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Contro il logorio della vita moderna (e delle presenti repubbliche parlamentari)

Post n°961 pubblicato il 21 Agosto 2019 da fedechiara
 

Contro il logorio della vita moderna (e delle presenti repubbliche parlamentari).

'Come può una società tollerante limitare la libertà di pensiero, parola e azione di un individuo che ne fa parte – seppur dichiaratamente intollerante? La risposta, secondo il filosofo John Rawls, è che non può. O meglio, non può senza diventare, per definizione, una società intollerante essa stessa.'
- Estrapolazione dall'articolo sotto citato.

Ed ecco a voi uno dei cavalli di battaglia della sinistra in crisi di consensi e che teme di essere travolta dal 'sovranismo' di coloro che definisce 'gli intolleranti' (sic). Ovvero tutti noi che gli votiamo contro e pretendiamo di avere adeguata rappresentanza parlamentare e di poter legiferare (e vedere rispettato lo spirito delle nostre leggi da parte dei magistrati) secondo il pensiero nostro 'forte' dell'ordine sociale che si impone sul caos dei maledetti eventi quotidiani. 
Tipo: fermare le partenze dei naufragi organizzati in combutta con gli scafisti dei troppi clandestini che pretendono di violare impunemente le frontiere chiuse di Europa e, grazie al buonismo e alle narrazioni distorte e falsamente pietose delle o.n.g. e dei loro danarosi supporters, ci ricattano e riescono regolarmente nel loro intento. 
Vedi Open Arms e le tristissime cronache dei loro ospiti che si tuffano a mare per disperazione – e sarebbe interessante sapere, tramite intercettazioni mirate, quali suggerimenti e consigli e speranze l'equipaggio offre ai loro ospiti nel corso della navigazione verso i nostri porti chiusi.

Karl Popper rivisitato, con l'avvertenza che si è filosoficamente innamorati solo del suo famoso 'paradosso', ma la sostanza dell'articolo è tutta incentrata sulla malcelata voglia di censura contro 'gli ignoranti' (rieccoli i supponenti professori e le 'intollerabili' arroganze e le invettive contro di noi, 'analfacapre' sovraniste). 
Censura che già si applica validamente sui social con l'hashtag#odiareticosta del pool di avvocati che ravana quotidianamente pagine e pagine di profili di 'odiatori' sovranisti – e chissà quali altri passi ulteriori faranno quei dessi in parlamento, se sarà loro consentito di s-governare la repubblica con un movimento 5 stelle che ha perduto i tre quarti del consenso elettorale che aveva prima delle europee, ma pretende furbescamente di mantenere la cadrega dei suoi rappresentati ante europee, in barba a tutti coloro che lo hanno abbandonato e mal giudicato e che lo tromberanno nelle urne se le signorie loro e l'inquilino del Quirinale si degneranno, bontà loro, di mandarci a votare.

E qui tornano a bomba i famigerati 'pesi e contrappesi': citati nell'articolo in questione quali panacea contro gli intolleranti e l'intolleranza, ma che, nell'uso che se ne è fatto per decenni nell'Italia dei voltagabbana professionali e dei comprati e venduti nelle trattative segrete dentro le aule parlamentari e nei palazzi deputati, sembrano essere piuttosto i pesi truccati dei venditori di pentole e carabattole finto democratiche di ogni risma - e davvero ci sembra molto più democratico legiferare, ad urne chiuse di eventuali elezioni anticipate, contro i minuetti e i belletti e le parrucche di una repubblica parlamentare che 'mostra la corda' e tutte le sfilacciature dei malgoverni degli ultimi quarant'anni, nessuno escluso.

The end e tutti alle urne.

 

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Oggi dovremmo rileggere Popper per comprendere quali sono gli strumenti che la democrazia può usare contro le forze distruttive.

 
 
 
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