ho conosciuto poco quell’appartamento. Quando mi hai abbracciato eri già a Lecce. Eppure ogni tanto “impazzivi”, così dicono loro, e volevi tornare a casa tua, così dicevi tu. Venivo a trovarti ed era pasta con la ricotta e rimescolio di cassetti e ricordi. Tuo marito, i tuoi figli, le cose che non avevi fatto. Troppe. I cibi che non avevi mai mangiato in vita tua. A volte era solo un accertarsi che stessi bene e che avessi chiuso il gas. Poi, lentamente, ti sei riparata in un mondo a parte, chissà quanto fosse vero che non capivi più o quanto tu ti sia presa beffa di me, di noi, poveri stolti in questa affrettata corsa senza tempo, né meta. Dal Policarita ho comprato due pasticciotti, tre perate e un fruttone. Ora sono sul tavolo. Chiusi nella carta della pasticceria. Non so se li mangerò. Che ne sarà del mio sangue così simile al tuo, me lo puoi dire? Aprirò il mio gusto a ciò che ancora non so? Ed il mio corpo verrà lavato come io ho lavato il tuo e, se sì, riuscirò ad insegnare a quelle mani, a quegli occhi quello che tu hai insegnato a me nel tuo solitario alfabeto di suoni? L’ultima volta che ti ho visto mi hai guardato dritto negli occhi e dopo avermi chiamato distintamente, mi hai chiesto con chiarezza “Come stai? Stai bene?” “Sì.” , ti ho risposto, e tu mi hai sorriso e hai ribattuto dicendo “Bene.”; poi sei sparita di nuovo. Mi manchi. Accade perché nella tua pazzia riconosco le mie vene, ma il mio sangue non è ancora pronto per l’evasione. Aspettami.
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La Sciura (?) Sara
Che intendi esattamente "che legame ho" con la serpe? Alcuno, direi... Ma delle disgrazie si sa sempre dopo, di solito quando è troppo tardi.
Ti prego, non attaccare anche tu (come alfred con l'autobiografico. E'un post, stop. ;)
Intanto riparte la giostra e ritorno a lavorare... A poi.
P.S. Panglos con una sola "s"... grazie.
Panglottino, amor, ben ritrovato! Faccina? Faccina: :D !
Nonostante tu non conosca tutti i profumi del salento, quello del primitivo (insieme al suo sapore) è già un ottimo inizio!
Tratteggiato, appena, appena accennato così che ognuno può ritrovarci un po' di sé...
Comunque, mi eccita, dai, insultami finché non ci bannano!!!
Vado a preparare il merluzzo al pomodoro e l'insalata... stasera cenerei volentieri con voi sciagurate autrici...
è troppo tempo amore che noi giochiamo a scacchi
mi dicono che stai vincendo e ridono da matti
ma io non lo sapevo che era una partita
posso dartela vinta e tenermi la mia vita
...
e non c'è niente da capire
Laddove descrivi la ridda di commenti al post precedente come siparietti tristi dimostri di non aver seguito la vicebda in tutto il suo svolgersi... nel caso tu l'avessi seguita dimostri di non averla capita... sorry, ma questo è.
Cercherò di essere sintetico e schematico.
Compare su S_CAROGNE un demente, Katawanga, per voi visi pallidi 4formaggi. Costui si propone come muratore di Carrara in cerca di una "morosa". Inoltre si propone come leccapiedi di Sara e squallido denigratore del sottoscritto... se dico "squallido" non lo dico perché denigra me, ma perché lo fa con squallore.
Chiunque abbia bazzicato il WEB da più di mezz'ora sgama che si tratta di un demente: glielo faccio notare. Il lessico non è da muratori ma da dementi, un Carrarese mai direbbe "morosa", il disegno è fin troppo evidente: rompere i coglioni a me.
[2] Quando si viene sgamati si hanno due possibilità: smettere di rompere i coglioni ed unirsi alla compagnia. Questa possibilità è stata da me offerta più volte al demente (educazione dei figli / fedeltà e adulterio), lui l'ha rifiutata preferendo continuare a fare il demente, cosa che poi scopriremo venirgli del tutto naturale.
La seconda possibilità che si ha è salutare cordialmente, rammaricarsi perché lo scherzo non è riuscito e togliersi dai coglioni.
Fra queste due possibilità il demente sceglie la terza: continuare imperterrito a rompere i coglioni in maniera demenziale ed infantile.
L'ottusità di non capire che quando uno è stato scoperto perde la sua componente ludica e mantiene solo quella sadica... ossia infantile rottura di coglioni.
Costui afferma di aver avuto con Sara uno scambio di messaggi piccanti, addirittura di essere stato con Sara così in intimità da essere stato ferito dal body di Sara... mancava solo che pretendesse che noi credessimo che lui fosse la reincarnazione di Cristo!
Il quesito che si è affacciato nella mia mente è: Come levarsi dai coglioni un idiota demente in pieno delirio di onnipotenza? La risposta non poteva che essere facendolo interloquire con uno demente almeno quanto lui...
Se ritorni al post precedente troverai un mio commento che cita una (bellissima) canzone di De André. Era da intendersi: io con una testa di cazzo come questo idiota non voglio avere nulla da spartire (nemmeno l'ora di libertà) se non la demenza. Mi sono imposto di non fare più commenti che non fossero indirizzati a Katawanga della tribù degli Chaohini... non ne troverai se non quello dove dico a Sara che si tratta di Tranfert ossia identificazione con l'idiota
L'idiota dopo un po' ha capito che non era più aria, che da allora inpoi sarebbe stato trattato per quello che era... da idiota, da demente.
Ruttando e scurreggiando ha deciso di levarsi dai coglioni...
Benedettuccia mia, per sempre adorata, mi hai costretto alla più triste delle operazioni per un umorista... spiegare il senso delle sue battute.
Diciamo la verità, ha fatto una tale figura di merda come 4F che non gli resta che cambiare... io sono qui!
La raffica di commenti demenziali imbrattava il monitor rendendo poco fruibile lo spazio dedicato ai commenti.
Io mi sono detto Se deve essere un porcile che lo sia fino in fondo!.
Porcile è stato...
Il mio mettere l'interlocutore demente di fronte ad uno specchio equivale a quel vaffanculo detto nella vita reale. Qui la comunicazione affinché sia efficace ha bisogno di ripetizioni e necessita di un respiro più ampio che nella vita reale.
Io resto del parere che quello scambio costituisca un eccellente esempio di conoscenza della comunicazione webbica mista a conoscenza dell'animo umano. Sciocco è chi ha tenuto quell'atteggiamento oltre i limiti dell'intelligenza, saggio chi ha messo davanti allo sciocco uno specchio nel quale riflettersi e vedersi così come appariva dall'esterno.
e cancello il tuo nome dalla mia facciata
e confondo i miei alibi e le tue ragioni
...
Ora le tue labbra puoi spedirle a un indirizzo nuovo
e la mia faccia sovrapporla a quella di chissà chi altro
ancora i tuoi quattro assi, bada bene di un colore solo
li puoi nascondere o giocare come vuoi
o farli rimanere... buoni amici come noi
Rimmel
P.S. La canna non ce l'ho, ma le mani nelle mutande me le sono messe...
Cinismo? Non totale. E' un dato che io non abbia particolare predilezione per gli infanti. Specie quelli scassaminchia delle ultime generazioni. Se però capita la mosca bianca, educata e composta, allora posso accennare lievi punte di simpatia.
Il lavoro, quindi. Vabbè, vedi di non assentarti ancora così a lungo, però!!!
Buongiorno!