Blog
Un blog creato da sara_1971 il 13/07/2007

S_CAROGNE

Avvertenze: questo è un blog, bipolare come i più comuni disturbi dell'umore

 
 

Sara

 

AREA PERSONALE

 
 

Vecchio Paz

Esistono persone al mondo, poche per fortuna, che credono di poter barattare una intera Via Crucis con una semplice stretta di mano, o una visita ad un museo, e che si approfittano della vostra confusione per passare un colpo di spugna su un milione di frasi, e miliardi di parole d'amore...

 

Cuor di Carogna

[01] ... [02] ... [03] ... [04]
[05] ... [06] ... [07] ... [08]
[09] ... [10] ... [11] ... [12]
[13] ... [14] ... [15] ... [16]
[17]
... [18] ... [19] ... [20]
[21] ... [22] ... [23] ... [24]
[25] ... [26] ... [27] ... [28]
[29] ... [30] ... [31] 
... [32]

 

Diario di una gravida

[01] ... [02] ... [03] ... [04]
[05] ... [06] ... [07] ... [08]
[09] ... [10] ... [11] ... [12]
[13] ... [14] ... [15] ... [16]
[17] ... [18] ... [19] ... [20]
[21] ... [22] ... [23] ... [24]
[25] ... [26] ... [27] ... [28]
[29] ... [30] ... [31] ... [32]
[33] ... [34] ... Il parto

 
Citazioni nei Blog Amici: 216
 

 

« Non recidere forbice quel volto+++ »

***

Post n°587 pubblicato il 05 Novembre 2009 da delilah79

Der Mussolini

 

Avrei dovuto capirlo da subito. Dalle premesse, dalla Capo che come cacio su maccheroni scotti si era messa a darmi incombenze improrogabili proprio per quei giorni, dal malumore della sera prima, dallo strano non riuscire a sorridere della partenza. Già, partenza. Per non soffocare si dice che, di tanto in tanto, sia bene programmare una fuitina (leggasi breve fuga). Questa l’avevo programmata da agosto, pardon, l’avevamo programmata, io, l’amico storico, la nuova fiamma di costui, il “di lei” amico, gay.
Brava gente si dice quando non si ha da parteggiare né per carne, né per pesce, ma si gode di una comoda soluzione di mezzo tendente a sviluppi psichici positivi.
Si parte. 29ott.-2nov., ponte dei morti (altro segnale non indifferente che non colsi).
Il viaggio in aereo è deliziato da un allegro gruppo di Martano (paese della provincia di Lecce). Sei uomini, cinque donne. Età media 45. Le “lei” procaci femmine scollate, toniche e dal french  impeccabile (prova che a. il tempo speso il palestra o nel letto dell’amante ha ben rassodato i muscoli; b. non hanno un cazzo da fare tutto il giorno), non smettono di ingurgitare liquirizia, lavarsi le mani con amuchina gel (che si sa, in tempi di suina è pezzo cult), saltellare dalle loro postazioni verso quelle dei maschietti per sbattergli in faccia seni all’ultimo stadio della resistenza contro la forza di gravità (il che significa corridoio dell’aereo affollato come i negozi il pomeriggio della Vigilia di Natale) e leggere interessanti pezzi di cultura tratti da Confidenze - noto giornale apripista dei cambiamenti sociologici in atto - come: “Maria Grazia Cucinotta: Ora sono pronta per un altro figlio”, oppure, “Ho perso il lavoro, ma ho trovato me stessa”. A confronto, io, misera e tapina (citazione dotta), seduta al mio angolo con in mano il manifesto fresco di stampa della nuova riforma Gelmini, con in faccia  non solo la mancata scoperta di un lavoro, ma la perdita pressoché totale di me stessa e dei miei ultimi e prossimi anni, ingurgitante un panino caccia ciccia e flaccida come la morte in pensione,  sembro ai loro occhi una terrorista. Poveri pargoli! Poveri pargoli ‘sti cazzi! Scopro con gioia e delizia che condividiamo la meta finale del viaggio. I maschietti del gruppo decisamente più silenziosi delle femminucce, si limitano a tirare la maglia alle donzelle manco avessero tutti 13 anni, a parlare di calcio (il loro, l’ultima partita), ad aggiustarsi i capelli e, ovvio, a lavarsi con l’amuchina di cui sopra. Ah dimenticavo! La meta del viaggio è Berlino!
Ultimo elemento che allieta il volo è la voce dell’amico gay che, innamoratosi della dimostrazione dello stuart, continua (cosa che farà per i tre giorni successivi) a ripetere “attention, please!”.
Arriviamo a Berlino, l’umore, molto più lungimirante di me, appare basso, nascosto sotto golfi, cappotto e cappello e castimante per il freddo. Dopo un’ora e mezzo di metro, due smarrimenti di strada e una richiesta di informazioni all’unico tedesco che non parla una parola di inglese, si spalanca davanti ai nostri occhi il sorriso del padrone di casa: Frank. Peccato non sia un adone come speravano i miei ormoni affamati da mesi. E’comunque ospitale (invita me e l'altra foemina a seguirlo in un night club), la casa è grande, spaziosa, pulita. Purtroppo non ho il tempo di comprenderlo, che mi ritrovo sull’uscio della mia stanza tre amici del gay, gay anch’essi, la cui presenza non discreta impedisce alla sottoscritta di farsi anche solo una lavata rigenerante. Scopro che la permanenza nei nostri dintorni dei tre durerà per  tutto il viaggio. Così, zozzi e stanchi e privi di forza per contestare, usciamo a farci un kebab sotto casa.
Il giorno dopo inizia il tour. La nuova fiamma del fedele amico, con i suoi cortesi modi da pitbull e alla sua seconda volta a Berlino, prende autonomamente le redini del giro. La guardo tra l’indispettito ed il sospettoso, ma attendo prima di ruggire e sbranare: la cosa potrebbe non rivelarsi negativa. Illusa: si rivela tale. Tutto ciò che di turistico e solo turistico si può fare e vedere a Berlino è nei piani della fanciulla seguita dal fedele amico e dal gay che tra Firenze, Roma o Berlino non vede grandi differenze. Attendo paziente il miracolo della libertà mentre cammino per strade di Berlino cercando, invano, vie di fuga solitaria. Il primo giorno [speso tra Bundestag (giro completissimo, bagni inclusi e coda di almeno due ore), Wurst, Porta di Brandeburgo,  monumento all’olocausto e check point Charlie, mollica ai passeri con conseguente invasione dell'intera manica sinistra del cappotto (nero) di uno stormo intero (cacazze incluse) e cena al kebabbaro sotto casa(2)] passa, non indolore, ma accettabile
Tuttavia, la coppia stabile di amanti e il gruppo gay pride, appaiono due forze soffocanti il mio istinto di uscire fuori dal seminato imposto dalla Lonely Planet. Sento che sto per esplodere. Esplodo. Non prima di aver sentito l’ennesimo “attention please” accompagnato dalla indicazione delle uscite di sicurezza.

[continua…]

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

 

Erba

erba_blog

 

Istruzioni per l'uso

Prima di scrivere minchiate a caso leggi

 

ULTIME VISITE AL BLOG

mercantediprofumicassetta2io_chi_sonosognoinfinito3jack_torrance_0zapata71panglosgeometra540PerturbabileLondon.JArianna1921je_est_un_autremariondgl13yyossaryan
 

ULTIMI COMMENTI

NAUFRAGHI SPIAGGIATI

counter
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

FACEBOOK

 
 

C'è post@ per me

[01] ... [02] ... [03] ... [04]
[05] ... [06] ... [07] ... [08]
[09] ... [10] ... [11] ... [12]
[13] ... [14] ... [15] ... [16]
[17] ... [18] ... [19] ... [20]

 

CHI PUņ SCRIVERE SUL BLOG

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963