Nebbie e dintorni

X-file. Guerre biologiche e stress tests.

Ve l'avevo detto che era come con le 'particelle'. Che, secondo il noto 'principio di indeterminazione' non si sa mai bene dove diavolo si trovino: se aleggino felici e spensierate per l'aere a più di 8 metri di distanza da noi o se basta a salvarci il fatidico 1,5/2 del d.p.c.m.u.s. - il decreto del presidente del consiglio ultimo scorso, per chi si fosse messo solo in questo momento all'ascolto.

E altre domande ancora ci riempiono il cervello, in questi tempi di 'infodemia' (la pandemia riferita alle informazioni caotiche e contraddittorie) ossessiva e malvagia e ria dei tiggi in combutta con la 'protezione civile' dei reports serali. 
Ma se i virus/particelle aleggiano da par lor per l'aere, non è che si stanchino, dopo un po', e scendano a terra e trovino ospitalità tra l'erbe e i fiorellini azzurri della primavera e le zolle della terra di questa campagna che vo' percorrendo instancabile a raggiera, ma sempre a non più di 200 metri da casa? 
Perché, se così fosse, sarebbe d'obbligo disinfettare suole e soprascarpe e i pantaloni o le calze almeno fino all'altezza del ginocchio, lavandosi bene la mani prima e dopo la sanificazione. E i capelli? Vanno lavati ad ogni uscita e rientro a casa perché, vedi mai, il virus aleggiante ha trovato comoda casa tra i nostri capelli e sulla cute e scenderà presto giù per le gote e si intrufolerà nelle nostre narici?

Domande gravi e atroci, miei scarsi ma attenti lettori, domande che 'non ci fanno dormire la notte' e, insieme al cruccio per tutte quelle persone che se ne vanno deambulando ostinate per le vie cittadine noncuranti dell'ultima grida di Giuseppi e delle invettive delle molte persone responsabili su facebook - e mettono a rischio la ripresa dell'economia e l'allegra vita nelle palestre e i corsi di tango e le milonghe da qui a breve – costituiscono il breviario quotidiano che leggiamo e ascoltiamo con compunzione in tivù commisto alle geremiadi per 'i nostri vecchi' che se vanno a mucchi e per i poveri che non hanno di che nutrirsi, fermate il mondo voglio scendere.

Sospetto che sia in atto una gigantesca prova generale planetaria, guidata da un pool di scienziati dislocati in un bunker anti atomico e anti virus nei pressi di Langley- Virginia, che stanno testando la resistenza delle popolazioni umane a un viaggio spaziale diretto verso un gigantesco pianeta abitabile al centro della galassia – e l'esercitazione a cui siamo sottoposti prevede che si impari a convivere coi virus megagalattici che colà infestano l'atmosfera.

E speriamo che siano i soli nemici presenti da debellare perché se vi si trovassero pipistrelli giganti e serpentoni da un quintale e oltre di peso che escono affamati dalle grotte carsiche di notte, beh, gente, meglio restare quaggiù e 'resistere-resistere-resistere'. 
Tanto, alieni lo siamo già diventati da oltre un mese di stress-test e molte altre mutazioni interverranno nel nostro fisico e nei cervelli che ci renderanno adeguati e pronti alla migrazione intragalattica. X-file. Il film.