S_CAROGNE

Pensieri, parole, opere, omissioni.

Sara mi costringe a postare di domenica. Avrei più post in mente che svaniscono nel momento esatto in cui decido di trasferirne il senso in parole (di senso). Inoltre, mi blocca la sua minaccia: Vedi di non scrivere i tuoi soliti post patetici! Ci potrebbe essere formula più svilente per tarpare le ali al libero (e tendenzialmente romantico) pensiero? Detto ciò, pertanto, riproporrò lo schemino dei dieci pensierini complessi e profondissimi frutto della settimana appena conclusa e di buon auspicio per quella che verrà.

1. Lo scirocco imperversa. Piove pioggia di sabbia, sporca le auto e peggiora la mia artrosi cervicale, donandomi un perenne mal di testa. Durerà fino a giovedì. Me ne farò una ragione al pari della ricrescita dei capelli che necessiterebbe del tempo di andare dal parrucchiere (tempo che non ho).
2. Dare da mangiare al gatto del tuo ex è un compito gratificante se ti permette di avere le chiavi della sua casa, “scofanarti” (leggi abbuffarti compulsivamente) il contenuto del suo frigo, finirgli le scorte di alcool, annegargli il basilico e orchidea,  intossicargli il gatto (che andrà a diarrea per i prossimi cinque giorni, magari sul suo divano nuovo, avendo io per puro caso dimenticato di chiudere la porta del salotto).
3. Se si dovesse realizzare il sogno che feci a 9 anni in cui la mia bisnonna mi prediceva un incidente stradale e morte certa a 41, spero almeno sia morte “secca”. Vantando presuntuosamente, in questa dittatura-finta-repubblica, il mio personale Habeas Corpus e non accettando la tortura del tubicino per l’alimentazione artificiale, preferirei fare i conti con il mio Dio a quattro occhi senza passare dal suo Emerito valvassore in sottotacco.
4. Ho letto che in Burundi c’è il carcere di Bujumbura, dove uomini donne e bambini sono segregati insieme. Dove regna la violenza e l’uso delle armi, dove la diffusione di Aids è altissima e dove alcuni bambini, nati lì, sono vissuti sempre e solo lì. Come non aver pensato prima che in quel posto, come altrove, in Africa, l’uso del preservativo può solo complicare le cose, non migliorarle.
5. Ho scoperto che Taranto è la città più inquinata d’Europa e che le sue tre industrie più importanti: Ilva, Eni, Cementir non pagano l’Ici al Comune dal 1993. Ed ho scoperto che un amico - il cui padre ha lavorato all’Ilva ed ora è ammalato di cancro al polmone - pensa che se ti danno un lavoro lo devi accettare qualunque esso sia. Forse in Italia le cose non potranno mai cambiare realmente.
6. Gran Torino. Gran bel film.
7. Devo necessariamente dimagrire. Domani, lunedì, si riparte con i puntuali buoni propositi. In verità, non è il corpo che vorrei ritrovare, ma sono le pieghe del viso e l’ombra pesante della stanchezza che mi piacerebbe eliminare.
8. 17° Festa della Primavera FAI. Luoghi di solito chiusi al pubblico, aperti per l’occasione. Mi chiedo com’è che il carcere dei BoBò, Lecce, mi sia stato spacciato solo come “Complesso Monastico dei Missionari Vincenziani”, senza fare cenno alcuno all’uso penitenziario cui quell’edificio è stato adibito fino al 1997. Misteri della fede… vincenziana.
9. Non ho abbastanza soldi nel portafoglio per fare tutto quello che vorrei. Il problema è che sono donna di non eccessive pretese, per cui la crisi si profila grossa e di difficile risoluzione a breve termine.
10. Fiducia.