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Bandiera rossa non trionfò.

Post n°3004 pubblicato il 10 Febbraio 2024 da fedechiara
 

Testimoni. 10 febbraio 2022

E, fatti evanescenti e quasi irreali i ricordi del passato crudele, restava, nel presente dei miei giorni di esule, l'eco distorta di quelle oscene contrapposizioni ideologiche, di quelle avvilenti costruzioni mentali: di un 'sol dell'avvenir' fondato sull'odio del nemico, fascista a prescindere da ogni sua diversa storia personale ed effettiva partecipazione ai misfatti del regime in quelle terre.
Perché tali eravamo, dei maledetti fascisti per virtù di proprietà transitiva – i transiti crudeli della Storia di ogni guerra e di ogni frontiera perdute - agli occhi di chi, i vicini di casa, ci augurava ogni male e infino la morte per aver occupato con deliberazione del governo De Gasperi, il nostro nume tutelare, una porzione di libero suolo patrio, offertaci in cambio di quella che avevamo lasciato e persa per sempre a causa degli eventi bellici.
E quel vicino di casa con il quale condividevo l'aiuola di confine si alzava di notte e ne zappava una parallela un metro dentro alla mia proprietà e ne ripiantava i fiori e le piante deciso a confondermi – e affermava che ero paranoica e che aveva le carte che avrebbero comprovato la regolarità del nuovo confine da lui tracciato, cercassi pure un geometra e un avvocato.
E, a mezzogiorno in punto di ogni giorno che Dio mandava in Terra, alzava al massimo il volume della radio, sintonizzata su radiocapodistria, perché risuonassero alte le note dell'inno suo disonesto: 'Bandiera rossa la trionferà...' Con il distico successivo che metteva insieme, quale stolida e tragica illusione! il comunismo e la libertà.
Correva l'anno 1954. Misurate voi le distanze storiche e il convulso precipitare degli eventi relativi fino al 1989 dell'orribile Muro che franò miserabilmente su se stesso e seppellì con le sue macerie le storie di torture e morte degli oppositori di quel regime...
(Memorie fragili di una profuga istriana)
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