S_CAROGNE

È difficile trovare, all’interno di noi stessi, uno spazio in cui poter incontrare la nostra parte più intima e chi ci riesce ha un dono straordinario. Sara questo l’aveva posseduto, qualche anno prima, scoprendo così l’intensità delle proprie emozioni e dei propri desideri: tale monologo le dava una marcia in più ed in tal modo riusciva ad affrontare, con incredibile tranquillità, le situazioni più anguste. Gli anni trascorrevano e la ragazza divenuta adulta, non si dette più pena per dialogare con se stessa, troppo sicura del nuovo Sé. La sua vita sembrava completa in ogni particolare poiché, finalmente, aveva raggiunto ciò che era stata abituata a considerare come importante per la sua felicità. Negli ultimi mesi però, più volte e sempre più spesso, le sembrava di trovarsi sospesa tra due mondi, di non sapere dove andare e ciò che un tempo le procurava gioia adesso non le dava più piacere, dubbi e certezze si alternavano continuamente. Le sue giornate, incredibilmente uguali, si susseguivano senza regalarle un’emozione e soffocata dai suoi stessi impegni, non riusciva più a trovare soddisfazione nell’ equilibrio che era riuscita a costruirsi. La sua anima, quella parte così indefinita che sembrava non avere vita propria, d’un tratto lanciava un grido disperato ed in quel momento, avrebbe voluto darle un’altra possibilità, forse l’ultima, per essere felice coltivando i propri sogni ed aspirazioni. Si era risvegliata una parte della sua persona che le faceva perdere il gusto per la vita fino ad adesso vissuta priva di sfumature e di brillanti colori; non sapeva Sara dove ciò l’avrebbe portata, tutto le appariva così complicato. Una sola parola sembrava risuonarle nella testa al punto da toglierle il respiro, scappare lontano, scappare per uscire dalla confusione che l’aveva resa prigioniera. Questa situazione durò ancora a lungo, nessuno sembrava essersi accorto del suo dramma interiore; riusciva a mentire bene, lei, non capendo che mentiva soprattutto a se stessa così ogni giorno cercava di convincersi che la sua vita così perfetta non poteva aver bisogno di niente. Una sera, mentre rientrava dal lavoro accade ciò che non si sarebbe mai immaginata…poco dopo essersi fermata sul ciglio di una strada per riposare e godere un po’ del panorama, passò di lì un ragazzo che, vedendo la macchina ferma, le chiese un passaggio. Stranamente lei accettò rimproverandosi, in silenzio, per aver risposto d’impulso. Sara, iniziò a dialogare con lui riferendogli dell’inquietudine che stava caratterizzando gli ultimi mesi della sua vita ed anche se, a dir la verità, le pareva improprio confidare il suo malessere ad un estraneo, continuò a parlare in quanto si sentiva diversa come se all’improvviso, un gravoso peso le scivolasse via. Trovò il giovane così limpido che invidiò il suo modo di concepire la vita e per un attimo fu sul punto di partire senza una meta e di lasciarsi tutto alle spalle. Fu solo un attimo, perché lei sapeva di non poter sfuggire a se stessa per poter modificare la sua esistenza…d’improvviso tutto le sembrò chiaro…non poteva accondiscendere i desideri degli altri ma avrebbe dovuto lasciarsi andare e seguire tutto ciò che la sua anima le suggeriva; ci sarebbe riuscita, prima o poi e fiduciosa respirò forte apprestandosi a tornare a casa. Sara, quello stesso giorno, seguì il sentiero che l’avrebbe condotta ad una nuova vita e dentro sentì crescere il suo cuore giacchè tutto sarebbe cambiato. @c@