S_CAROGNE

Sei un bell’uomo. Se la mia omosessualità non fosse solo latente ti proporrei un incontro in un motel. Detto questo mi permetto di precisare (non di “dissentire”). LOTTA POLITICA: ho lottato quando in un campo Robinson ero l’unico ad opporsi all’allontanamento di Emiliano, un bambino difficile. Ho lottato quando ho cercato di far capire a mia cognata che un preservativo non è oggetto peccaminoso in se. Lotto quando cerco di trasmettere ai miei nipoti la differenza fra il “bene” ed il “male”. Lotto quando sull’autobus sorrido, ricambiato, ad un negro (dall’aspetto un operaio) perché ha ceduto il posto a sedere ad un’anziana. Sto cercando di dirti (ripeterti) che ci sono molti modi di lottare. Non so se in Toscana, ma certamente qui a Pisa, c’è un detto: “Tieni pulito l’uscio di casa tua e la città sarà pulita”. Ecco, per intenderci, io tengo pulito l’uscio di casa mia. Non posso fare altro, certo la sera potrei andare a dare fuoco ai cassonetti in strada, ma non penso tu intendessi questo. POLITICI: i politici sono decine di migliaia (forse, ahinoi, centinaia di migliaia) quindi generalizzare equivale a banalizzare. La mia esperienza recente: un operaio di terza media dotato (non è un peccato, sia chiaro) decide di entrare in politica (localmente). Raccatta qualche centinaio di voti (parenti e vecchietti.... discorso lungo). Viene eletto fra le liste dell’UDEUR. Non viene più a lavoro, numerose (INUTILI) “commissioni” gli consentono di mettere insieme abbastanza impegni “politici” (che vengono monetizzati in “gettoni”) da coprire l’intera settimana lavorativa. Andrebbe tutto bene se il giovane politico non si confessasse. Viene fuori che sta pensando di passare dall’UDEUR ai VERDI perché con questi ultimi si “mangia meglio” (parole testuali). La politica è cosa nobile ed io la respiro dall’età della ragione, ma oggi è distante anni luce dalla realtà quotidiana. Tanto distante da farsi scavalcare da un comico (UN COMICO!).