S_CAROGNE

L'anno che verrà

Concedetemi di darvi qualche spunto comportamentale per affrontare agguerriti il nuovo anno.

• Vostra moglie ha mal di testa? Non limitatevi alla lectio facilior. Non è detto, infatti, che non vi desideri neppure stasera, e basta. Potrebbe avervi appena tradito: pare infatti che esista una cefalea post orgasmo, di cui io ignoravo bellamente l'esistenza. Tertium non datur.

• Con la scusa che la nostra vita è diventata un coito interrotto (scusa, devo andare: mi chiamano – scusa, ti lascio: ho un'altra telefonata – scusa, ti stavo telefonando, ma in quel momento... - devo aggiornare la pagina – Dio! Breaking news!) molti non leggono libri: guarda sono così stanca che a letto non riesco a leggere... se lascio per qualche giorno poi non ricordo più nulla... Allora andate oggi alla Feltrinelli a cambiare l'ennesimo libro idiota sul calcio, regalatovi per Natale dai vostri più grandi estimatori, con uno dei tanti bellissimi libri di racconti brevi in circolazione. Coraggio, venti minuti di tranquillità al giorno non si negano a nessuno.

• Le avete detto “ti amo” una, due e tre volte. Bene, grazie, può bastare. Se continuerete a ripeterlo potrebbe sorgerle il dubbio che prima le abbiate mentito, che quasi vi dispiaccia doverlo ammettere, che l'altra volta non abbiate dato a quelle paroline un significato eterno... Se dite “ti amo” deve valere per sempre, non potete smettere di farlo, semmai farlo diversamente. Quindi per favore pensateci bene prima di dirlo, tanto non è obbligatorio: perché una relazione sentimentale sia bella e duratura può essere sufficiente un “sono fortemente interessato a te”.

• Non è la stagione del sudoku e dei i castelli di sabbia. Quest’anno parte la moda del gioco della verità (in famiglia, con gli amici, sul lavoro). Per spezzare la monotonia. Se gli altri non gradiscono vi rimarremo noi s_carogne.

• Vi chiedono “come va?”: rispondete in modo esteso. Non lo faranno più.

• Se il 31 non avete ballato sui tavoli, fatelo oggi, anche se siete al lavoro: libera dal peccato.