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« Prima di dar fiato alle lingue.Il limite al peggio »

Lo diranno gli archeologi.

Post n°2151 pubblicato il 08 Luglio 2022 da fedechiara
 

Forse ha ragione Domenico Quirico su 'la Stampa' a ricordarci che nel 1914 si andava in vacanza esattamente come oggi (ma con la doverosa notazione che la popolazione contadina, la grande maggioranza di allora, neanche conosceva il senso della mitica parola – n.d.r.).
Una sospensione temporale, fa notare il giornalista, che a noi, tardi spettatori della Storia, fa l'effetto di un cambio di scena cinematografico – e quello successivo è il protagonista maschile con l'elmetto in una trincea, gli shrapnel che illuminano il cielo notturno, le bombe dei mortai che aprono le voragini, le mitragliatrici che falciano i fanti morituri e i loro sergenti urlanti alla testa dei plotoni 'Avanti Savoia!'
Il 15/18 degli 'Uomini contro' di una guerra insensata e milioni di morti. Ieri accadeva domani accadrà.
Cambio di data. 2022: anno di dis-grazia massima post pandemica (ma con i contagi dell'ennesima variante in agguato). La guerra non è ancora 'mondiale', bensì 'per procura'. Sottigliezza politica intesa a sminuire la sua portata. Le cancellerie dei vari paesi filo Nato cincischiano con inefficaci 'sanzioni' che puniscono le loro stesse economie e i cittadini impoveriti e imbufaliti.
E viaggiano per le vie dell'etere mediatico irreggimentato e consonante le cento dichiarazioni reboanti ad usum gonzorum di solidarietà ai 'combattenti per la libertà' e l'assordante denuncia del 'vile attentato alla libera democrazia' (sic).
Quale democrazia si voglia indicare è difficile a dirsi perché quella ucraina è giovane e malamente impastata di 'colpi di stato Maidan' e di nazistoni Azov che commettono i massacri contro le popolazioni russofone in rivolta, ma questa è materia e matassa per gli storici.
Nel presente di cui si narra si è affermato, incontrastato, il pensiero unico occidentalista e 'atlantista' dell'organizzazione militare Nato - i cui dirigenti soffiano sul fuoco della guerra per procura loro e non si peritano di lasciar intravedere e minacciare l'opzione nucleare, se necessaria.
Sarà necessaria perché 'Tanto va la gatta al lardo...' E perché, in tempi di guerra annunciata, la maledetta 'legge di Murphy' trova il suo pieno dispiegamento catastrofista. Chi più ne ha (di missili e bombe) più ne lanci. Dovunque, quantunque (i civili) e sebbene. Si salvi chi può.
Chi non può emigri negli ospitali paesi filo Nato e viva la sua personale 'profuganza'.
Tutto ciò esposto e considerato, cittadini, vi esorto a godere di questa insperata sospensione temporale bellica e della vacanza dalle preoccupazioni perché 'la vita è una sola' ed a settembre si cambia un po' tutto: s-governi, leaders ex indispensabili e provvidenti e le strategie belliche.
E non dimenticate di mettere la naftalina nei maglioni invernali.
Farà piuttosto freddo quest'inverno, lo dicono gli storici.
E gli archeologi, insieme, in caso di sopravvivenza post termonucleare.
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