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Nomi, cognomi e ruoli di comando.

Post n°2449 pubblicato il 18 Febbraio 2023 da fedechiara
 

Nomi, cognomi e ruoli di comando. (La menzogna della politica.)
Siamo tutti vaccinati a centomillesima dose su questa verità: che la politica mente.
Gli uomini e le donne politici sono uomini e donne disposti alla menzogna palese fin dalla prima determinazione di 'scendere in politica'. Lo sanno perché, prima, sono stati semplici cittadini, avvisati anch'essi, da gran tempo, di questa avvilente evidenza: politica e menzogna vanno a braccetto come le puttane imbellettate ai loro appuntamenti notturni e la vendita spudorata dei corpi.
Basta analizzare il capitolo più doloroso: 'Vi abbassiamo le tasse.' e misurarlo con la realtà di perduranti 'tasse di possesso' e 'accise' e i bolli sulla patente e/o sul passaporto e aggiungervi la stra maledetta tassa occulta dell'inflazione a due cifre – oggi imputabile, in gran parte, al cachinno stolido dei politici europei guerrafondai di ogni maledetto partito che pretendono che noi, il popolo, ci schieriamo a testuggine e quadrate legioni a fianco della guerra per procura Nato in Ucraina, correndo il rischio mortale di far deflagrare, da qui a brevissimo lasso di tempo, le testate multiple termonucleari già montate sui vettori missilistici nelle portaerei e sui sommergibili.
Basta un pulsante, sapete, e la digitazione dei codici segreti, proprio come nei films che abbiamo visto al cinema e in televisione e la frittata di milioni di corpi combusti e le meravigliose cittadi in macerie è fatta.
Lasciate ogni falsa speranza oh voi che mi leggete, non ci ritroveremo qui a raccontarcelo e i televisori sotto alle macerie saranno muti.
'Chi per l'Europa e la Nato muor vissuto è assai.'? A ripetercelo, oggi, è la presidente del parlamento europeo in visita di rito - che usa ripetutamente, con la consueta retorica da un tanto al chilo e le note menzogne della politica, il sostantivo 'popolo' a sproposito, dicendoci tutti patrioti e 'pronti alla morte', come si canta nel nostro strano e bellicoso inno nazionale - e arruolandoci tutti d'imperio e sull'attenti, entusiasti coscritti nella sua folle guerra per procura Nato della quale è certa solo la durata: lunga se l'Altissimo ci farà il miracolo di non far premere il pulsante rosso nucleare ai due principali contendenti russo e americano, brevissima, entro quest'anno fatale, invece, se, come credo, alle minacce troppo spesso ripetute in pubblico farà seguito il gesto ultimo e supremo dell'olocausto termonucleare.
'Come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba.' E' il sottotitolo di un noto film di Stanley Kubrick, sugli Stranamore imbecilli che giocano l'azzardo termonucleare sulla pelle dell'umanità tutta. Cercatevelo in internet e guardatelo fino alla fine.
Era divertente, all'epoca, oggi la sua visione ti gela il sangue nelle vene perché dei protagonisti conosciamo i nomi e i cognomi e i ruoli di comando.
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