S_CAROGNE

VIVERE UNA FAVOLA

Nello stadio avanzato delle sfighe il cerimoniale prevede che io, sfinita dal martellamento quotidiano della mia collega, accetti un blind date con un suo stimato nonché magnificato amico 40enne, separato di lungo corso.

Alle 21.30 appuntamento sotto casa mia.

Evito tacchi che rimandano a visioni celestiali di veline (non ho più l’età, diciamolo), evito di restare con gli stessi stracci con cui mi sono trascinata al lavoro (potrei essere contaminata dai bacilli con cui mi divido allegramente le mattinate), evito l’infradito con borsa in rafia e fiore finto nei capelli (non siamo a Woodstock), insomma evito tutto e mi ritrovo come al solito in canotta Heineken e jeans (che originale, eh?).

Bene: avete presente quando si dice che è stato come vivere una favola? E, ancora, avete presente Biancaneve? Ecco, da bravi, collegate le due cose (non dovrebbe essere difficile) e vi chiederete, come me lo sono chiesto io appena l’ho visto, dove mai siano andati a finire gli altri 6 piccoli teneri nanetti.

Nella fattispecie ieri sera sono uscita con Narcisolo.

E’ arrivato con la spocchiosa espressione di un uomo già informato su tutto ciò che una donna segretamente desidera e mi ha fatto accomodare nella sua elegante carrozza (ah no, quella era un’altra  favola, vabbè è uguale).

Durante la cena il prode ha continuato a giocare con una moneta tra le dita come Zio Paperone con la famosa numero uno, guardandomi negli occhi. A me è stato magnanimamente concesso di ascoltare il suo monologo sui seguenti temi filosofici: megabyte, soldi e miglia marine.

A seguire un breve assolo sulle responsabilità di essere il dirigente di una grande azienda.

Per ultimo sono state proiettate le fotografie della figlia ghirlandata di cerchietto sulla testa.

Finita la conferenza, pur rimanendo sgradevolmente colpito dalla mancanza di applauso dell’uditorio, mi ha riaccompagnata benevolmente a casa dopo un breve giro sul lungomare barese (romantico) con un mezzo sorriso da Buddha stampato in faccia.

Insomma proprio una gradevole serata, l’avrete capito.

Avvertenze: questo genere di piccolo uomo va usato solo in caso di estrema necessità e in seguito accuratamente riposto col suo grande io in una custodia. Tascabile.