Blog
Un blog creato da sara_1971 il 13/07/2007

S_CAROGNE

Avvertenze: questo è un blog, bipolare come i più comuni disturbi dell'umore

 
 

Sara

 

AREA PERSONALE

 
 

Vecchio Paz

Esistono persone al mondo, poche per fortuna, che credono di poter barattare una intera Via Crucis con una semplice stretta di mano, o una visita ad un museo, e che si approfittano della vostra confusione per passare un colpo di spugna su un milione di frasi, e miliardi di parole d'amore...

 

Cuor di Carogna

[01] ... [02] ... [03] ... [04]
[05] ... [06] ... [07] ... [08]
[09] ... [10] ... [11] ... [12]
[13] ... [14] ... [15] ... [16]
[17]
... [18] ... [19] ... [20]
[21] ... [22] ... [23] ... [24]
[25] ... [26] ... [27] ... [28]
[29] ... [30] ... [31] 
... [32]

 

Diario di una gravida

[01] ... [02] ... [03] ... [04]
[05] ... [06] ... [07] ... [08]
[09] ... [10] ... [11] ... [12]
[13] ... [14] ... [15] ... [16]
[17] ... [18] ... [19] ... [20]
[21] ... [22] ... [23] ... [24]
[25] ... [26] ... [27] ... [28]
[29] ... [30] ... [31] ... [32]
[33] ... [34] ... Il parto

 
Citazioni nei Blog Amici: 216
 

 

« Superquark – Il bibliotecarioIl tango delle discussioni »

L' Amleto insabbiato.

Post n°689 pubblicato il 05 Settembre 2010 da delilah79

A volte penso di non saper vivere la vita. Di non esserne capace. Questa vita. Che poi è l’unica che ho. Perché, ammesso ce ne siano altre dopo, non è detto che si abbia memoria delle precedenti che, forse, dovrebbero insegnare qualcosa. Mi chiedo perché.
Oggi, mentre ti guardavo, non capivo come mai ho sempre provato ribrezzo per quelle collanine d’oro che fanno tanto perfetta catechesi e che tu e le tue sorelle indossate dal giorno della prima comunione.
Non ho mai primeggiato nello sport, anzi per dirla tutta non l’ho mai praticato seriamente. Non ho mai avuto costanza nel seguire la Messa e la parola di Nostro Signore Gesù Cristo, sebbene provenissi da una dura gavetta monacale. Non ho mai fatto campi scuola e non sono mai stata scout, non ho mai amato l’attivismo corale ed ho sempre manifestato serie forme di irascibilità al primo (inutile, idiota) tentativo di accendere il fuoco con i legnetti. Non conosco l’intero albero genealogico della nostra Famiglia e non mi è mai venuto in mente di portare reverenze nei confronti di nonni defunti mai conosciuti e di prozie esistenti senza barlume d’udito. Non amo visitare i cimiteri. Mi rimproveri anche questo.
La mia esistenza ha sempre rifuggito l’ordine, anche inconsapevolmente. Insomma, io non come te. Io non a tappe preconfezionate. Io in ritardo. Tu precisa. Tu nei tempi. Tu felice, sposata con un uomo (l’unico ed il primo che “colse il fiore”) che ti ama. Hai una casa, hai un lavoro (a tempo indeterminato e con possibilità di carriera).
La mia casa è il punto interrogativo che mi porto dietro come un guscio soffocante che non riesce più a contenere i miei dubbi. Il mio lavoro è un puzzle incompleto e caotico di possibilità da afferrare senza domandarsi che posto ha il volere afferrarle.
Sarebbe stato diverso se anche io avessi accettato quella catenina d’oro al collo? E’ quello che cambia il finale? E poi, l’avrei davvero sopportata quella catena? La sopporterei oggi che, guardandola al tuo collo, mi suscita così tante perplessità?
Sbando e non ho idea di quale sia la meta. Non ne ho una in nessuna direzione. Questo rende liberi? Forse rende solo immaturi e dediti alla fuga.
Forse indossando i tuoi panni starei bene. Forse soffocherei dopo poche settimane. Il punto è che non sono i miei panni, le mie gonne zingare rattoppate con gli anni, sporche della resina delle sedute non compunte; non sono i miei tarocchi, abbandonati; le mie anche calde, forti, appassionate; le mie finte perle, la mia repulsione per l’oro, d’altare e non.
E le dita intessono uncinetti e le mani imparano l’arte della cura tramandata con gli anni, con gli sguardi con i silenzi.
Mi sono persa. Qualcuno venga a tendere la mano. Qualcuno senta il mugolìo insofferente e disturbato.
Non so dove dirigere il senso. Non so se c’è un senso che non colgo e che, chissà, nel mio finale mi vedrà più soddisfatta e felice. Mi vedrà soddisfatta e felice senza “più”.
Settembre. Anche l’inizio di una corsa può considerarsi un traguardo. Uno “start” al quale potresti decidere di venire meno. I richiami sono ricominciati. Il dover esaudire preme sull’essere. Quest’anno sono chiamata ad una prova di forza.
Ci rivedremo la prossima estate. Tu con i tuoi marchingegni del Nord per scacciare dal giardino i topi del Sud. Tu con una pancia che, sono certa, conterrà il futuro a venire. Tu che rimbrotterai, perché quella lapide non ha una violetta. Tu con la tua catena d’oro al collo.
Io con sandali di cuoio e con un solo orecchino. Io vagabonda. Io combattente. Io Io, perché proprio non so essere diversamente e va bene così.
Buon anno.

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

 

Erba

erba_blog

 

Istruzioni per l'uso

Prima di scrivere minchiate a caso leggi

 

ULTIME VISITE AL BLOG

mercantediprofumicassetta2io_chi_sonosognoinfinito3jack_torrance_0zapata71panglosgeometra540PerturbabileLondon.JArianna1921je_est_un_autremariondgl13yyossaryan
 

ULTIMI COMMENTI

NAUFRAGHI SPIAGGIATI

counter
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

FACEBOOK

 
 

C'è post@ per me

[01] ... [02] ... [03] ... [04]
[05] ... [06] ... [07] ... [08]
[09] ... [10] ... [11] ... [12]
[13] ... [14] ... [15] ... [16]
[17] ... [18] ... [19] ... [20]

 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963