Blog
Un blog creato da sara_1971 il 13/07/2007

S_CAROGNE

Avvertenze: questo è un blog, bipolare come i più comuni disturbi dell'umore

 
 

Sara

 

AREA PERSONALE

 
 

Vecchio Paz

Esistono persone al mondo, poche per fortuna, che credono di poter barattare una intera Via Crucis con una semplice stretta di mano, o una visita ad un museo, e che si approfittano della vostra confusione per passare un colpo di spugna su un milione di frasi, e miliardi di parole d'amore...

 

Cuor di Carogna

[01] ... [02] ... [03] ... [04]
[05] ... [06] ... [07] ... [08]
[09] ... [10] ... [11] ... [12]
[13] ... [14] ... [15] ... [16]
[17]
... [18] ... [19] ... [20]
[21] ... [22] ... [23] ... [24]
[25] ... [26] ... [27] ... [28]
[29] ... [30] ... [31] 
... [32]

 

Diario di una gravida

[01] ... [02] ... [03] ... [04]
[05] ... [06] ... [07] ... [08]
[09] ... [10] ... [11] ... [12]
[13] ... [14] ... [15] ... [16]
[17] ... [18] ... [19] ... [20]
[21] ... [22] ... [23] ... [24]
[25] ... [26] ... [27] ... [28]
[29] ... [30] ... [31] ... [32]
[33] ... [34] ... Il parto

 
Citazioni nei Blog Amici: 216
 

 

« Qualcosa di grandeC'é post@ per me - Penthouse »

Poema giambico: l'epopea delle toilettes

Post n°370 pubblicato il 24 Agosto 2008 da sara_1971

Cantami, o Diva, del Pelide Achille (Antefatto)

Non so se avete mai esperito la situazione di trovarvi impaludati in un conto in banca talmente disastroso da essere costretti a lavorare in un ristorante, inaugurando una carriera da colletto bianco inamidato che pensavate mai vi sarebbe appartenuta vista la  laurea (caugh caugh) che si immaginava presagio di un futuro trascorso gomito a gomito con la Montalcini. Spero per voi di no. In ogni caso fare la cameriera in un ristorante qualificato è difficile: correre tra sala e cucina con gente che ti chiama al tavolo solo per chiederti di raccogliere la salviettina caduta, trasportare dozzine di piatti impilati su un braccio solo, soddisfare le più strambe richieste della clientela… un inferno. Di contro lavorare in un hotel con annesso ristorante a conduzione familiare è cosa assai più semplice, ammettiamolo. Il termine “familiare”, infatti, evoca di per sé rilassanti ambientazioni culinarie zeppe di  suore e stelline in brodo, richiama alla mente magnifici panorami caserecci e soprattutto celebra il legame affettivo-nevrotico con i proprietari della struttura verso cui, inevitabilmente, si finisce per provare la compassione dettata dall’essere più o meno sulla stessa barca. Perciò quando ti dicono, in modo molto garbato, "il cesso è otturato", pensi subito con determinazione a risolvere il problema anche se non è, strettamente, compito tuo.

l’ira funesta che infiniti addusse lutti agli Achei (Svolgimento)

Sara si reca tesa ma fiduciosa in bagno, credendo si tratti di un problema gassoso, spalanca la porta e pensa di essere vittima di una allucinazione di origine tifoide. Certo sarà colpa dell’antipasto mare&monti, pensa tra sé e sé nell’ultimo impeto scientifico rimastole. E’ risaputo, i fagioli con cozze e cotiche sono dei prelibati modulatori intestinali: se avete certe voglie, ve le potenzia, se non le avete, ve le fa passare per sempre. Pericolosissimi. Poi la rabbia  e l’ira (funesta, appunto) prendono il sopravvento e Sara, che tanto si vantava della sua mentalità così aperta e moderna, si trasforma in un generale talebano invocando la pena di morte immediata per il reo, eventualmente anche non confesso. Sara si avvicina ad una tavolata di principini arroganti con le vene ormai delle dimensioni di una quercia ed il gradevole aspetto di una bambina itterica. “Potrei cortesemente sapere quale delle gentili signore qui presenti ha recentemente usufruito dei servizi igienici?” Silenzio tombale. Si alza la colpevole, un bocciolo di Lolita con la faccia costipata. “Ah, bene bene. Vuol essere così gentile da seguirmi per favore?”  Sara procede verso i bagni indecisa sulla classificazione epistemologica da conferire al prodotto intestinale reperito nel bagno. L’uomo, si sa, è un animale, evoluto ma pur sempre animale, perciò tende ad avvertire la situazione di pericolo ancor prima della sua palese messa in atto (questa è l’unica cosa che mi fa ben sperare per le sorti del nostro Paese, ma lasciamo perdere, quando si è nella palta, letteralmente, le beghe elettorali passano in secondo piano). Infatti prima ancora di raggiungere il luogo del misfatto la gentile cliente inizia a balbettare incomprensibili scuse circa il quantitativo spropositato di carta igienica adoperata per cercare di occultare il corpo del reato (consiglio: casomai vi venisse in mente di attuare qualcosa di simile in un cesso non di vostra proprietà, non fatelo, questi puerili stratagemmi non solo non funzionano ma soprattutto indispongono il personale; consiglio bis: casomai vi venisse in mente di attuare qualcosa di simile in un cesso di vostra proprietà fatelo solo se avete necessità urgente di ottenere il divorzio). Sara e la cliente si ritrovano faccia a faccia davanti al cadavere galleggiante e inerte.

Cliente, affranta ma giudiziosa: “C’è uno scopino per caso?”

Sara (espressione soddisfatta, del genere “bene, ci siamo capite”), fissando una piccola innocente mazza di scopa che implora pietà: “Ci sarebbe ma mi sembra, anche quella, troppo grossa”.

Quivi salito addormentossi il nume, ed al suo fianco giacque l'alma Giunon che d'oro ha il trono (Epilogo)

Le colleghe portano Sara in processione per tutto il ristorante come fosse una santa, il proprietario si segna la data affinché venga inserita negli annali del ristorante, Sara si appunta il tutto per farne un post. Ma è giusto così: certe storie implorano di essere raccontate non fosse altro perché diventino imperituri testimoni della feroce e quotidiana battaglia campale per conservare la dignità.

E sarei curiosa di vedere i banner pubblicitari, adesso.

 

 

 
Rispondi al commento:
panglos
panglos il 26/08/08 alle 10:19 via WEB
Appunti da un viaggio... reprise
Coincidenza a Firenze Rifredi. Treno affollato, l'esperienza mi dice di catturare il primo posto a sedere disponibile. Chiedo ad un signore che avrà avuto all'incirca la mia età (distinto, barba e capelli brizzolati, abbigliamento sportivo ma non "ggiovanile") se il posto di fronte a lui è libero; mi risponde di sì e si china per tirar su qualcosa nascosta sotto il sedile che avrei occupato: è una deliziosa cagnetta (il pensiero corre a Sara... impressionante la somiglianza), è disposto a tenerla in braccio. Gli dico di lasciarla giù che non mi dà nessun fastidio, anzi... Il viaggio scorre piacevolmente con la cagnetta accucciata sulle nostre scarpe, ogni tanto mi chino a farle una carezza.
A Pisa mi dirigo verso la fermata degli autobus, individuo un autobus con l'insegna "14 stazione". Devo prendere il 14, ma mi rendo conto di un'incongruenza: siamo alla stazione, quell'autobus non può essere diretto alla stazione, evidentemente l'insegna deve essere cambiata. Sale un conducente che parla al cellulare (scoprirò con sua moglie) e si siede. Temendo che l'autobus parta senza di me gli chiedo "Scusi, è il 14 questo?", farfuglia qualcosa, ripeto la domanda "Sono al telefono!". Aspetto che abbia finito e ripeto la domanda "No, è il tredici". Mentre mi allontano lo risento farfugliare. Mi volto e gli chiedo "Scusi, cosa ha detto?" "Ho detto che lei è un maleducato!!!". Riconosco il genoma: Trogloditus Pisanus.
Gli faccio notare con tono deciso che tutto faceva pensare che l'autobus fosse in partenza e che se l'indicazione del numero dell'autobus fosse stata corretta non sarei stato costretto ad interrompere la telefonata di Sua Maestà "IL MALEDUCATO E' LEI!!!".
Le parole proferite durante una discussione accesa sono come le ciliegie, una tira l'altra... comincia ad urlare sostenendo la tesi che fosse un suo diritto darmi del maleducato. Urlo "LEI <MALEDUCATO> NON ME LO DICE" "LEI <MALEDUCATO> LO DICE A SUA MOGLIE, MA NON A ME!!!" e faccio per andar via.
Scende dall'autobus e si dirige con decisione verso di me urlando "AMICO, IO TI METTO LE MANI SUL MUSO!!!".
Ora, mi pare di aver dimostrato in questa sede di essere una persona estremamente tollerante; per me spacciatori, violentatori, assassini, baresi sono comunque creature di Dio. Esiste una sola categoria di persone che trasformano un mite (?) Michele in una bestia: le teste di cazzo pisane che ti aggrediscono convinte che basti urlare per farti scappare "... forse perché i pugni presi, a nessuno li ha mai resi e dentro fanno male ancor di più..."
Come sempre avviene quando mi trasformo in una besti il cervello diventa lucido e freddo come un computer; penso "Questo è il punto di non ritorno, se rilanci rischiate di venire alle mani: te la senti di finire in caserma per una testa di cazzo pisana?". Resto fermo con gli occhi nei suoi, aspettando di essere faccia a faccia.
Con freddezza gli dico "Scusi mi dà il suo numero di matricola?" "IO NON LE DO' NULLA. LI' C'E' L'UFFICIO RECLAMI, CI VADA!!!" "Certo che ci vado!!!".
Mi accoglie un signore sui 60, capelli grigi, pacato, aria paterna. Gli racconto l'accaduto, esplode la mia rabbia "Ma chi ci mettete sugli autobus?" "Io ancora non riesco a crederci, mi ha detto <ti metto le mani sul muso>, ma io lo denuncio alla polizia quel cafone!!!".
Compilo il modulo del reclamo sacramentando di tanto in tanto contro il minus habens.
Il troglodita evidentemente e fuori ad origliare; sulla porta, sbracciandosi, urla "Ma ora lo denuncio io il signore!!!" lo chiamo con la mano e dico con ironia "Venga, venga, che la facciamo insieme!!!".
Il signore dell'ufficio, raccolto il mio reclamo, si avvicina al collega e lo conduce verso l'autobus... li seguo. Il troglodita ha ora un'aria bastonata, lo sento lamentarsi ad alta voce "Chi arriva deve cambiarlo il numero se no la gente viene da noi a chiedere!"; penso "voglia di lavora' saltami addosso". Sull'autobus continua lamentandosi che lo avevo interrotto durante una telefonata a sua moglie. Da giù gli dico a voce alta perché tutti sentano "Senta, l'autobus sembrava in partenza ed io le ho solo chiesto <Scusi, è il 14 questo>. Se lei parte, io perdo l'autobus! Se mi avesse risposto <Sì>, la cosa finiva lì; se mi avesse risposto <No>, la cosa finiva lì!". Farfuglia qualcosa, il collega scende, le porte si chiudono, l'autobus parte.
Intanto la rabbia è sbollita, dico al signore che ha raccolto il reclamo "Senta, lo strappi, io non voglio mettere nei guai nessuno", mi risponde "Lo lasci, ha offeso anche me". Prima di salutare gli dico "Ah, piuttosto, mi scusi LEI" "No! Scusi Lei...".
 
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 
 

 

Erba

erba_blog

 

Istruzioni per l'uso

Prima di scrivere minchiate a caso leggi

 

ULTIME VISITE AL BLOG

mercantediprofumicassetta2io_chi_sonosognoinfinito3jack_torrance_0zapata71panglosgeometra540PerturbabileLondon.JArianna1921je_est_un_autremariondgl13yyossaryan
 

ULTIMI COMMENTI

NAUFRAGHI SPIAGGIATI

counter
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

FACEBOOK

 
 

C'è post@ per me

[01] ... [02] ... [03] ... [04]
[05] ... [06] ... [07] ... [08]
[09] ... [10] ... [11] ... [12]
[13] ... [14] ... [15] ... [16]
[17] ... [18] ... [19] ... [20]

 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963