S_CAROGNEAvvertenze: questo è un blog, bipolare come i più comuni disturbi dell'umore |
Sara
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Vecchio Paz
Esistono persone al mondo, poche per fortuna, che credono di poter barattare una intera Via Crucis con una semplice stretta di mano, o una visita ad un museo, e che si approfittano della vostra confusione per passare un colpo di spugna su un milione di frasi, e miliardi di parole d'amore...
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Post n°307 pubblicato il 28 Maggio 2008 da erbavoglio_70
(Last night I dreamt that somebody loved me.) Fisso l'immobilità del mondo intorno a me, che visto dal mio letto sembra in frenetico movimento. Sono solidamente ancorata ai miei ricordi, anche a quelli immaginari, alla fissità delle mie scelte, al sangue che scorre uguale nelle vene, senza riciclo. Quando avverto forte il peso di un futuro già scritto, il mio corpo lentamente, impercettibilmente, si flette, si inarca, scioglie i legami. E diventa contenitore di liquide sensazioni, di fluidi pensieri, di armoniose corrispondenze. La parola, allora, ghermisce le emozioni e si libra in volo. Inconsistente. Eterea. Ma non ha ali resistenti, sola si annoia e presto soccombe alla legge di gravità, torna giù, mi colpisce, mi inchioda. Le parole che non ti ho detto, per scelta o per amore, le scrivo. Affido loro il mio dolore, almeno parzialmente, perché non urlano abbastanza, sembrano rassegnate. E banali. Non scuotono come il pianto, non palesano l'urgenza di empatia, di silenzio, e non stringono fino a soffocarmi. Piuttosto ci allontanano, confondendosi in mezzo a mille frasi scritte per qualcuno che non sei tu. Se solo le emozioni potessero sublimarsi, piuttosto che liquefarsi, non rimpiangerei quel fluttuare incosciente reo di avermi illusa dell'unicità del mio sentire. E la scrittura sarebbe solo un innocuo esercizio di stile. |
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Noi a raccattar cotone quì nel profondo sud e lei, novella Ohara, in giro per spasimanti.
Se non ti garba la Ohara, e visto che sei sui monti, trovati un bel pastorello tipo Peter. -ipo-
Mentre leggevo mi dicevo... "Erba ci sta prendendo tutti per il culo, questo è un esercizio di stile"...
Bellissimo erbuccia, nei miei ricordi sarà collocato accanto a "Il vecchio e il mare".
Come va lì a Baratti, hai azzannato qualche squalo?
(Perché, altri hanno mai avuto l'ardire di darti un voto?)
1)Le famose cozze di cui ieri, con due polipetti e seppioline (non quelle alla Panglos) da far assaggiare crude;
2)8 - 9 kg. di spaghetti e 2-3 di farfalle (contieniti con queste ultime)
3)Orecchiette e cime di rape (altrimenti ti cacciano)
4)Del formaggio con i vermi (tipico dei pecorai della murgia);
5) Capisco che per te è difficile da reperire.. ma almeno un “FUSTO” da 20 lt. di olio d’oliva ex extra-vergine lo hai caricato??
6) Una botte (minimo 100 lt) di Primitivo di Manduria. Da non scolarsi durante il viaggio;
Bene un’ultima raccomandazione..anzi tre:
a) Quando parli con i toscani, mi raccomando..usa un linguaggio aulico, senza inflessioni dialettali facendo sfoggio della tua cultura enciclopedica. Cita Dante e scorda Erba e Deli (senza offesa);
b) Attenta quando sei a cena o a pranzo, ricorda che i commensali non sono Yay o Gheghe o come diavolo si chiamano. Sei al desco dell’aristocrazia toscana quindi non mangiare con le mani, soprattutto se ti servono “brodo”.
c) Non oso pensare all’abbigliamento che hai teco indi stendo un velo (ne avessi almeno portato uno) pietoso.
Torna quanto prima perché, impossibile a dirsi, oggi pomeriggio attraverso il monitor, mi è parso udir l’erba sogghignare.
Forse è stata la pepata di cozze con parmigiana ripiena affogata nel Primitivo di Manduria.
–iposatollo-
copiaincollo
Prodotto con formaggio Grana o Bagoss mal riusciti. Si fa prendere alle forme mal riuscite un'azione fermentativa molto avanzata sino alla comparsa dei vermi; è quindi un formaggio in fase di decomposizione con la presenza di vermi saltellanti. Prodotto nei mesi caldi nelle campagne lombarde. -ipo-
Un lettore finisce inevitabilmente per assorbire lo stile dell'autore. Nel leggere il pezzo di Erba ci si rende conto subito che non è nel suo stile; il lettore viene sommerso da una cascata di parole che sembrano concatenarsi non perseguendo un obiettivo comune, ma richiamandosi l'un l'altra per assonanza, musicalità, appartenenza ad un lessico omogeneo.
Il lettore resta stupito, la lettura procede delineando un interrogativo: dove mi sta conducendo, all'interno dei suo pensieri o all'interno delle sue parole?
Lo scritto si chiude con una risposta a questo quesito.
Terminata la lettura si ha l'impressione di aver preso parte ad un gioco, l' "esercizio di stile".
Le pulzelle di questo blog non hanno bisogno di essere difese... il problema si pone in altri termini... sono i frequentatori di questo blog che detestano le teste di cazzo, se le stesse poi sconfinano nel patetico alle stesse consigliamo di sintonizzarsi su una qualunque trasmissione di Maria De Filippi. In questo caso, le patetiche teste di cazzo, si troveranno in un contesto più assonante al loro sentire.
Io sto ad un suddito come tu stai ad un essere umano, io sto ad Emilio fede come tu stai ad una persona intelligente...
Anche il mio era un semplice sfottò... ho semplicemente intonato i miei strumenti su una tonalità che TU hai proposto.
Io lo so già come finirà... quando tornerà Sara mi dirà che sono un attaccabrighe e che faccio scappare i visitatori... per farmi perdonare dovrò prometterle di non dire parolacce per almeno tre post.
il testa di cazzo non è stato usato per offenderti, ma in sostituzione del più casto sembri essere un tantinello aggressivo. Ripeto che la scelta di una terminologia oscena è stata solo un'intonazione dei miei strumenti lessicali su una tonalità che tu hai proposto usando l'espressione urlata in capslock CAGATA PAZZESCA.
Se si sceglie di giocare con le parole si deve mettere in preventivo la possibilità che qualcuno faccia altrettanto.
Stammi bene e non odiarmi troppo, se puoi.
(1) Quando si fa una citazione si intende fare un'asserzione prendendo a prestito parole di altri... tu hai fatto tua l'espressione CAGATA PAZZESCA (perdonami se non ho riconosciuto la dotta citazione fantozziana).
(2) Nel fare tua quell'espressione hai propsto una tonalità sulla quale io ho intonato i miei strumenti... testa di cazzo... aveva quest'unica funzione: se tu usi un linguaggio aggressivo lo uso anch'io.
(3) Ciò che si evince dalla raccolta di frammenti di miei commenti è che i miei strumenti hanno suonato più a lungo e meglio dei tuoi.
Non so cosa sia imbufalirsi sul web... di solito sono io che faccio imbufalire gli altri.
Senza rancore ti ritendo il ramoscello di olivo...
Ah, una cosa tengo a precisare: ho visto solo che hai un blog dalla buona impaginazione, ho letto le prime righe e sembra interessante; quando ho detto che è una cagata pazzesca, era, appunto, voglia di giocare... magari poi ci do un'occhiata.
Ciao!