S_CAROGNE

Train de vie

Negli ultimi giorni ho notato un calo del desiderio in pvt. Solo ora ho capito la ragione.

Anche il maschiolibero italiano ha saputo della buona nuova ed è emigrato in Germania, stanco di paroline dolci e proposte virtuali,  ma ovviamente non per cercarsi un lavoro.

Non fingete di non sapere: il Liebesexpress, l'espresso dell'amore, lo conoscete anche voi.

Il post risulterà quindi vagamente interessante solo per Panglos, il nostro troll cucciolo, unico che cazzeggia sul blog senza mire sessuali (sul nostro conto).

Allora, Panglos mio adorato, ti spiego.

Dato che non c'erano abbastanza agenzie matrimoniali, giochi televisivi, serate in discoteca, chat e Cupidi vari in giro, in Germania hanno avuto una grande pensata.

Un treno per soli single (per prenderlo dovete andare da Norimberga a Monaco -binario 13, numero che forse porta sfiga dalla data di creazione del nostro blog- o viceversa).

Due ore per fare quello che molti in trentacinque anni (e il pensiero cade leggero su Sara) non hanno potuto: trovarsi una fottuta anima gemella (almeno per una settimana).

La  Deutsche Bahn si dice soddisfatta (ma io non posso evitare di chiedermi: a loro che cazzo importa se due si amano o no? L'importante è viaggiare, e forse da single si fa molto di più) perché

alla fine del primo viaggio 64  incontri su cento si sono conclusi con la decisione comune di scambiarsi indirizzi, numero di cellulare ed e-mail. Cosa? Delle due una: o i tedeschi sono di bocca buona (Sara cosa aspetti? vai lì: forse prendono pure te) o la disperazione non è una prerogativa del nostro blog.

La terza, cui sta pensando Marconotturno, è da scartare: queste persone non sono prosaicamente alla ricerca di una avventura extraconiugale perché sono davvero single: lo devono provare (ed ecco, penseranno in molti,  oltre all'inutile spreco delle bomboniere, un altro punto a favore delle coppie di fatto).

Il tutto funziona in modo molto triste: offrono da bere e da mangiare robaccia tedesca, poi  appiccicano un numero sulla maglia (come avere un nick di regime, insomma, ma con la vostra bella faccina e il resto del corpo a fare da contorno, cosa che non sempre è un vantaggio) e poi tutti seduti in vagoni, forse non  sporchi come i nostri, ma ahimè decorati con cuoricini e palloncini!

Un animatore (sic!) annuncia che avete dieci minuti di tempo per conoscere un esemplare dell'altro sesso (disperato come voi), poi gli uomini si devono alzare e cambiare poltrona. Ora: io credo che di botte di culo nella vita se ne abbiano poche. Meglio forse non stare appiccicati davanti a un monitor tutto il giorno, e concedersi il gusto di incontrare, alla maniera classica, l'anima dalla quale divorziare.