Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
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La bestia e l'innocenzaLa Bestia e l'innocenza Ieri accadeva 03/01/2014 Il tempo che procede inesorabile e indifferente alle azioni e seduzioni degli uomini per fermarlo e dirlo loro amico e alleato scandisce oggi il giorno tre del primo mese di un viaggio lungo un anno. Ed ho un larvato ricordo - flash back labili e dai colori smarriti come le vecchie diapositive - dei miei quattro viaggi nell'India mitica delle religioni e dei templi e delle filosofie e meditazioni e dei guru falsi e bugiardi e non ho mai concentrato l'attenzione attualizzante sulle raffigurazioni delle cattive e crudeli divinità che presiedevano alla consumazione della violenza fra gli uomini e le donne: la mitica Kali dalle molte braccia, nera sposa di Shiva - e chissà perché è raffigurata al femminile quando quasi tutta la violenza che si consuma nel mondo è degli uomini sulle donne.
Un pessimo anno nuovo è quello che ripropone in cronaca gli odiosi 'femminicidi' e attizza l'odio fra le due metà del cielo incapaci di riconoscimento reciproco dei diritti e dei doveri spettanti ad ognuno – e torna la bestia e la belva fuori dalla antiche raffigurazioni a dirci schiavi della preistoria animale chiusa nel cervelletto atavico che dovremmo lobotomizzare, se vogliamo sognare il futuro delle stelle e dei viaggi spaziali. Ecco la prima strofa d’una poesia di Swami Vivekananda, il famoso discepolo di Sri Ramakrishna, nato e morto a Calcutta. Vieni, Madre, vieni! |
Inviato da: Anthony101990Jones
il 26/04/2024 alle 10:55
Inviato da: aracnoid.999
il 11/04/2024 alle 16:31
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il 29/03/2024 alle 15:03
Inviato da: fedechiara
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