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Un blog creato da sara_1971 il 13/07/2007

S_CAROGNE

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Sara

 

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Vecchio Paz

Esistono persone al mondo, poche per fortuna, che credono di poter barattare una intera Via Crucis con una semplice stretta di mano, o una visita ad un museo, e che si approfittano della vostra confusione per passare un colpo di spugna su un milione di frasi, e miliardi di parole d'amore...

 

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Mestolo d'oro 4 La giusta regolarità

Post n°580 pubblicato il 19 Ottobre 2009 da sara_1971

Lo so, avete ragione, stare sempre lì a menarla con i miei ameni mazzi privati inizia a diventare imbarazzante. Ma questo vi tocca.

Premessa.

Le basi della casalingletudine* prevedono che quelle poche, oneste domeniche non impegnate al ristorante vengano trascorse in casa. Sì esatto, quella stessa casa_1971 in cui convivono a turno vari disadattati, 4 cani, un gatto, policrome muffe, molteplici parassiti ed un geco. E già questi sarebbero giustificati motivi di inquietudine.

In più Sara odia i weekend.

Non perché sia una fottuta misantropa (figuriamoci) ma solo perché nei festivi le due versioni di Sara, quella normal (nei limiti) e quella extraordinary, convivono e si innestano con modalità assolutamente random.

Prologo.

Sabato sera.

Sara torna a casa dopo una giornata trascorsa a spignattare al ristornate, apre il frigo che sa di scantinato e dopoguerra e lo trova desolantemente vuoto. Nel breve tragitto che va dal congelatore alla lavatrice Sara si spoglia distrattamente lanciando gli indumenti qui e lì alla rinfusa e dedicandosi alla ricerca delle ciabatte. Ne trova solo una. Non ha tempo e voglia di cercare la gemella, e poi la claudicanza le dona un’aria ancor più naif (Capisco che per l’utente medio di questa Community immaginarmi seminuda sia causa di eiaculazione precoce ma cercate di ricordare che se sono ancora single alla veneranda età di 38 anni un motivo ci dovrà pur essere).

Così discinta Sara apre la dispensa. Che disdetta: non c’è nemmeno quel troiaio di curry e tamarindo in busta che la Nostra è solita mangiare. Nell’angolo, dimenticata da Dio e dagli uomini, giace una confezione da 500 gr di prugne Jumbo denocciolate, comprate in preda ad una ciclica foga salutista. Bene, a questo punto piazzatevi davanti al computer con la vostra scatola violetta e mangiatene quasi tutto il contenuto, leccandovi accuratamente le dita tra una prugna ed un tasto.

Il giorno dopo

Vi sveglierete a causa di strani rumori e vibrazioni che solo dopo parecchi minuti riuscirete a ricondurre al vostro intestino. In preda al panico avrete la forza di chiamare l’Ipocondriaco avendo cura di allertarlo circa la vostra situazione (Ti prego corri ho una colica, porta tutti i medicinali in tuo possesso). Trenta secondi dopo entrerete in bagno per non uscirne prima di quarantacinque minuti. Al termine dei suddetti quarantacinque minuti vi alzerete dalla tazza deboli e provati, vi appoggerete  al muro e con una mano vi asciugherete il sudore freddo che vi ricoprirà la fronte. Poi vi girerete e allungherete la mano verso lo sciacquone. Ed è ora che vi chiedo di fermarvi e di non guardare giù. Per il vostro bene, si intende. Dentro di voi intanto diverse divinità indù verranno orribilmente lese nella loro dignità millenaria.

Appena fuori dalla riservatezza delle vostre piastrelle nello specchio vedrete riflesso un uomo atterrito. Si tratta dell’Ipocondriaco, accorso in vostro aiuto ed entrato silenziosamente in casa portando seco un borsone di farmaci salvavita.  

Mentre lui sarà lì lì per svenire, voi ingurgiterete a caso i primi antispastici ravanati nel borsone (per una volta si tratta di medicine non scadute perciò sarà buona cosa approfittarne). Il resto della domenica verrà trascorso su una sedia a dondolo a leggere Shakespeare sotto la fioca luce di un lume chiedendosi se nella vostra vita sarete ancora capaci di guardare un barattolo di prugne nella stessa maniera.

E qui il discorso diventa più complesso e possibilista perché dopo incidenti diplomatici di una certa gravità e insensatezza gli astri sembrano allinearsi per permettere al vostro intestino di ritrovare la sua naturale irregolarità.

Epilogo (Che naturalmente non c’entra nulla con il resto della storia).

In tutto questo sappiate che Sara, alle ore 19.05 del 19 Novembre 2008, stava transitando in Viale Japigia.

Volete sapere come lo so?

Semplice: la Polizia Municipale di Bari me lo ha comunicato tramite una simpatica raccomandata al modico prezzo di 80,12 euro.

Approfittando delle prestigiose alterne vicende del destino mi sono anche trovata un avvocato, al fine di non lasciarmi sfuggire la possibilità di trasformare la multa in una sorta di racconto fantastico.

L’esito della causa è naturalmente scontato.

E volete sapere come so anche questo?  

Semplicissimo.

Vi basti sapere che la segretaria di quello straccione di avvocato che mi sono trovata arrotonda lo stipendio facendo la cartomante. Ecco, vi basti questo.

 

*unione di casalinga fallita e singletudine.

 
Rispondi al commento:
Utente non iscritto alla Community di Libero
. il 21/10/09 alle 20:12 via WEB
Il dramma di essere vecchi o cani ad ARAGONA (Ag) ….Immaginate di trovare nei rifiuti cucciolotti mugolanti di pochi giorni, cani gettati nel bidone con piaghe di ogni genere, abbandonati da famiglie di mostri che mai si sognerebbero di sprecare un euro dal veterinario che neanche c’è in tutta Aragona; immaginate di chiedere in giro ma nessuno ha visto e sentito niente. Allora contattate le forze dell’ordine che vi rispondono di lasciarli li e proseguire oltre perché non c’è un canile e c’è sempre altro da fare, ma non ce la fai perché quei guaiti ti squarciano l’anima più di una lama e allora li porti a casa. Il giorno dopo apri la finestra e trovi ancora un’altra scatola di cuccioli e cani legati alla maniglia del tuo portone perché ormai tutti sanno a chi lasciare questi scomodi pacchi di carne. Immaginate di non ricevere mai risposte dal Comune e sentite lo scherno e il disprezzo della gente attorno a voi che vi deride, vi “schifa”, immaginate di avere il cancro e la chemioterapia che vi riduce uno straccio ma ci sono loro, decine di cani che ogni giorno crescono mangiano e non hanno nessuno se non voi, la fame, la disperazione, la frustrazione, la solitudine, le malattie, voi che siete soli e vecchi e non sapete neanche parlare italiano molto bene… Mio Dio, la casa è piena, il garage anche , allora li portate nel vostro terreno, andate a frugare nelle discariche per cercare onduline, tubi, reti rotte di materasso, travi di legno, ve li caricate addosso per chilometri, quanti chilometri e quanto peso per i tuoi 70 anni di dolore, appronti recinti di fortuna nel terreno che ti ha lasciato tuo marito morendo, con il disappunto dei tuoi figliastri, ma almeno li nessuno li avvelenerà e non litigheranno tra loro per quel tocco di pane che con la misera pensione sociale riesci ad assicurargli.. Immaginate che questo incubo non termini al suono della sveglia, ma continui ad attanagliarti la mattina, il pomeriggio, la sera e la notte tanto da darvi la forza della disperazione per andare in comune,incatenarsi e cospargersi di benzina per essere ascoltata, ma è inutile anche questo anzi, ecco scattare il Trattamento Sanitario Obbligatorio! Perché in quel posto occuparsi di animali e chiedere di applicare le leggi è da pazzi! Immaginate tutto questo che si ripete per 365 giorni, per circa10 lunghissimi anni.. Poi qualche associazione animalista di fuori inizia ad interessarsi a queste creature dimenticate da Dio , fa pressione,scrive, telefona e si fa ascoltare, ecco finalmente Vigili e Asl, forse ci siamo, forse si farà un canile, forse vi sfameranno e vi cureranno amori miei,..ma cosa sono quei verbali , cosa è quel nastro e quel cartello, perché queste divise mi parlano di rifugio abusivo, maltrattamento di animali e multe, perché se ne vanno senza degnarvi di uno sguardo, senza ascoltare i vostri guaiti, senza una crocchetta, senza un pasticca.. Questo non è un film , né un romanzo ma è la “normale, quotidiana”realtà della signora Gueli Ninfa. NINFA GUELI è anziana , non istruita, indigente, sola e malata ma, da circa 10 anni, percorre ogni giorno lunghi km a piedi con sacchi di cibo sulle spalle, tra scherno ed indifferenza ,per sfamare ed accudire un centinaio di cani randagi che, nel tempo, le hanno abbandonato sul davanzale di casa e nel suo terreno ; cani fantasma, non registrati, abbandonati, malati e/o seviziati, vittime come lei, delle inadempienze di uno dei tanti paesi siciliani dove i cani sono niente, possono essere uccisi, investiti, seviziati, avvelenati, tanto sono niente, come una povera vecchia e le leggi che li riguardano . In fondo è colpa sua, perché in questi anni, invece di impelagarsi in questo problema, arrivando addirittura ad incatenarsi pur di farsi ascoltare dal Sindaco dandosi addirittura quasi fuoco, cosa che le è costata il manicomio, doveva accettare i numerosi consigli ricevuti e avvelenarli tutti o almeno voltar loro la faccia ! …infatti solo una pazza puo’ trascinarsi per km con una gamba fratturata, con un occhio operato, con i sondini attaccati al corpo , o sotto la chemioterapia per arrivare nel proprio terreno dove ha cercato sempre di accudirli al meglio delle sue poche possibilità, dovendosi suo malgrado sostituire al Comune per stato di forza maggiore a causa dell’ assenza di un canile, di convenzioni e di qualsiasi altro tipo di intervento! ..Solo una pazza può accumulare reti di materasso , tubi dimessi, onduline rotte per creare un povero piccolo pezzettino di pace per cani gettati tra i rifiuti dai suoi normali concittadini. Per lei prima l’indifferenza e la derisione e poi.., poi,lo scorso anno, quando i panni sporchi sono usciti fuori perchè varie associazioni , anche estere, impressionate da questa buona e coraggiosa vecchietta impotente ma ostinata contro le tracotanti inadempienze degli Enti pubblici, patite sulla pelle di animali colpevoli di essere nati nel posto sbagliato, chiedevano al Sindaco di eseguire la legge occupandosi dei cani del suo territorio, è iniziata la persecuzione al più facile capro espiatorio che ci possa essere…:Ninfa. Pare che agli Enti Preposti basti la frase “non ci sono soldi” per avere l’esenzione dall’attuazione delle leggi.. Infatti, dopo gli appelli e le petizioni degli animalisti, invece di ottenere gli adempimenti delle leggi in materia di randagismo o almeno un po’ di attenzione per loro , magari sottoforma di cibo dal Comune e di cure dai veterinari pubblici, è stata incolpata di aver costruito un rifugio abusivo (perché ha messo delle reti provvisorie per evitare accoppiamenti e aggressioni), di maltrattamento (perché con la sua minima pensione sociale non ha curato le decine di cani del Comune di Aragona) e di non aver microchippato i cani comunali (peraltro unica e sola sanzione del genere in tutto il paese!). Così terreno e cani sono stati vincolati in un SEQUESTRO PENALE e sanitario dalla Polizia Municipale e dai Dirigenti ASL lasciandoli poi, nastro e cartello a parte , per più di un anno, dove e come erano sempre stati, avvolti in un limbo di inedia amministrativo-burocratica all’italiana. Unico risultato di questo “Blitz”, peraltro di un contesto conosciuto da anni dagli enti competenti, è stato il blocco di tutte le adozioni trovate a dicembre grazie ai continui appelli, infatti nè Tribunale né Comune avevano degnato di risposta le richieste di adozione né l’offerta di spostare i cani presso un rifugio milanese che avrebbero fatto intravedere il lieto fine ad alcuni animali e che avrebbero anche alleggerito gli oneri del Comune. In prima battuta la custodia giudiziaria è stata data alla Signora , nonostante sia stata anche verbalizzata la sua condizione di impossibilità fisica ed economica… Contemporaneamente i veterinari ASL (gli stessi spesso irreperibili nelle emergenze di cani incidentati e che hanno fatto “strage” solo di Associazioni animaliste locali verbalizzandole a più non posso vedi caso A.E.P.C.R. e Aronne) si sono limitati a microchippare, e a fare qualche iniezione prelievi per l’Istituto Zooprofilattico, lasciando diversi cani alla loro sorte di agonia, ferite, malattie terminali e parassitosi (fatto peraltro accennato sui verbali!), senza nemmeno ottimizzare l’intervento cattura effettuata per inoculazione chip e prelievo ematico per sterilizzare nell’immediatezza e , ciliegina sulla torta, cercando di multarla per migliaia di euro per mancata apposizione di chip e per rifugio abusivo!!!! Alcuni cani, per fortuna o purtroppo, hanno smesso per sempre di soffrire e sono stati lasciati nel terreno a marcire, tanto che la poverina, per non farli sbranare dagli altri cani e dai topi, non avendo neanche una automobile per spostare le carcasse, è stata costretta momentaneamente a seppellirli, attendendo la rimozione (mai avvenuta e altre volte avvenuta a corpi ormai decomposti) delle carcasse da parte di chi di dovere! Nonostante dimostrazioni, petizioni, atti dimostrativi, avvocati, relazioni, diffide, riunioni e quant’altro, fino al marzo 2009 i cani sopravvissuti dalla morte ma avviluppati dall’inerzia e dal disinteresse istituzionale sono stati nutriti solo grazie alle tasche di volontari e benefattori sparsi in tutta Italia, e accuditi quotidianamente solo da Ninfa e da Mary, una volontaria Lida, andata più volte in ospedale a causa del luogo impervio dove si trovano gli animali. Dal marzo 2009, dopo lunghe ed estenuanti riunioni in Comune, nella cui sede è emersa l’impossibilità concreta di attuare l’Ordinanza del Tribunale datata novembre 2008, nonché la Legge sul randagismo per via di un deficit di MILIONI di euro, si è ottenuto solo qualche sacco di cibo…E’ già tanto: in fondo anche noi possiamo non pagare una multa o non ascoltare un ordine del Tribunale esclusivamente dicendo che non abbiamo i soldi per farlo no?! I cani rimangono tutt’ora impantanati in questo buco nero ben consolidato da anni di omissioni, inadempienze, menefreghismo ed ignoranza… anche dopo che con un riesame, l’Autorità Giudiziaria, a novembre 2008, li ha ufficialmente affidati al vero proprietario, cioè al Sindaco…ma questo rimane solo sulla carta perché pare che soltanto un miracolo, o l’esercito o il Papa possa costringere gli Enti preposti (ed obbligati da una Ordinanza del Tribunale) ad occuparsi di queste poveri animali, dato che non ci sono riuscite centinaia di persone, né avvocati, né magistrati né riunioni con associazioni animaliste. Solo alcuni casi canini sono stati strappati da quella realtà grazie al fatto che gli adottanti hanno trascorso giorni nel Tribunale, rimpallati da ufficio a ufficio, per ottenerne la custodia, sobbarcandosi viaggi di migliaia di km!! Dopo molti mesi sono arrivati gli esiti delle analisi dei campioni di sangue degli sfortunati canidi aragonesi dall’Istituto zooprofilattico (molti dei quali con risultati dubbi in quanto non combacianti con le medesime effettuate presso studi privati) che hanno ufficialmente attestato la presenza di zoonosi ma , circa 10 scatole di medicine a parte date alla volontaria (con una stranissima procedura che ha visto questi medicinali passare dalle mani del Comune che li ha acquistati, a quelle del veterinario Asl che li ha semplicemente guardati e consegnati alla volontaria spiegando la somministrazione (?!!) nulla si muove nemmeno su questo fronte , e se non vi fossero gli interventi una tantum di una task force di volontari provenienti da altre Regioni per sobbarcarsi i viaggi per sterilizzazioni e gli oneri per cure e vaccini la vicenda si sarebbe tramutata oltremodo in un allevamento degli orrori… Ma per fortuna c’è qualche gonzo animalista, forse credendo che sia meglio tenere in vita gli animali che sperare in un ipotetico processo, che mettendo mano al suo portafoglio sfama e cura i cani del nostro amato Sindaco! Per il resto campa cavallo che l’erba cresce… Dulcis in fundo : pare che il Tribunale non abbia voluto proprio archiviare l’accusa di maltrattamento a “nonna Ninfa” e quindi una domanda nasce spontanea: come mai allora non si accusa anche il Sindaco per il medesimo reato visto che i cani si trovano tutt’ora nello stesso identico luogo nonostante i dettami del riesame e che, senza il nostro intervento e le nostre tasche, sarebbero morti di fame da mesi?? Le istituzioni sono esentate dal rispetto delle leggi? Non ottemperare ad una disposizione dell’autorità giudiziari e non applicare le leggi non è un reato? Perché nessuno si prende la briga di leggere e analizzare tutto lo scomodo incartamento di questo caso? Chi cura i cani malati?Tutti quelli malati di Leishmaniosi (circa la metà) si spegneranno man mano sotto gli occhi inermi di Ninfa e di Mary? Perché gli enti preposti attendono l’intervento di volontari invece di attivarsi autonomamente per le catture, le sterilizzazioni, le cure, i vaccini, ecc? Perché se sei su una strada aragonese e trovi un randagio e telefoni alle forze dell’ordine ti rispondono, quasi allibiti della chiamata, di andare oltre perché tanto è tutto inutile? Chi pagherà le spese per il loro mantenimento dopo questi ultimi sacchi di mangime regalati dalla emittente radiofonica 105 ? Le povere anime umane e canine quanto dovranno vivere ancora tra eternit, reti metalliche e arruginite, reti di materasso, e immersi nel fango? Quando capirà il Comune che non si può aspettare con le mani in mano la risposta della Regione alla richiesta di fondi per la costruzione di un canile e che da subito deve, o li nel terreno di Ninfa o da qualche altra parte , attrezzare decentemente l’area adibita al ricovero dei suoi cani e sostentarli? Quando inizieranno i controlli ai cani privati che sono quelli le cui cucciolate vengono ancora abbandonate li? Per quanto ancora rinvieranno? Fino a quando vedremo una seconda Modica? Chi dovrà morire per far finire questo omertoso scaricabarile di responsabilità?
 
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